mercoledì 29 febbraio 2012

Elizabethan by Linda Pastan : The Poetry Foundation

Elizabethan by Linda Pastan : The Poetry Foundation


Some gentler passion slide into my mind,
For I am soft and made of melting snow

Queen Elizabeth I










Il suo sesso mandò la madre
nella torre,
rese suo padre un dissoluto
con arroganti desideri,


ma lei era dura come
roccia.


Think of a young girl,
in a blue velvet bodice...


Penso ad una ragazza,
in un corpetto di velluto blu,
un colletto bianco , un merletto,
la vera essenza di
una vergine.


Think of a woman, her court
enlivened by suitors and lovers...


Penso ad una donna, alla sua corte
rallegrata da corteggiatori ed amanti
in farsetto, in mantelli di velluto,
e per quali sospette ragioni
essi si insinuassero tra le sue lenzuola.


al modo in cui le coppe di idromele
all' aroma di fiori  venissero sorseggiate
malgrado l' eventualità
del veleno.


Anche la corona del sole
deve calare ogni notte


Avrebbe potuto starsene dritta sulla prua
di una nave in quella grande Armada al suo comando,
invece che ad una finestra,  in fervida
attesa dell' esito della battaglia?


Avrebbe potuto supporre che la parole
di un uomo che lei aveva ispirato,
scolpite nel marmo dei secoli,
avessero una vigorosa bellezza
quasi pari ai suoi
trionfi terreni?


Figlia, Regina, Sovrana
dei mari in tempesta,  dei fiumi
serpeggianti e delle pianure,
degli eserciti e dei  soldati con
 spade e  corazze scintillanti
come pianeti intorno al suo sole.


Ha dato il suo nome ad un secolo.


E la poetessa? 
Quando  lei si girava
verso le sue vuote pergamene,
( o una volta anche sul vetro della finestra
con un diamante come penna d' oca)
qualsiasi cosa
doveva rasserenarsi.


Even  a queen is naked
before the naked page awaiting
not the generous spoils owed to a victor
but the gifts freely given
of a besotted muse.


Anche una regina è nuda
davanti alla pagina nuda quando aspetta
non il ricco bottino dovuto a un vincitore
ma i doni liberamente donati
da una musa follemente innamorata.















  




sabato 25 febbraio 2012

In Love, His Grammar Grew by Stephen Dunn : Poetry Magazine

In Love, His Grammar Grew by Stephen Dunn : Poetry Magazine







In love, his grammar grew
rich with intensifiers, and adverbs fell
madly from the sky like pheasants
for the peasantry, and he, as sated...




Quando ama, la sua grammatica diventa
sempre più ricca, e gli avverbi cadono
follemente dal cielo come fagiani
per i contadini, e lui, satollo come
loro,  se ne stava sdraiato all' ombra di un albero
finche fu svegliato dalla luna e
dai bellissimi fratelli gemelli
e e ma. Oh cosa accadde
quando comprese che non avrebbe potuto resistere
a congiunzioni di nessun tipo.
Una disse accumula, l' altra
era uno scettico che amava il vento
e la mente che schiarisce .
                                         Per amore
lui voleva infrangere tutte le regole,
accendere una candela dietro una frase
chiamata Sheila, sempre correndo
e desiderando essere fermato
dal rigido punto di un periodo.
Talvolta, disperato, avrebbe guardato
verso un manichino o una vetrina
con un debole per l' analisi grammaticale.
Ma lui voleva te Sheila,
e gli aggettivi che potrebbero precederti
e cambiarti: malinconica, inaffidabile,
regina di tutto ciò che è , di tutto quello 
                                che potrebbe essere.



..But mostly he wanted you, Sheila,
and the adjectives that could precede
and change you: bluesy, fly-by-night,
queen of all that is and might be.


Source: Poetry (January 2012).

venerdì 24 febbraio 2012

Adorno disse che dopo Auschwitz non si poteva più scrivere poesia. Paul Celan scrisse questa poesia.

FUGA DI MORTE


Nero latte dell’alba lo beviamo la sera
lo beviamo a mezzogiorno e al mattino lo beviamo la notte beviamo e beviamo
scaviamo una tomba nell’aria là non si giace stretti
Nella casa abita un uomo che gioca con i serpenti che scrive
che scrive all’imbrunire in Germania i tuoi capelli d’oro Margarete
lo scrive ed esce dinanzi a casa e brillano le stelle e fischia ai suoi mastini
fischia ai suoi ebrei fa scavare una tomba nella terra
ci comanda ora suonate alla danza.

