sabato 28 gennaio 2012

Sonnets Uncorseted By Maxine W. Kumin


Sonnets Uncorseted By Maxine W. Kumin




Corsetto del 16esimo secolo ©Corbi

1



She was twenty-two. He was fifty-three,

a duke, a widower with ten children.


They met in Paris, each in exile from

the English Civil War. Virginal


and terrified, still she agreed

to marry him. Though women were mere chattel


spinsterhood made you invisible

in the sixteen hundreds. Marriage was arranged


—hers a rare exception. Despite a dowry

a woman never could own property.


Your womb was just for rent. Birth control

contrivances—a paste of ants, cow dung


mashed with honey, tree bark with pennyroyal—

all too often failed the applicant.








*** *** *** ***



Lei aveva ventidue anni, lui cinquantatre,
un Duca, vedovo con dieci figli.

Si incontrarono a Parigi, entrambi in esilio
per la guerra civile d' Inghilterra. Vergine


e terrorizzata, tuttavia acconsentì
a sposarlo. Le donne erano semplici beni ed



essere zitella nel milleseicento ti rendeva
invisibile. Il matrimonio fu concordato


- il suo fu una rara eccezione. Nonostante la dote
che una donna non avrebbe mai potuto avere.



Il tuo utero era solo in affitto. Il controllo
delle nascite - un impasto di formiche, sterco di vacca,



mescolato con miele, corteccia d ' albero e menta -
troppo spesso falliva il suo scopo.




Se qualcosa fosse andato male avresti sanguinato fino a morirne.
Partorivi, partorivi, e partorivi mentre ti insegnavano
ad urlare anche per giorni e giorni, mentre lo facevi.
Sgravare era il destino delle donne

Ma non per Margaret Cavendish, Duchessa senza figli di Newcastle.
Dopo che la testa di Carlo I fu tagliata e rotolò per terra
e la Restaurazione mise sul trono un nuovo monarca,

lei e il duca tornarono alla sua tenuta
dove più nulla turbò il loro paradiso.
Cosa molto rara, i due amanti scribacchiavano,
e nell'intimità ognuno ammirava le parole dell'altro.
Lui spirito eclettico, cavallerizzo, commediografo.
Lei: filosofa, romanziera, poetessa.

3

Lui scrisse il suo primo libro sull'arte del dressage,
un approccio mai tentato da nessuno fino ad allora
per insegnare i passi classici del maneggio
la grazia della levade e della piaffe.

Lei scrisse invece una sciocca storia utopica,
The Blazing-World. L'eroina va alla deriva
con il suo rapitore in una barchetta di legno.
Arriva opportunamente una tempesta, e
sono scagliati al Polo Nord. Lui muore congelato
lei invece arriva in un contiguo
Polo Nord, un nuovo mondo dove l'imperatore
si innamora di lei, la fa imperatrice

le cede tutti i suoi poteri sulle tribù
di creature incredibilmente inventate.

4

Poesie, commedie, saggi
filosofici sull'amore Platonico,
un capitolo sulla sua Birth, Breeding,and Life
e un Apology for Writing so Much
Upon this Book,
anche delle indagini scientifiche...
anni di volontario isolamento che la duchessa
rianpì di parole,e il duca di rassicurazioni.

Anche questa scenata non sconcertò il Duca:
Gli Uomini sono così irragionevoli e crudeli
...essi dovrebbero seppellirsi a letto con piacere
come in una tomba... per il vero, noi viviamo come gufi o pipistrelli,
lavoriamo come bestie, e moriamo come vermi. Pepys (1)
la chiamò pazza, presuntuosa e ridicola.
_____________________________________
(1) Samuel Pepys (Londra, 23 febbraio 1633Clapham, 26 maggio 1703) è stato un politico e scrittore inglese. Fu uno dei principali funzionari statali del XVII secolo inglese, ma oggi è famoso soprattutto per il suo diario, dove ebbe anche a definire la Cavendish "mad, conceited and ridiculous"



5

Virginia Woolf, nel 1928,
la trovò Quixotic and high - spirited
ed alquanto crack-brained and bird witted (1)
ma arrivò a vedere in lei a vein
of authentic fire. Ora dopo ottanta strani anni,
appariscente, eccentrica, certamente vanitosa,

lei è la rispettata progenitrice di
tutte le donne di lettere. Fondata nel 1997,
la Margaret Cavendish Society (2)

- internazionale, istituita per favorire
i contatti tra gli studenti di tutto il mondo" -
è piena di riviste specializzate, colloqui, soci.
Lei è una aristocratica che lotta
- parole usurate dai secoli - per i diritti delle donne.

