sabato 9 febbraio 2013

Richard Blanco, LA REVOLUCION at ANTONIO' s MERCADO


Un' altra deliziosa poesia di Richard Blanco, parte in spagnolo, parte in inglese, che bene racconta delle sue origini ( nato in Spagna, vissuto a Cuba, emigrato negli Stati Uniti. Il tutto espresso con una sottile ironia .
Non ho volutamente tradotto le parti in spagnolo, tra l' altro facilmente comprensibili, per cercare di lasciare intatto questo contrasto ed insieme questa fusione tra due lingue e due culture.




Richard Blanco /Photo Poetry Foundation












Para la santera, Esperanza, che mi fa aprire altre scatole di candele  e ne prende solo quelle rosse, quelle color di Chango, il suo spirito protettore, e mi fa conoscere tutto degli spiriti: Elegua, Ochun, Yemaya,

Para Josie per il sussidio, che mi vende i suoi buoni alimentari per incassarli perchè non può comprare  sapone al burro di cacao, nè Coca Cola, nè pannolini monouso,

Para la Senora Vidal, e suo marito che arrivarono per primi negli anni 50 prima della Revolucion, avevano il famoso Matador Grille nella Ottava Strada, aiutarono quelli che arrivarono dopo, che mi diedero una mancia di due dollari per custodire i bagagli,

Para Elena, che mi fa scegliere tra mucchi di avocado per trovare quello più bello, lei che nella sua lingua ricoperta di malinconia  si lamenta che non c'è confronto con la frutta di casa sua, - dove lo zucchero è più dolce e il sale più salato,

Para Juan Galdo sempre insoddisfatto dell' aroma dei sigari dell' Honduras,

Para Mrs. Benitez l' unica immigrata regolare che compra broccoli, frequenta la scuola serale di inglese e mi chiede di correggere i suoi compiti,

Para Pepe che mi chiede di tradurre il suo estratto conto, il permesso di immigrazione, e gli opuscoli della pubblicità  che offrono viaggi "gratis" in Messico,

Para  la cassiera, Consuelo, che vuole che insegni a sua figlia, Maria, un pò di  inglese e un pò d' amore, e vuole che accompagni Maria alla grande festa per i suoi quindici anni,

Para Migdalia Sanchez che dimentica che le etichette ormai sono bilingui e tutta confusa viene da me quando per errore tenta di leggere la parte inglese della scatoletta.

Para la vieja Gomez che aiuto  ad orientarsi tra decini, quarti di dollaro e nichelini, - monete americane che non ha mai veramente imparato a contare,

Para los americanos che ci temono, specialmente quando parliamo veramente troppo forte e tutti insieme, che vengono da noi solo per  il cambiavalute o per il carro attrezzi,

Para los Haitianos cui piaciamo perchè in fondo siamo i loro vicini dei Caraibi,,

Para Pablito  cui piace il prosciutto cotto tagliato sottile ed anche le merendine per il dopo scuola che la madre preparava prima di essere accusata e condannata,

Para Juanita che ha dovuto lasciare Enrique, il suo unico figlio, nel 1961, che porta nel borsellino damascato una foto rovinata di lei quindicenne per ricordarsi di essere ancora viva, e per mostrarmela così che io possa riconoscere la sua bellezza svanita,,

Para Carlos che arriva a meta mattinata, si appoggia  al bancone della caffetteria ubriaco e prende un goccio di espresso ed un bicchierino di wiskey e mi dice che la Revolucion finirà entro l' anno, e che spera di festeggiare Natale a casa sua, proprio vicino ad Avana, il prossimo anno,

Para la Revolucion, todos sus grandes triunfos, toda su gloria,

Para Vicente il mio miglior amico che tracannava birra con me dietro dietro quel camion verde, e mi ha insegnato parolacce in Spagnolo, e non  può far scappare la famiglia, che ha solo me in America, che si è preso una pallottola nel collo il giorno del suo compleanno, che ha lasciato un biglietto indirizzato a me in Spagnolo - "Para mi amigo".




" La Revolucion at Antonio 's Mercado" da " City of a Hundred Fires", University od Pittsburgh Press.


Qui l' originale della poesia: /Richard-Blanco-la-revolucion-at-antonios-mercado-lyrics






















3 commenti :

  1. Davvero un bell'autore. Mi piace la doppia lingua, il senso della poesia, le strofe che da sole sono già quasi poesia.
    Come ultima strofa, forse ne avrei usata una delle altre. Nonostante quella dia un messaggio forte, altre sono forse più dolci, ma più significative. Penso al passaggio:
    "Para Migdalia Sanchez che dimentica che le etichette ormai sono bilingui e tutta confusa viene da me quando per errore tenta di leggere la parte inglese della scatoletta."
    ma in questo caso, la poesia avrebbe dovuto avere un altro intento ed un altro titolo.
    E' un pò a "blocchi" in effetti. Puoi spostare le strofe e l'intenzione poetica cambia...interessante.
    Bella traduzione. Scorre piacevolmente.

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    1. Grazia, Carla.
      Interessante l' idea di spostare le strofe.
      Forse Richard non sarebbe d'accordo!
      Dopo le asperità di Peter Riley (dagli un occhiata nel blog, ne vale la pena) mi ci voleva un inglese più aperto, più chiaro.
      Ciao.

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    2. No, direi proprio che non lo sarebbe dato il titolo. Ma se non ci fosse? Spostando le strofe si potrebbe presupporre che volesse dire altro e non parlare de La revolution.
      Per esempio il risultato della immigrazione, quell'essere restii ad integrarsi, a partire dalla vecchietta che non riesce ancora a dare l'esatto valore alle monete, alla mamma che desidera che sua figlia impari l'inglese, ma lei sembra non volerlo....
      Mi piace anche quell'umanizzare i personaggi, attribuendo loro un nome. Forse esistono o forse no, però tutti adesso hanno un loro ruolo.
      Vedi? Ad ogni lettura si scoprono nuove cose.
      Guarderò anche il post di Riley, grazie.

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