sabato 6 novembre 2010

ORAZIO, Satire, III , versi 260, 271 . Trad. R. Ghiotto

 Amator exclusus qui distat, agit ubi secum...

Non si comporta così anche un amante respinto che dentro di sè dibatte se andare o non andare là dove finirà, non chiamato, per tornare; e intanto non si stacca dalla detestata porta di lei. " Non andrò nemmeno adesso, che mi ha chiamato? O non è meglio che pensi a metter fine a queste angosce? Mi ha cacciato; ora mi richiama. Ci tornerò? No, neanche se mi supplica in ginocchio." Ed ecco cosa dice il servo, che ha più testa di lui, e parecchio: " Padrone, queste cose, che non hanno misura nè criterio, non si possono affrontare con misura e criterio. Sono i guai dell' amore: guerra, poi di nuovo pace; vicende mobili e fluttuanti secondo una sorte cieca quasi al modo delle fasi del tempo; e chi si adoperasse a renderle stabili a suo vantaggio, non ne caverebbe niente, come se volesse mostrarsi  pazzo, ma con misura e con un certo criterio."

1 commento :

  1. E' la guerra dell'amore, baby!
    Mi piace che tu citi i classici, non lo fa mai nessuno (manco io!).
    Ipa

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