Nero latte dell’alba ti beviamo la notte
ti beviamo al mattino e a mezzogiorno ti beviamo la sera
beviamo e beviamo
Nella casa abita un uomo che gioca con i serpenti che scrive
che scrive all’imbrunire in Germania i tuoi capelli d’oro Margarete
I tuoi capelli di cenere Sulamith scaviamo una tomba nell’aria là non si giace stretti

Lui grida vangate più a fondo il terreno voi e voi cantate e suonate
impugna il ferro alla cintura lo brandisce i suoi occhi sono azzurri
spingete più a fondo le vanghe voi e voi continuate a suonare alla danza

Nero latte dell’alba ti beviamo la notte
ti beviamo a mezzogiorno e al mattino ti beviamo la sera
beviamo e beviamo
nella casa abita un uomo i tuoi capelli d’oro Margarete
i tuoi capelli di cenere Sulamith lui gioca con i serpenti

Lui grida suonate più dolce la morte la morte è un maestro tedesco
lui grida suonate più cupo i violini e salirete come fumo nell’aria
e avrete una tomba nelle nubi là non si giace stretti

Nero latte dell’alba ti beviamo la notte
ti beviamo a mezzogiorno la morte è un maestro tedesco
ti beviamo la sera e la mattina beviamo e beviamo
la morte è un maestro tedesco il suo occhio è azzurro
ti colpisce con palla di piombo ti colpisce preciso
nella casa abita un uomo i tuoi capelli d’oro Margarete
aizza i suoi mastini contro di noi ci regala una tomba nell’aria
gioca con i serpenti e sogna la morte è un maestro tedesco

i tuoi capelli d’oro Margarete
i tuoi capelli di cenere Sulamith

giovedì 23 febbraio 2012

The End of Landscape by Randall Mann : The Poetry Foundation


The End of Landscape by Randall Mann : The Poetry Foundation


There' s a certain sadness to this body of water
adjacent tu the runway, its reeds and weeds,
handful od ducks, the water color...

Sacramento River

by ~dsan458




C' è una qualche tristezza in questo specchio d' acqua
appena accosto all' aeroporto, con le sue canne e le malerbe,
le anatre stente, il colore innaturale delle

sue acque. Una natura morta. Ed  è una natura
morta l' arido esercizio di guardare indietro,
verso la Florida, allungando il collo

come un cicogna  nel Lago  Alachua.
Come per le scabre querce,
il vento caldo tra le foglie era un linguaggio,

Lo Spanish Moss * - tetro, parassita -
una ossessione:volevo viverci dentro.
( Un professore in esilio lo fece,

si ricoprì di quella roba come per scherzo,
poi ci mise una settimana per togliersi gli acari). Ma
basta. I campi di giunchiglie si allargano

colmi d' acqua, ed io dissi addio,
come  grande nave la mia  vecchia Volvo DL rossa,
me ne andai verso un' altra costa, un' altra penisola,

 quella senza sonno o senza quella musica  paludosa.
Stasera, in volo da San Francisco -
perchè tutto è più vero visto da lontano -

Guardo l' uomo che amo guardare, a sua volta,
 l' ampia curva del Fiume Sacramento, poi le
luci di Sacramento, città di giudici e di pianure.

Penso alla Florida, così piatta,
penso di dimenticare la Florida.
E allora il paesaggio scompare.


_____________________________________

*Spanish Moss (Tillandsia usneoides) è una pianta da fiore che cresce su grandi alberi , comunemente Southern Live Oak ( Quercus virginiana ) o cipresso calvo ( Taxodium distichum ) nel sud degli Stati Uniti .  


Spanish Moss ( Tillandia Usneoides)

venerdì 17 febbraio 2012

Oh ragazzi, ma com'è bello il francese (e pure Yves!)








Marilyn Monroe and Yves Montand in
"Let's Make Love", a film of George Cukor, 1960.



Les feuilles mortes (di Jacques Prévert)




Oh, vorrei tanto che anche tu ricordassi

i giorni felici del nostro amore

Com'era più bella la vita

E com'era più bruciante il sole

Le foglie morte cadono a mucchi...