___________________________________________________

(1) Virginia Woolf. The Duchess of Newcastle. In The Common Reader. London: Hogarth Press, 1925: 74, 78
(2) http://internationalmargaretcavendishsociety.org/



6


Sono andata al college negli anni 40
leggevo Gogol, Stendhal, Zola, Flaubert,
leggevo Pushkin, Tolstoy, Dostoevsky
e facevo esami che chiedevano: confronta e paragona.

Scrittori maschi, professori maschi, insegnanti maschi,
non una sola donna in facoltà
e non una sola donna neanche tra i poeti
che leggevo ed amavo: G.M. Hopkins, A.E.
Housman, Auden, Yeats, solo Emily
( non ancora compresa , non ancora canonizzata).
Dieci anni dopo, mi battevo per aprirmi un varco

in quella enclave di poesia tutta maschile.

Ecco una piccola occhiata alla gerarchia:
il celebre Robert Lowell elogiava Marianne

7

come la migliore poetessa americana, segnalata
da Langston Hughes, sia benedetto il suo spirito
egualitario, che si alzò a tavola per dichiararla
miglior poetessa Negra della nazione.

Terrorizzata dallo scrivere poesie domestiche,
poesie caustiche contro la maternità, anatemi
contro la prevalente cricca di maschi boriosi,
in un modo o nell' altro compensai insegnando alle matricole
dividendomi tra bambini, pasti, cuccioli, faccende, coniuge.
Scrivevo di nascosto, leggevo bozze al telefono
con un altra madre irrequieta, Anne Sexton
e poco a poco (1) le nostre poesie riempirono casa.

Poi una di noi vendette una poesia al The New Yorker.(2)
Una settimana dopo ,l'altra fu ben accolta da Harper's (3)

______________________________
(1) In italiano nel testo: and poco a poco our poems filled up the house
(2) The New Yorker è un importante periodico statunitense nato nel 1925 che pubblica reportage, commenti sociali e politici, critica, saggi, narrativa, satira, vignette e poesia,
(3) Harper's Bazaar è una rivista statunitense di moda fondata nel 1867 da Fletcher Harper, che si rivolge principalmente a un pubblico femminile


8




Ma anche quando publicammo il nostro primo libro
i bardi poeti maschi in visita richiedevano mille attenzioni.
Li scarrozzavamo di qua e di là alle loro presentazioni,

da là fino all'aeroporto appena in tempo per
il volo per la prossima serata. Guidi come un uomo,
ti dicevano come fosse un premio, e se una nostra


poesia sembrava buona allora ti dicevano, Scrivi come un uomo.
Quando chiedevi quale poetessa leggessero, ad una
sola voce dichiaravano, Emily Dickinson.


Emily morta intatta come una santa. Le poetesse
moderne erano scartate come immature,
le loro poesie rosa per lo scintillio degli organi femminili.


Il virus del disprezzo aleggiava nell' aria
ma ormai le donne erano contagiate dall' ambizione.

9

Decennio dopo decennio non fu una semplice passeggiata.
Noi spazzammo sul passato de Beauvoir e Friedan,
e prendemmo coraggio da quella lama di coltello di Carolyn Kizer,(1)
Pro Femina: I will speak about women
of letters for I'm in the racket,
stand up and be hated, and swear not to sleep with editors.

Se una donna deve scrivere, disse Virginia Woolf
a Mary Beton(2) , dovrebbe avere
una bella rendita ed una stanza chiusa a chiave,
uno spazio consacrato dove Judith (3), la sorella di Shakespeare,
avrebbe potuto mettere alla prova il suo dono prodigioso
o forse no. Avrebbe potuto semplicemente perdere tempo,
starsene libera nel privilegio dell' intimità, non dovendo
scrivere niente, non dovendo rendere conto a nessuno...
__________________________________________
(1) Poet, essayist, and translator , qui si cita la sua poesia
Pro Femina

(2) Mary Beton - The narrator's aunt, whose legacy of five hundred pounds a year secures her niece's financial independence. (Mary Beton is also one of the names Woolf assigns to her narrator, whose identity, she says, is irrelevant.)

(3) Virginia Woolf invents the character of Judith Shakespeare as a case study for the thesis she promotes in the essay’s first chapter, while proving fiction’s power over history. Woolf claims that no woman can produce art without a substantial income and the privacy necessary for creativity. In presenting Judith Shakespeare’s story, Woolf verifies that art is dependent on external circumstances, most of which are material or social, and in focusing on a singular character, she garners an emotional response from readers impossible of a history textbook.

Vedi anche judith-shakespeare-in-fiction/ Chelsea Radigan




Duchessa, vieni allora, superando cinquecento anni,
vieni nella terra dei Master in Poesia
dei giornali stampati e di quelli On-Line, delle
piccole tipografie che spuntano come grappoli su una vigna,
dei festival che si insinuano in ogni fessura,
dei premi per i libri vincenti, anche in denaro.

