mercoledì 21 settembre 2016

Giacomo Joyce

She walks before me along the corridor and as she walks a dark coil of her hair slowly uncoils and falls. Slowly uncoiling, falling hair. She does not know and walks before me simple and proud. So did she walk by Dante in simple pride and so, stainless of blood and violation, the daughter of Cenci, Beatrice to her death:

....... Tie
My girdle for me and bind up this hair
In any simple knot.

The housemaid tells me that they had to take her away at once to the hospital, poveretta, that she suffered so much, so much, poveretta, that it is very grave...... I walk away from her empty house. I feel that I am about to cry. Ah, no! It will not be like that, in a moment, without a word, without a look. No, no! Surely hell's luck will not fail me!
Operated. The surgeon's knife has probed in her entrails and withdrawn, leaving the raw jagged gash of its passage on her belly. I see her full dark suffering eyes, beautiful as the eyes of an antelope. O cruel wound! Libidinous God!
Once more in her chair by the window, happy words on her tongue, happy laughter. A bird twittering after storm, happy that its little foolish life has fluttered out of the clutching fingers of an epileptic lord and giver of life, twittering happily, twittering and chirping happily.

Ella cammina precedendomi lungo il corridoio e mentre cammina una spira scura di capelli lentamente si srotola e cade. Lento svelamento, capelli che si sciolgono. Lei non lo sa e cammina davanti a me semplice e orgogliosa. Così camminò accanto a Dante con semplice orgoglio e così, monda da sangue e violenza, la figlia di Cenci, Beatrice alla sua morte:

....... Tie
My girdle for me and bind up this hair
In any simple knot.

La domestica mi dice che han dovuto portarla all'improvviso in ospedale, poveretta, che soffriva così tanto, così tanto, poveretta, che è molto grave...... Mi allontano dalla sua casa vuota. Sento che sto per piangere. Ah, no! Non sarà che, in un momento, senza una parola, senza uno sguardo. No, no! Di certo la sorte avversa non mi colpirà!
Operata. La lama del chirurgo ha esplorato le sue viscere prima di ritirarsi, lasciando il crudo frastagliato segno del suo passaggio sul suo ventre. Io vedo i suoi intensi occhi scuri soffrire, belli come gli occhi di un'antilope. O crudele ferita! Dio libidinoso!

Una volta ancora nella sua poltrona accanto alla finestra, parole felici sulla sua bocca, lieta risata. Un uccellino cinguettante dopo la tempesta, felice che la sua piccola stupida vita sia sfuggita agli artigli di un epilettico signore e dispensatore di vita, cinguettando lietamente, cinguettando e pigolando lietamente.

sabato 17 settembre 2016

GIACOMO JOYCE, In the raw veiled spring morning faint odorous.....


 In the raw veiled spring morning faint odorous float of morning Paris........



Nel crudo velato mattino di primavera fievoli odori fluttuano della Parigi mattutina: anice,
segatura umida, caldo impasto di pane: e mentre attraverso  Pont Saint Michel le scie blu-acciao delle
acque mi gelano il cuore. Lambiscono lentamente l'isola dove l' uomo ha vissuto dall'età della pietra...
Bronzea oscurità nella immensa chiesa delle gargoyle. Fa freddo come quella mattina: quia frigus erat. Sui gradini del lontano altare maggiore, nudo come il corpo del Signore, gli officianti giacciono prostrati in fievole preghiera. La voce di un lettore invisibile si alza, intonando la lezione di Hosea.
Haec dicit dominus: in tribolatione sua mane consurgent ad me. Venite et revertamur ad Dominum.....
Lei è in piedi di fianco a me, pallida e gelida, vestita dalle ombre della navata buia e peccaminosa, il suo gomito snello vicino al mio braccio. La sua carne richiama il brivido di quella cruda mattina avvolta nella nebbia, torce che accorrono, occhi crudeli. La sua anima è afflitta, trema e vorrebbe piangere. Non piangere per me, oh figlia di Gerusalemme!




Presento Skakespeare alla docile Trieste: Amleto, affermo,che è il più cortese con nobile e popolani è scortese solo con Polonio. Forse, da incattivito idealista, riesce a vedere nei genitori della sua amata soltanto grotteschi tentativi da parte della natura di ricreare l'immagine di lei......
L'avevate notato?

martedì 13 settembre 2016

Giacomo Joyce

She thinks the Italian gentlemen were right to haul Ettore Albini, the critic of the Secolo, from the stalls because he did not stand up when the band played the Royal March. She heard that at supper. Ay. They love their country when they are quite sure which country it is.
She listens: virgin most prudent.
A skirt caught back by her sudden moving knee; a white lace edging of an underskirt lifted unduly; a legstretched web of stocking. Si pol?
I play lightly, softly singing, John Dowland's languid song. Loth to depart: I too am loth to go. That age is here and now. Here, opening from the darkness of desire, are eyes that dim the breaking East, their shimmer the shimmer of the scum that mantles the cesspool of the court of slobbering James. Here are wines all ambered, dying fallings of sweet airs, the proud pavan, kind gentlewomen wooing from their balconies, with sucking mouths, the pox-fouled wenches and young wives that, gaily yielding to their ravishers , clip and clip again.

Ella pensa che i gentiluomini italiani fecero bene a  portar via dalla platea Ettore Albini, il critico del Secolo, poiché non si era alzato in piedi mentre la banda suonava la Marcia Reale. Lei sentì questa notizia a cena. Ay.  Essi amano molto il loro paese quando sono completamente sicuri di quale paese sia.

Ella ascolta: vergine molto prudente.