Vedi: non ho dimenticato

Le foglie morte cadono a mucchi

come i ricordi, e i rimpianti

e il vento del nord porta via tutto

nella più fredda notte che dimentica



Vedi: non ho dimenticato

la canzone che mi cantavi


E' una canzone che ci somiglia

Tu che mi amavi e io ti amavo

E vivevamo, noi due, insieme

tu che mi amavi

io che ti amavo

Ma la vita separa chi si ama

piano piano

senza nessun rumore

e il mare cancella sulla sabbia

i passi degli amanti divisi



Le foglie morte cadono a mucchi

e come loro i ricordi, i rimpianti

Ma il mio fedele e silenzioso amore

sorride ancora, dice grazie alla vita

Ti amavo tanto, eri così bella

Come potrei dimenticarti

Com'era più bella la vita

e com'era più bruciante il sole

Eri la mia più dolce amica...


Ma non ho ormai che rimpianti

E la canzone che tu cantavi

la sentirò per sempre.


E' una canzone che ci somiglia

Tu che mi amavi

e io ti amavo

E vivevamo, noi due, insieme

tu che mi amavi

io che ti amavo

Ma la vita separa chi si ama

piano piano

senza nessun rumore

e il mare cancella sulla sabbia

i passi degli amanti divisi.










C'est une chanson
qui nous ressemble

toi qui m'aimais
et je t'aimais
nous vivions tous

les deux ensemble

toi qui m'aimais
moi qui t'aimais

mais la vie separe

ceux qui s'aiment
tout doucement

sans faire de bruit
et la mer
efface sur le sable


les pas
des amants desunis
(Instrumental)

(Recitato)
mais la vie separe ceux qui s'aiment
tout doucement sans faire de bruit

et la mer efface sur le sable
les pas des amants desunis
(Cantato)


mais la vie separe
ceux qui s'aiment
tout doucement

sans faire de bruit
et la mer
efface sur le sable

les pas des amants
desunis

giovedì 16 febbraio 2012

An Exercise in Love , by Diane di Prima

                               for Jackson Allen


My friend wears my scarf at his waists
I give him moonstones
He gives me shell § seaweeds
He comes from a distant city § I meet him
We will plant eggplants § celery together
He weaves me cloth

                   Many have brought the gifts
                   I use for his pleasure
                   silk, § green hills
                   § heron the color of dawn

My friend walks soft as a weaving on the wind
he backlights my dreams
he has built altars beside my bed
I awake in the smell of his air § cannot remember
his name, or my own.




Un amico ha messo la mia sciarpa alla vita
Io gli dono pietre di luna
Lui  conchiglie e alghe marine
Viene da una città lontana ed io lo incontro
Pianteremo insieme melanzane e  sedani
Lui mi ha tessuto una tovaglia


                            Molti mi hanno portato doni
                            che uso per farlo divertire
                            seta, e colline verdi
                            e un airone color dell' aurora


Il mio amico cammina dolcemente  come una tela nel vento
vede controluce i mei sogni
ha costruito altari accanto al mio letto
mi sveglio fra il profumo dei suoi capelli e non posso ricordare
il suo nome, e neanche il mio.









martedì 14 febbraio 2012

Alla Principessa Roukhine, Paul Verlaine, da Poesie, Superbur, a cura di L.Frezza



Alla Principessa Roukhine



dal sito tribalmind.blogspot.composters-at-folies-bergere
   


E' una brutta di Boucher
senza cipria nei capelli
follemente bionda e l 'andatura
venusta da farci uscir di senno.

Ma fra tutti soltanto mia la credo,
quella criniera coperta di baci,
quella cascatella di brace
che mi dà fuoco da capo a piedi.

E mio è, molto più ancora,
simile a una cinta fiammeggiante
che circonda la porta santa,
l' almo, il divino vello d' oro!

E chi potrebbe descrivere quel corpo
se non io, suo cantore e sacerdote,
e suo umile schiavo e suo padrone
pronto a dannarsi senza rimorso,

il caro corpo raro, armonioso,
soave, bianco come  una rosa
bianca, bianco di latte puro, e rosa
come un giglio sotto un cielo acceso?

Cosce belle, seni salienti,
il dorso, le reni, il ventre, una festa
per gli occhi e per le mani  sempre in cerca
e per la bocca e per tutti i sensi?

Piccola, andiamo a vedere se il tuo letto
ha sempre sotto la rossa cortina
il magico guanciale che cammina
e le folli coperte. Oh, al tuo letto!

domenica 12 febbraio 2012

Cyrus Cassells , Beautiful Signor

 Una poesia di sentimento omoerotico, ispirata alla tradizione trobadorica  e dei Sufi.