Vieni a questo climax di professoresse di ruolo
dove i corsi sul sesso e sulla razza occupano interi semestri,
e gli studenti si immergono negli studi sulla Donna.
Incontra le famose poetesse che sono anche madri impassibili,
oppure single per propria scelta, o con partner delle stesso sesso,
Nere, Sud Americane, Asiatiche, Indiane d' America,
Bianche, Cristiane, Musulmane, Atee od Ebree,
vieni e unisciti a noi, Duchessa Margaret Cavendish.



Come join us , Duchess Margaret Cavendish






venerdì 27 gennaio 2012

WHITE HELIOTROPE, Arthur Simons

Qualche notizia su wiki/Arthur_Symons,  qui invece moltissime poesie dello stesso autore
http://www.blackcatpoems.com/s/arthur_symons.html




The feverish room and that white bed,
The tumbled skirts upon a chair,

The novel flung half-open, where

Hat, hair-pins, puffs, and paints are spread;

The mirror that has sucked your face

Into its secret deep of deeps,

And there mysteriously keeps

Forgotten memories of grace;

And you half dressed and half awake,

Your slant eyes strangely watching me,

And I, who watch you drowsily,

With eyes that, having slept not, ache;

This (need one dread? nay, dare one hope?)

Will rise, a ghost of memory, if

Ever again my handkerchief

Is scented with White Heliotrope.



WHITE HELIOTROPE


    ***   ***   ***

Quella  stanza in delirio e il letto bianco,
la gonna sgualcita su una sedia,
il romanzo gettato via mezzo aperto, dove
sono sparsi il cappello, le forcine, i cuscini , le vernici;

lo specchio che ha risucchiato il tuo volto
dentro la segreta profondità dei suoi abissi,
dove trattiene misteriosamente
i dimenticati ricordi della tua bellezza;

e tu non ancora vestita e quasi addormentata,
i tuoi occhi a mandorla che mi guardano in modo strano,
ed io, che ti guardo insonnolito,
e gli occhi , sai non ho dormito, che mi fanno male;

Questo ( hai bisogno di uno spavento? o no, osi una speranza? )
crescerà, il fantasma di un ricordo, se
mai il mio fazzoletto profumerà
ancora di Heliotropo Bianco.



mercoledì 25 gennaio 2012

E io che pensavo fosse una donna! Ma il suo nome completo è Vivian Brian Smith! Decisamente niente è come sembra!

Summer of the Ladybirds

by Vivian Smith



Can we learn wisdom watching insects now,
or just the art of quiet observation?
Creatures from the world of leaf and flower
marking weather's variation.


The huge dry summer of the ladybirds
(we thought we'd never feel such heat again)
started with white cabbage butterflies
sipping at thin trickles in the drain.

Then one by one the ladybirds appeared
obeying some far purpose or design.
We marveled at their numbers in the garden,
grouped together, shuffling in a line.

Each day a few strays turned up at the table,
the children laughed to see them near the jam
exploring round the edges of a spoon.
One tried to drink the moisture on my arm.

How random and how frail seemed their lives,
and yet how they persisted, refugees,
saving energy by keeping still
and hiding in the grass and in the trees.

And then one day they vanished overnight.
Clouds gathered, storm exploded, weather cleared.
And all the wishes that we might have had
in such abundance simply disappeared.

L'estate delle coccinelle

Possiamo imparare saggezza guardando gli insetti,
o piuttosto l'arte delle quiete riflessioni?
Creature dal mondo delle foglie e dei fiori
indicanti le meteorologiche variazioni.

L'immensa arida estate delle coccinelle
(noi pensavamo che non avremmo avuto quel caldo di nuovo)
iniziò con le farfalle cavolaie
che bevevano le piccole gocce sui tubi di scolo.

Poi una ad una apparvero le coccinelle
obbedendo a qualche lontano scopo o intenzione.
Ci meravigliammo del loro numero in giardino,
tutte insieme in gruppo, mescolate in successione.

Ogni giorno alcune vagabonde s'accostavano alla tavola,
i bambini ridevano al vederle vicino alla confettura
mentre esploravano i bordi di un cucchiaio.
Una cercò di bere l'umidore sul mio braccio dovuto alla calura.

Quanto casuali e fragili sembravano le loro vite,
e tuttavia quanto esse persistevano, rifugiate,
nel salvare energia restando ferme
e nascondendosi tra l'erba e le alberate.

E poi un giorno esse scomparvero di notte.
Le nuvole s'ammassarono, la tempesta infuriò, poi il tempo si schiarì.
Ed ogni desiderio che avremmo potuto avere
in quella abbondanza semplicemente se ne fuggì.


