domenica 17 febbraio 2013

RICHARD BLANCO , Photo of a Man on Sunset Drive: 1914, 2008


Sunset Drive

La ispirazione per scrivere questa poesia, racconta Richard Blanco in una bella intervista con Ruth Graham su Poetry Foundation (To the People by Ruth Graham), gli fu offerta dalla cerimonia di inaugurazione di un progetto  il riattamento de " The South Miami Sunset Drive": -  Avevo scritto una poesia per questa occasione, non perché mi fosse stato chiesto, ma solo perché avevo visto per caso delle vecchie fotografie di Miami ed anche di quella strada. Avevo fatto leggere la poesia ad alcuni dei membri del comitato, che ne furono colpiti e mi chiesero di leggerla durante la cerimonia. Per la prima volta nella mia vita lessi una poesia con un casco giallo in testa.








Ed iniziò così: la terra spaccata, squarciata
da una strada sterrata costruita tra palme nane
e tamarindi rinselvatichiti  a proteggere la terra
dal sole. Accanto alla strada, una baracca
inclinata nel vento, sulla veranda di legno,
casse di avocado e di limoni, galline bianche
che beccano le assi del pavimento ed un uomo ,che
sotto l'ombra del suo cappello di paglia, guarda dritto
nella macchina fotografica nel 1914. Non immagina neppure
che nel tempo della sua breve vita le terre abbandonate
dietro di lui saranno liberate da malerbe e dalla gramigna,,
il terreno sarà arato, rivoltato così
come vogliono i contadini, le loro case solitarie
saranno acri ed acri lontane le une dall'altra,
imprigionate dietro i grandi rami dei frutteti.
Non comprerà mai lo zucchero alla bottega,
non spedirà lettere d'amore dall'ufficio postale, nè prenderà
mai un treno nella stazione della città che crescerà
sulla roccia corallina vecchia di un centinaio di milioni di anni
con la promessa di un paradiso. Non guiderà mai una Ford T
girovagando senza meta  lungo la strada sterrata
che qualcuno asfalterà, una strada che si allunga lontano
verso ad ovest verso l'orizzonte, e raggiunge
quel sole al tramonto da cui prenderà il nome. (1)
Non può neppure immaginare che in meno di cento anni
le ombre dei palazzi saranno più alte di quelle delle palme,
le luci della strada splenderanno come false stelle
punteggiando il cielo sopra la strada, migliaia di persone
prenderanno ogni giorno quella strada, ed anche loro
chiameranno casa questo luogo, quando ormai la sua fotografia
sarà appesa nel municipio come in un museo.
Quest'uomo che mai incontrerà me, ingegnere assunto
per trasformare di nuovo la strada, per riportare
di nuovo l'ombra degli alberi e il canto degli uccelli,
per costruire una nuova promessa di un altro paradiso
che vorrà dire la fine  dell' l'ultimo paradiso per sempre.
 E mai vedrà me, il poeta in piedi  di fronte a lui, che cerca
attraverso il tempo di leggergli nella mente ed intanto si chiede
se pensa a quello che io sono oggi, mentre entrambi
guardiamo giù  lungo  la strada che si allungherà
anni e anni dopo che anch'io sarò svanito dentro la foto.

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(1)  Sunset Drive  appunto, la" strada del tramonto", che dà
      il titolo alla poesia.






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