Whenever we wake,
still joined, enraptured—
at the window,
each clear night’s finish
the black pulse of dominoes
dropping to land;

whenever we embrace,
haunted, upwelling,
I know
a reunion is taking place—      

Hear me when I say
our love’s not meant to be
an opiate;
helpmate,
you are the reachable mirror
that dares me to risk
the caravan back
to the apogee, the longed-for
arms of the Beloved— 


Crepuscoli di narcisi,
crepuscoli di gelsomino,
profondo ben oltre la fede
bellissimo Signore
non temo la nudità
bellissimo  Signore

mia forte nave,
mia opulenza,
mia ghirlanda

bellissimo Signore

che riempi la ciotola del povero,
che estingui il vento del desiderio

bellissimo Signore

che lavi il paese in rovina,
il cuore  sposato alla guerra

bellissimo Signore

una vampata
nel mio corpo,
il cielo che ruota su di me


bellissimo Signore

mi copri di polline

bellissimo Signore

nella tua dolce bocca -

E' questa la radice:
contro tutte le censure,
tutte le profanazioni,
Non rinuncerò mai,
non lascerò
il primo splendore, il primo
momento quando mi prendesti per mano. -

E' questo il desiderio senza fine,
derviscio,
è tuo  l'Aprile sopra l' amore di Aprile
che mi fece volteggiare  fra
le tue braccia eccitanti
verso l' insuperabile:


il tuo vasto cuore che  chiama,
scintillante,
rivelato e bellissimo Signore




http://www.poetryfoundation. Beautiful Signor


Cyrus Cassells




sabato 11 febbraio 2012

FEMI OSOFISAN, a ( little) part of CRYSTALS, trad. A. Pancirolli

There is a hole with jewels and eyes of quartz.
Time’s metamorphoses of the message I hoarded there…

Oh wind and water have wounded me
have stolen the secrets of our hidden trysts

into seashell and lily, distilled
into seafern, the filaments of our story’s song –

Salt and shingle have betrayed me
have unwrapped the scars I hoarded here,

Conspired with the clay’ mysterious alchemists
to emend my hidden laments into madrigals…












C ' è una buca piena di gemme e cristalli di quarzo
Il tempo è metamorfosi del messaggio che qui ho accumulato...

 Oh, il vento e l' acqua mi hanno ferito
 hanno rubato dalla conchiglia e dal giglio di mare

il mistero dei nostri più segreti appuntamenti, distillati
nelle gorgonie, i filamenti della ballata del nostro amore --

 Il sale ed i ciottoli mi hanno tradito
hanno riaperto le  cicatrici che avevo accumulato qui,

hanno cospirato con l' argilla di misteriosi alchimisti
hanno mutato le mie nascoste elegie in madrigali...



giovedì 9 febbraio 2012

- William Butler Yeats, When You Are Old, trad. A. Pancirolli,

Bruegel / Una vecchia




When you are old and grey and full of sleep,
And nodding by the fire, take down this book,
And slowly read, and dream of the soft look
Your eyes had once, and of their shadows deep;

How many loved your moments of glad grace,
And loved your beauty with love false or true,
But one man loved the pilgrim soul in you,
And loved the sorrows of your changing face;

And bending down beside the glowing bars,
Murmur, a little sadly, how Love fled
And paced upon the mountains overhead
And hid his face amid a crowd of stars.

-- William Butler Yeats 




Quando  vecchia e ormai ingrigita,
te ne starai assonnata presso il focolare, sfoglia questo libro
e leggilo  piano, sognando  l' ombrosa dolcezza
quando ancor giovane ti  illuminava  gli occhi


quanti hanno amato i felici momenti della tua  grazia
ed amato , di falso o vero amore, la tua bellezza,
Ma solo un uomo ha amato l' anima tua inquieta,
ha amato le  mutevoli tristezze  del tuo  viso.


e ormai curva sulle roventi braci,
sussurrerai come l' amore tristemente fuggì
e scomparve  tra  le gelide montagne,
 si nascose infine tra gli abissi delle stelle.


Una traduzione di Montale

 Quando tu sarai vecchia, tentennante
tra fuoco e veglia prendi questo libro,
leggilo senza fretta e sogna la dolcezza
dei tuoi occhi d'un tempo e le loro ombre.

Quanti hanno amato la tua dolce grazia
di allora e la bellezza di un vero o falso amore.
Ma uno solo ha amato l'anima tua pellegrina
e la tortura del tuo trascolorante volto.