Traduzione di Ipazia


martedì 24 gennaio 2012

Billy Collins, FISHING on the SUSQUEHANNA in JULY


                                  I have never been fishing on the Susquehanna...






Frederic Edwin Church, Rapids of the Susquehanna, c. 1846


Non sono stato mai a pescare sul Susquehanna
nè su nessun altro fiume per quel che importa
ad essere sinceri.

Nè in luglio nè in nessun altro mese
ho avuto mai il piacere - sempre che sia un piacere -
di pescare sul Susquehanna.

Mi piace molto di più starmene
in una stanza tranquilla come questa -
il ritratto di una donna sulla parete,

un piatto di mandarini sulla tavola -
cercando di ricreare la sensazione
di pescare sul Susquehanna.

Non c' è alcun dubbio
che altri abbiano mai pescato
sul Susquehanna

remando controcorrente in una barca di legno
infilando i remi nell' acqua
per poi rialzarli e lasciarli sgocciolare alla luce.

Ma la cosa che mi è capitata più vicina
al pescare sul Susquehanna
è stato quando un pomeriggio in un museo di Philadelfia.

ho passato un po' di tempo
davanti ad un dipinto
in cui quel fiume curva e fa un'ansa

sotto un cielo azzurro increspato di nuvole,
un bosco fitto sulle rive,
ed un tizio con una bandana rossa

seduto in una barchetta
verde a fondo piatto
tenendo ben stretta una canna da pesca

che è proprio la cosa che non
mi piace fare, ricordo
di aver detto a me stesso e alla persona vicino a me.

Allora ho sbattuto le palpebre e me ne sono andato
verso altre vedute dell' America,
di fienili , di acque spumeggianti sulle rocce,

e anche di una di quelli lepri
che sembrano così timide e spaventate
da immaginare che scappasse dritta fuori dalla cornice.



Brown Hare Wildlife art painting co.uk.

sabato 21 gennaio 2012

Siamo sempre così lontani dalla natura...

Canestra di frutta, 1596, Michelangelo Merisi da Caravaggio





ERA L'AUTUNNO DELL'UVA




Era l'autunno dell'uva.

Tremava la pergola numerosa.

I grappoli bianchi, velati,

coprivano di rugiada le sue dolci dita,
e la nera uva riempiva

le sue piccole mammelle, colme

di un segreto fiume rotondo.
Il padrone di casa, artigiano
dal magro volto, mi leggeva

il pallido libro terrestre

dei giorni crepuscolari.
La sua bontà conosceva il frutto,

il ramo vitale e il lavoro

della potatura che lascia all'albero

la sua nuda forma di coppa.
Con i cavalli conversava
come con immensi bambini: venivano
dietro lui i cinque gatti
e i cani di quella casa,
gli uni inarcati e lenti,
gli altri correndo pazzamente
sotto i freddi alberi di pesco.

Egli conosceva ogni ramo,

ogni cicatrice degli alberi,

e la sua voce antica m'insegnava

accarezzando i cavalli.


                                                Pablo Neruda







Pochi versi da THE UNTELLING di Mark Strand ( trad. A. Pancirolli)

Sto traducendo una lunghissima poesia di Strand, THE UNTELLING, LA DENARRAZIONE, sul blog
 ci vorrà un po' di tempo, allora ho voluto trascrivere qui intanto solo pochi versi...


THE UNTELLING unica traduzione italiana on line

Ce ne andammo tutti verso il lago, sul prato,
camminavamo senza dire una sola parola. Lontano
dalla casa,  dove gli olmi  ci facevano ombra.
Il sole si alzava, sollevava appena la foschia,  e faceva
risplendere il lago come una lamina chiara avvolta
dalla nebbia. Seduti  guardavamo  l' acqua, poi
ci addormentammo sull' erba. Faceva più freddo.
Il vento scuoteva gli alberi. Restammo sdraiati così a lungo da immaginare
una mano che scostava le foglie cadute dai nostri volti.
Non era ancora autunno...


Early morning fog on Lake Destiny / Greg Stamer





We all went down to the lake, over the lawn,
walking, not saying a word, All the way
from the house, along the shade cast by the elms.
And the sun bore down, lifting the dampness, allowing
the lake to shine like a clear plate sorrounded
by mist. We sat and stared at the water. The air turned colder.
The wind shook the trees. We lay so long we imagined
an hand brushing the fallen leaves from our faces.
But it was not autumn ...

