venerdì 27 gennaio 2012

WHITE HELIOTROPE, Arthur Simons

Qualche notizia su wiki/Arthur_Symons,  qui invece moltissime poesie dello stesso autore
http://www.blackcatpoems.com/s/arthur_symons.html




The feverish room and that white bed,
The tumbled skirts upon a chair,

The novel flung half-open, where

Hat, hair-pins, puffs, and paints are spread;

The mirror that has sucked your face

Into its secret deep of deeps,

And there mysteriously keeps

Forgotten memories of grace;

And you half dressed and half awake,

Your slant eyes strangely watching me,

And I, who watch you drowsily,

With eyes that, having slept not, ache;

This (need one dread? nay, dare one hope?)

Will rise, a ghost of memory, if

Ever again my handkerchief

Is scented with White Heliotrope.



WHITE HELIOTROPE


    ***   ***   ***

Quella  stanza in delirio e il letto bianco,
la gonna sgualcita su una sedia,
il romanzo gettato via mezzo aperto, dove
sono sparsi il cappello, le forcine, i cuscini , le vernici;

lo specchio che ha risucchiato il tuo volto
dentro la segreta profondità dei suoi abissi,
dove trattiene misteriosamente
i dimenticati ricordi della tua bellezza;

e tu non ancora vestita e quasi addormentata,
i tuoi occhi a mandorla che mi guardano in modo strano,
ed io, che ti guardo insonnolito,
e gli occhi , sai non ho dormito, che mi fanno male;

Questo ( hai bisogno di uno spavento? o no, osi una speranza? )
crescerà, il fantasma di un ricordo, se
mai il mio fazzoletto profumerà
ancora di Heliotropo Bianco.



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