mercoledì 25 maggio 2011


GLI SONO TROPPO VICINA PERCHE’ MI SOGNI.

Non volo su di lui, non fuggo da lui

sotto le radici degli alberi. Troppo vicina.

Non con la mia voce canta il pesce nella rete.

Non dal mio dito rotola l’anello.

Sono troppo vicina. Una grande casa brucia

senza che io chiami aiuto. Troppo vicina

perché la campana suoni appesa al mio capello.

Troppo vicina per entrare come un ospite

dinanzi a cui si scostano i muri.

Mai più morirò così leggera,

così fuori dal corpo, così ignara,

come un tempo nel suo sogno. Troppo,

troppo vicina. Sento il sibilo

e vedo la squama lucente di questa parola,

immobile nell’abbraccio. Lui dorme,

più accessibile ora alla cassiera d’un circo

con un leone, vista una sola volta,

che non a me distesa al suo fianco.

Per lei ora cresce in lui la valle

con foglie rossicce, chiusa da un monte innevato

nell’aria azzurra. Io sono troppo vicina

per cadergli dal cielo. Il mio grido

potrebbe solo svegliarlo. Povera,

limitata alla mia forma,

ed ero betulla, ed ero lucertola,

e uscivo dal passato e dal broccato

cangiando i colori della pelle. E possedevo

il dono di sparire agli occhi stupiti,

ricchezza delle ricchezze. Vicina,

sono troppo vicina perché mi sogni.

Tolgo il braccio da sotto la sua testa,

intorpidito, uno sciame di spilli.

Sulla capocchia d’ognuno, da contare,

sono seduti angeli caduti.

Wislawa Szymborska

Il quadro è di Egon Schiele

2 commenti :

  1. Troppo vicino, poichè, certe volte, se una cosa ti sta troppo vicino, non la vedi.
    Hugs

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