I versi sono tratti da L' uomo che cammina un passo avanti al buio, M. Strand, Poesie 1964-2006, Oscar Mondadori

giovedì 19 gennaio 2012

Introduction to Poetry by Billy Collins : The Poetry Foundation

The Poetry Foundation Introduction to Poetry by Billy Collins


tie the poem to a chair with rope...



Vi chiedo di prendere una poesia
e di guardarla contro luce
come una diapositiva

o di appoggiarvi l' orecchio come fosse
                                              un alveare

Dico di lanciare un topo in una poesia
e guardarlo cercare una via d' uscita.

o di camminare nella stanza di una poesia
e sentirsi come il muro per un interruttore elettrico

Voglio che facciate sci d' acqua
sulla superficie di una poesia
salutando il nome dell' autore sulla spiaggia .

Ma tutto quello che volete fare
è legare stretta la poesia ad una sedia
e torturarla fino a farla confessare.

Inizierete a picchiarla con un tubo
solo per capire veramente il suo significato.





I ask them to take a poem
and hold it up to the light
like a color slide

or press an ear against its hive.

I say drop a mouse into a poem
and watch him probe his way out,

or walk inside the poem’s room
and feel the walls for a light switch.

I want them to waterski
across the surface of a poem
waving at the author’s name on the shore.

But all they want to do
is tie the poem to a chair with rope
and torture a confession out of it.

They begin beating it with a hose
to find out what it really means.

martedì 17 gennaio 2012

Un' ultima traduzione de Limoni di Eugenio Montale, fatta prendendo spunto dalle traduzioni del precedente post:






Listen, laureate poets

just wander amid the plants

whose names are rare: boxus, ligustrum or acanthus.

I prefer instead small country-roads that open onto

the green ditches where, in half-dry puddles,

boys snatch some skinny eels:

the lanes that follow the edges,

slope trough the clumps of cane

And lead down to the orchards, among the lemon trees.

o anche

(Leading to the orchards, among the lemon grove.)









Eugenio Montale







sabato 14 gennaio 2012

I Limoni, The Lemon Trees di Eugenio Montale : prolegomena per una traduzione








 Ascoltami, i poeti laureati
si muovono soltanto fra le piante
dai nomi poco usati: bossi,  ligustri o acanti
Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi
fossi dove in pozzanghere
mezzo seccate agguantano i ragazzi
qualche sparuta anguilla:
le viuzze che seguono i ciglioni,
discendono tra i ciuffi delle canne
e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni. 



The Lemon Trees  
by Eugenio Montale
translated by Lee Gerlach

Hear me a moment. Laureate poets 
seem to wander among plants
no one knows: boxwood, acanthus,
where nothing is alive to touch.
I prefer small streets that falter
into grassy ditches where a boy,
searching in the sinking puddles,
might capture a struggling eel.
The little path that winds down
along the slope plunges through cane-tufts
and opens suddenly into the orchard
among the moss-green trunks
of the lemon trees.
 
  
 
translated by Alessandro Pancirolli

Listen, laureate poets
Only move through trees
With not many used names:  Boxus, Ligustrum or Acanthus.
I prefer country-roads that open onto the green
Edges where boys are clutching
in some sinking pools
Some very poor eels . 
And the  lanes following the edges
Sloping through the cane  clumps
Leading into the orchards, among the trees of lemon grove.

Prolegomena
 
 Non so quale bizzarro folletto ( o è stata una fortuita combinazione elettro-chimica dei miei neuroni ) mi ha spinto a voler tradurre  in inglese la poesia " I Limoni" di Montale.
  Comunque l' idea ormai mi è venuta, tanto vale metterla in pratica, approfittando dell' occasione per approfondire i problemi che ( ogni ) traduzione comporta.
 Per semplicità affronteremo solo la prima parte della poesia, confrontando la nostra traduzione con quella di  Lee Gerlach,  su Poets.--Org al link http://www.poets.org/

***   ***

Ascoltami, Gerlach sceglie  Hear me, noi preferiamo, per motivi metrici, listen, ma listen to me è un po' troppo forte, forse Please, listen o Well, listen.

Poeti laureati, laureate poets va  bene,  nessun problema ,sembra: però in inglese laurea vale per particolari onorificenze, militari o letterarie, per laureato esiste graduated o have a degree,  ma graduated poets è particolarmente brutto, vada per laureate.

Seem to wander, Gerlach aggiunge un sembrano, forse per sottolineare la metafora del muoversi dei poeti tra piante letterarie e vere essenze arboricole, metricamente è molto buona, bene così. Noi abbiamo usato move ma non ci convince troppo.

Plant no one know , non è proprio così, non sono le piante, gli alberi che nessuno conosce, ma i loro nomi... che si fa? La nostra ci sembra più esatta ma metricamente non rende bene: trees ,( o plants) With not many used names: forse really? not very really used.