Cùrvati dunque su questa tua griglia di brace
e di' a te stessa a bassa voce Amore
ecco come tu fuggi alto sulle montagne
e nascondi il tuo pianto in uno sciame di stelle


.

mercoledì 8 febbraio 2012

Alcuni versi di Sandro Penna






Piovve nel nostro amore ardentemente
tutta l' estate. Indi mutò colore
in bello, la campagna.



Nel chiuso lago,sola, senza vento
la mia nave trascorre, ad ora ad ora.
Fremono i fori sotto i ponti. Sento
la mia tristezza accendersi ancora.


Mentre noi siamo qui, fra consuete
cose sepolti. -
                          è sul mondo la luna
e bagna il canto ai contadini. Quete
ascoltano le siepi .
                             Il fondo ascolto
della mia vita a quel lume di luna.



Era un mattino di un dolce gennaio
pieno di sole, E la mia vita apparve
nel silenzio ricolma di parole.
Così non fu, perchè le mie parole
furono scarse, e forse senza sole.
Ma resta nel mattino di gennaio
forse già un vecchio, ma pieno d' amore.




Da  Sandro Penna, Poesie, Garzanti Gli Elefanti, Poesia

lunedì 6 febbraio 2012

QUANTO PIU' PUOI

Quanto più puoi

Farla non puoi, la vita,
come vorresti? Almeno questo tenta
quanto più puoi: non la svilire troppo
nell'assiduo contatto della gente,
nell'assiduo gestire e nelle ciance.

Non la svilire a furia di recarla
così sovente in giro, e con l'esporla
alla dissennatezza quotidiana
di commerci e rapporti,
sin che divenga una straniera uggiosa.

Costantino Kavafis

domenica 5 febbraio 2012

THE MALDIVE SHARK by Herman Melville (1819-1891)

  Una curiosa poesia di Melville sullo squalo, una rivisitazione ante-litteram delle tante leggende sugli squali.

Qui, White Whale ,  un bel sito sulla fin troppo famosa Balena Bianca.



 About the Shark, phlegmatical one,
Pale sot of the Maldive sea,
The sleek little pilot-fish, azure and slim,
How alert in attendance be.
From his saw-pit of mouth, from his charnel
    of maw
They have nothing of harm to dread,
But liquidly glide on his ghastly flank
Or before his Gorgonian head:
Or lurk in the port of serrated teeth
In white triple tiers of glittering gates,
And there find a haven when peril’s abroad,
An asylum in jaws of the Fates!
They are friends; and friendly they guide him
    to prey,
Yet never partake of the treat—
Eyes and brains to the dotard lethargic and
    dull,
Pale ravener of horrible meat.


rockwell kent: whale beneath the sea



Ed intorno allo Squalo, piuttosto flemmatico,
pallido ubriacone delle Maldive,
il pesce pilota lucente, azzurro e sottile,
come se ne sta vigile in attesa.
Dalla fossa a sega della bocca,  dall' ossario
delle fauci
non hanno niente da temere,
anzi scivolano lucenti lungo il suo orrido fianco
o davanti alla sua testa di Gorgona:
o  giacciono in agguato nel porto dei denti seghettati
nella triplice chiostra dei cancelli scintillanti,
e vi trovano  riparo quando arriva il pericolo là fuori,
un rifugio tra le fauci delle Parche!
Sono amici; e in amicizia lo guidano
alla preda,
eppure non prendono mai parte al banchetto -
occhi e cervello per quel rimbambito ,letargico,
stupido,
pallido divoratore di orribile carne.

sabato 4 febbraio 2012

ALEMANNO RICONOSCE LE SUE RESPONSABILITA'

BASTA CON LE SPECULAZIONI DEI COMUNISTI SULLA PRESUNTA INCAPACITA' DEL SINDACO ALEMANNO

Stiamo operando soltanto con le nostre forze perché purtroppo, in questo momento la protezione civile nazionale è impegnata in ben altri scenari. Abbiamo fatto tutto quello che era previsto nei protocolli della protezione civile. Siamo di fronte a una nevicata che non si registrava da 30 anni e quindi delle situazioni difficili sono purtroppo inevitabili. Stiamo mobilitando tutto il personale e i volontari disponibili e tutto l’apparato pubblico – ha detto il (EX) sindaco Alemanno a margine del sopralluogo presso la sala operativa della Protezione civile.








 Stiamo dando il massimo...



                                      


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