Bossi, box woods va bene, meglio Boxus per sottolineare il tono aulico voluto da Montale, per lo stesso motivo direi Ligustrum per privet, come Acanthus.

Qui Gerlach parte per la tangente: ma dove lo trova where nothing is alive to touch? Incredibile.

I prefer , I like, meglio prefer. Le strade , immagino siano strade di campagna , country roads più che piccole strade, small streets, sottigliezze certo.  Riescono, bella invenzione di Montale, dà l' idea dello sbucare della strada, allora open onto.Falter di Gerlach non l' ho trovato.

Grassy ditches è tanto preciso quanto brutto. Inesatto ma bello, green edges...

Qui la sintassi inglese ci obbliga a cambiare l' ordine delle parole, e la traduzione può prendere le strade più diverse , c' è ben poco da fare.

Agguantano sparute anguille: qui l' unica traduzione sicura è eels, anguille, per agguantare si possono usare to catch o to capture, catturare; to clutch, afferrare, forse rende meglio l' idea di  agguantare qualcosa. Sparute, qui il genio di Montale ci mette in seria difficoltà: come rendere il senso di sparuto per un anguilla ? anche in italiano l' aggettivo non è quasi mai usato per indicare la qualità di un animale, qualcosa mi suggerisce poor. Very poor, per la metrica : Boys are clutching very poor eels .

Little path,  non c' è alcun motivo di usare il singolare al posto del plurale , le viuzze che seguono i ciglioni, anzi si perde la visione del paesaggio suggerita da Montale: sembra di vederli i sentieri che dalle colline liguri scendono ripidi verso il mare .Quindi direi narrow roads o lanes.

Poi Gerlach divaga e si perde tra le viuzze e le stradine ed i ciuffi delle canne!
Noi scendiamo tranquilli : leading into the orchards, among the trees of lemon grove.



Altre traduzioni :

translated from the Italian by Millicent Bell


But listen—those famous poets
everyone studied in school—they got stirred up
among plants we don’t know here: box privet or acanthus.
As for me, I love the roads that shrivel
into parched, weed-cluttered
ditches where boys
catch a skinny eel or two in a puddle;
the paths that follow the banks and sidle
down between clumps of cane
and put you down in the lemon groves, among the trees







Listen: the laureled poets

stroll only among shrubs

with learned names: ligustrum, acanthus, box.

What I like are streets that end in grassy

ditches where boys snatch

a few famished eels from drying puddles:

paths that struggle along the banks,

then dip among the tufted canes,

into the orchards, among the lemon trees.



Traduzione John Richmond

 Listen to me. Proper poets only like to stroll
amid the kinds of plants whose names are rare:
acanthus, privet, box. But I love roads
which lead to grassy ditches where,
from half-dry puddles, boys scoop up
a few emaciated eels:
green lanes which run along the ditches’ edge
and drop between the tufts of giant reeds
down to the orchards, to the lemon trees.






Eugenio Montale






























giovedì 12 gennaio 2012

ELOGIO DEI SOGNI

IL Sogno (1910) di Henri Rosseau, Museum of Modern Art, New York






ELOGIO DEI SOGNI


In sogno

dipingo come Vermeer.


Parlo correntemente il greco

e non soltanto con i vivi.


Guido l'automobile,

che mi obbedisce.


Ho talento,

scrivo grandi poemi.



Odo voci

non peggio di autorevoli santi.



Sareste sbalorditi

dal mio virtuosismo al pianoforte.



Volo come si deve,

ossia da sola.



Cadendo da un tetto

so cadere dolcemente sul verde.



Non ho difficoltà

a respirare sott'acqua.



Non mi lamento:

sono riuscita a trovare l'Atlantide.



Mi rallegro di sapermi sempre svegliare

prima di morire.



Non appena scoppia una guerra

mi giro sul fianco preferito.

Sono, ma non devo

esserlo, una figlia del secolo.



Qualche anno fa

ho visto due soli.



E l'altro ieri un pinguino.

Con la massima chiarezza.



Wislawa Szymborska










martedì 10 gennaio 2012

Reading an Anthology of Chinese Poems of the Sung Dynasty, I Pause To Admire the Length and Clarity of Their Titles By Billy Collins

  Ero seduto da circa cinquanta minuti al tavolo di quella luncheonette  piccola e sporca, guardavo fisso davanti a me un bicchiere di acqua ghiacciata, cercando di ricordare quel frammento di Eraclito,  il gatto del macellaio miagolò.
Ero stanco dei versi secchi e scarni di Simic, sembravano una foresta urbana pietrificata dalla  paura, dove cani  gialli come sciacalli divoravano testa di gallo appena mozzate.
Cercavo dei versi che mi portassero via dalle strade oscure di Chicago, via dalla CNN che raccontava l' ennesimo orrore quotidiano, via dalla nebbia bruttata dai neon .


Reading an Anthology of Chinese Poems of the Sung Dynasty, I Pause To Admire the Length and Clarity of Their Titles

By Billy Collins



It seems these poets have nothing
up their ample sleeves
they turn over so many cards so early,
telling us before the first line
whether it is wet or dry,
night or day, the season the man is standing in,
even how much he has had to drink.

Maybe it is autumn and he is looking at a sparrow.
Maybe it is snowing on a town with a beautiful name.

"Viewing Peonies at the Temple of Good Fortune
on a Cloudy Afternoon" is one of Sun Tung Po's.
"Dipping Water from the River and Simmering Tea"
is another one, or just
"On a Boat, Awake at Night."

And Lu Yu takes the simple rice cake with
"In a Boat on a Summer Evening
I Heard the Cry of a Waterbird.
It Was Very Sad and Seemed To Be Saying
My Woman Is Cruel—Moved, I Wrote This Poem."

There is no iron turnstile to push against here
as with headings like "Vortex on a String,"
"The Horn of Neurosis," or whatever.
No confusingly inscribed welcome mat to puzzle over.

Instead, "I Walk Out on a Summer Morning
to the Sound of Birds and a Waterfall"
is a beaded curtain brushing over my shoulders.

And "Ten Days of Spring Rain Have Kept Me Indoors"
is a servant who shows me into the room
where a poet with a thin beard
is sitting on a mat with a jug of wine
whispering something about clouds and cold wind,
about sickness and the loss of friends.

How easy he has made it for me to enter here,
to sit down in a corner,
cross my legs like his, and listen.








Sembra che questi poeti non abbiano affatto
sollevato le ampie maniche
giocano presto così tante carte
e ci rivelano subito il primo verso,
che sia piovoso o secco, che sia
notte o giorno, e la stagione che un uomo stia dritto in piedi,
per quanto abbia dovuto bere.

Forse è autunno e lui guarda un passero.
Forse nevica su una città con un nome bellissimo.

" Guardando le Peonie al Tempio della Buona Fortuna
in un Pomeriggio Nuvoloso" è uno dei titoli di Sun Tung.
" Acqua che Viene dal Fiume e la Teiera sul Fuoco"
è un altro,o ancora
" Su di una Barca, in una Notte Insonne".

E Lu Yu che mangia una semplice torta di riso:
" In Barca in una Sera Estiva
Ascoltai il Verso del Martin Pescatore.
Era Molto Triste e Sembrava Dire
La mia Donna E' Crudele, Mi ha Lasciato, Io ho Scritto Questa Poesia".

Non ci sono qui inferriate da superare
Titoli come " Vortice su una Stringa",
"Il Corno della Nevrosi", o quel che sia.
Nessun zerbino di benvenuto scritto confusamente da interpretare.

Invece " Cammino in una Mattina Estiva
Verso il Suono degli Uccelli e della Cascata"
è una tenda adornata di perle che mi sfiora le spalle.

E " Dieci Giorni di una Primavera Piovosa Mi hanno Costretto in Casa"
è un domestico che mi mostra la stanza
dove siede un poeta con una barba rada
e sussurra qualcosa sulle nuvole  e sul vento freddo,
sulla malattia e sulla perdita degli amici.


 Come mi hanno fatto entrare  facilmente
per sedermi in un angolo,
incrociare le gambe come lui, ed ascoltare.









Le immagini sono tratte dal sito www.tuttocina.it/tuttocina

domenica 8 gennaio 2012

DA LONTANO

Notte stellata, Vincent Van Gogh, 1889, Museum of Modern Art, New York




Da lontano



Qualche volta, piano piano, quando la notte

si raccoglie sulle nostre fronti e si riempie di silenzio

e non c'è più posto per le parole

e a poco a poco ci si raddensa una dolcezza intorno

come una perla intorno al singolo grano di sabbia,

una lettera alla volta pronunciamo un nome amato

per comporre la sua figura; allora la notte diventa cielo

nella nostra bocca e il nome amato un pane caldo, spezzato.



Pierluigi Cappello

sabato 7 gennaio 2012

Paris Latin Quarter by Femi Osofisan : The Poetry Foundation

Sweet Marie - Anne, she thought
Being French, intellectual and brunette

Entitled her, in any Parisian cafe
To prompt service—and she was

Probably right, (as the Policeman
Later confirmed)—always provided

The situation was normal, and
She herself did not let the race down...

***   ***  


Dolce Marie - Anne, lei credeva che,
essendo Francese, intellettuale ed una bella bruna,

le fosse dovuto in ogni cafè parigino
un inappuntabile servizio -  e probabilmente

aveva ragione ( come più tardi confermò
il poliziotto) ammesso però

che la situazione fosse normale e che
lei stessa non avesse deluso la sua razza.

Così quel pomeriggio, elle mi disse:
Siediti accanto a me, mon cheri, ed ordinati

un drink! - Bene! Arrivò il cameriere
come era suo dovere, solo per restare inorridito

di fronte all ' indicibile scandalo di una
francese purosangue che baciava

questa merde di negro apertamente e
sulle labbra! Figlio di razza pura

dei Galli, il suo primo impulso
fu di rompere il vassoio su quella testa nera

e di chiedere aiuto alla polizia antisommossa
che permanentemente staziona nelle strade

del Quartiere Latino...- ma
era non era un uomo  violento, ed inoltre

c' era la mancia del cliente a cui pensare,
così si girò verso di me, mandando giù un boccone amaro,e

mi disse con controllata educazone francese:
M'sieur, per favore, si sieda DI FRONTE alla signora,






At the Sunlight Sidewalk Cafe / Fonte: Allposters




sì, con il sacre tavolo fra di voi, faccia
a faccia, o, per dio, non vi
servirò. Ed io ancora le sfioravo
le labbra, non sapendo che fare, quando lei

disse, con in viso paonazzo dalla rabbia: " Ma
lei si sbaglia, lui non è come gli altri,

non vede, lui è un bon sauvage ed ha
scritto saggi assai brillanti in impeccabile francese

sui falli, oh mi scusi, sui pregi della negritudine!
Fagli vedere caro, mi disse, mostragli come citi

bene Moliere , Corneille e.." Ma il cameriere già
ridendo mi faceva un bell'inchino: avevo superato l' esame.

martedì 3 gennaio 2012

Sometimes, When the Light by Lisel Mueller : The Poetry Foundation






Talvolta, quando la luce arriva da diverse angolazioni
e ti riporta all' infanzia

quando passi davanti ad una villa in rovina
nascosta del tutto dai vecchi salici

o ad un convento deserto custodito da sequoie 
e da abeti giganti uno fianco all' altro,

allora di nuovo sai che dietro il muro,
sotto la chioma mai potata dei salici

accade qualcosa di segreto,
così meraviglioso e pericoloso

che se solo potessi passare oltre per vedere,
moriresti, o saresti felice per sempre.


Fonte National Park Service




domenica 1 gennaio 2012

For you: anthophilous, lover of flowers Reginald Dwayne Betts : Poetry Magazine


°°°   °°°   °°°
For you: anthophilous, lover of flowers
green roses, chrysanthemums, lilies: retrophilia,
philocaly, philomath, sarcophilous—all this love,
of the past, of beauty, of knowledge, of flesh; this is...


Per te : antophilo, amante dei fiori
delle rose verdi, e dei crisantemi, dei gigli: retrophilia,
philocalia, philomatia, sarcophilia - tutto questo amore,del
passato, della bellezza, della conoscenza, della carne; questo è
il catalogo, questa la lista; philaletico, negrofilo, neophilo.
Un negro cammina per la strada § ti guarda. Amare
cosa: lygophilia, lithophilia.  Essere tra le pietre,
nel buio. Siamo casa di vetro. Philopornista,
philotecnico. Perchè non adori il demi-monde?
Amare cosa- l' angolo di una stanza, quel che non è qui,
tutto il disordine che tierni nascosto. Paleophilo,
ornitophilo; tu, antiquario,impollinato da uccelli.
Tutto questo un modo per sognare petali di rosa verde sul letto
                                                                                        che ami;
petrophilo, stimagtophilia: vivere vicino alle rocce, alla ferita
                                                                                  del tatuaggio;
per te topophilia: che luogo ami? Tutte queste parole
d' amore ( per te), tutti  questi modi di dirti credi
nella simbiosi, per dirti viviamo uno accanto all' altra.

                     ________________________________________________________

 Reginald Dwayne Betts era un brillante studente quando ebbe la sfortunata idea di rapinare un auto insieme ad un amico. Aveva solo sedici anni ed un piccolo handicap: era di colore. Giudicato come se fosse adulto venne condannato ad otto anni di prigione. Riuscì a completare gli studi ed imparò ad amare sopratutto la poesia. Uscito di prigione ha fondato un club- libreria per i ragazzi Afro Americani. E' stato portavoce de Campaign for Youth Justice, organizzazione che tenta di far abolire le leggi che prevedono anche per i minori  di 18 anni la possibilità di essere giudicati e condannati come adulti.

http://www.rdwaynebetts.com/home.php



Fonte Youth Radio org.