Una gonna tirata indietro dal movimento improvviso del suo ginocchio; un orlo di pizzo bianco di una sottoveste sollevata eccessivamente; una calza a rete allungata sulla gamba. Si pol?


Suono leggermente, dolcemente cantando, la languida canzone di John Dowland. Restio ad andare: Anch'io lo sono. Quell'età è qui ed ora. Qui, spalancandosi dal buio del desiderio, ci sono occhi che offuscano il frantumato Est, il loro bagliore è il bagliore della feccia che riempie le fogne della corte dello sbavante James. Qui ci sono vini d'ambra, cascate di dolci arie striate di colore, l'orgogliosa pavan, cortesi gentildonne amoreggianti dai balconi, con bocche risucchianti, sgualdrine sporcate dalla sifilide e giovani mogli che, gaiamente abbandonandosi ai loro seduttori, ingannano e ingannano ancora.

sabato 10 settembre 2016


Great bows on her slim bronze shoes: spurs of a pampered fowl.

The lady goes apace, apace, apace..... Pure air on the upland road. Trieste is waking rawly: raw sunlight over its huddled browntiled roofs, testudoform; a multitude of prostrate bugs awwait a national deliverance. Belluomo rises from the bed of his wife's lover's wife: the busy housewife is astir, sloe-eyed, a saucer of acetic acid in her hand..... Pure air and silence on the upland road and hoofs. A girl on horseback. Hedda! Hedda Gabler!

The sellers offer on their altars the first fruits: green-flecked lemons, jewelled cherries, shameful peaches with torn leaves. The carriage passes through the lane of canvas stalls, its wheel-spokes spinning in the glare. Make way! Her father and his son sit in the carriage. Owlish wisdom stares from their eyes brooding upon the lore of their Summa contra Gentiles




Grandi fiocchi slle sue scarpette color bronzo: speroni di un gallo viziato.


La signora va rapida, rapida, rapida....Aria pura sulla strada dell' altopiano. Trieste crudamente si sveglia, la luce cruda del sole sui tetti di cumuli di tegole scure, come una testuggine; una moltitudine di insetti prostrati una liberazione nazionale. Belluomo si alza dal letto della moglie dell'amante di sua moglie, la casalinga indaffarata è in piedi, gli occhi color prugna, un piattino di acido acetico in mano...
Aria pura e silenzio sulla strada verso l' altopiano e zoccoli. Una ragazza a cavallo. Hedda! Hedda Gabler!





I venditori offrono primizie sui loro altari: limoni picchiettati di verde, ciliegie-gioiello, pesche vergognose con le foglie strappate. La carrozza passa attraversa il vicolo di bancarelle di tela, i raggi delle ruote che girano nella luce abbagliante. Hanno occhi di gufo , saggezza di gufo. Saggezza gufesca fissa dai loro occhi che rimuginano sulla tradizione della loro Summa contra Gentiles.

mercoledì 7 settembre 2016

Giacomo Joyce

Risultati immagini per giacomo Joyce

She raises her arms in an effort to hook at the nape of her neck a gown of black veiling. She cannot: no, she cannot. She moves backwards towards me mutely. I raise my arms to help her: her arms fall. I hold the websoft edges of her gown and drawing them out to hook them I see through the opening of the black veil her lithe body sheathed in an orange shift. It slips its ribbons of moorings at her shoulders and falls slowly: a lithe smooth naked body shimmering with silvery scales. It slips slowly over the slender buttocks of smooth polished silver and over their furrow, a tarnished silver shadow.... Fingers, cold and calm and moving.... A touch, a touch.
Small witless helpless and thin breath. But bend and hear: a voice. A sparrow under the wheels of Juggernaut, shaking shaker of the earth. Please, mister God, big mister God! Goodbye, big world!....... Aber das ist eine Schweinerei!

Ella solleva le sue braccia nelle sforzo di agganciare alla nuca una  veletta nera. Ella non riesce: no, non può. Ella si muove all'indietro verso di me, in silenzio. Io sollevo le mie braccia per aiutarla: le sue braccia precipitano verso il basso.  Io trattengo con le mani i bordi intricati della sua veletta e, tendendoli per agganciarli, vedo attraverso l' apertura del velo nero il suo flessuoso corpo inguainato in una sottoveste color arancio. I nastri che la trattengono sulle spalle si sciolgono ed essa cade giù: un agile fine corpo nudo risplendente di scaglie argentee. Che scivola lentamente sulle snelle natiche di liscio lucido argento e sul loro solco, un' ombra d'argento che si oscura.... Dita, fredde e calme e mobili.... Un tocco, un tocco.

Piccolo stupido debole e sottile respiro. Ma curvati e ascolta: una voce. Un passero sotto le ruote di uno Juggernaut,  che scuote la saliera della terra. Per favore, signor Dio, grande signor Dio! Addio, grande mondo!........   Ma questa è un'oscenità!


martedì 6 settembre 2016

FULL VERSION James Joyce, GIACOMO JOYCE, traduzione di A.Panciroli e M.Aricò ççççç







Chi? un volto pallido circondato da folte pellicce profumate. I suoi movimenti  sono schivi
e nervosi. Lei indossa occhialini di metallo..
Si: una breve sillaba. Una breve risata. Un breve battito di ciglia.



Una calligrafia come un ragnatela, dal tratto lungo e sottile segno di quieto disdegno e di
rassegnazione:  una giovane donna di classe.








Mi lancio sulla facile onda di una tepida conversazione: Swedenborg, lo Pseudo- Areopagita,
Miguel de Molinos, l ' Abate Gioacchino L' onda finisce. La sua compagna di classe, curvando il corpo sinuoso, mormora in uno smidollato Viennese- Italiano: Che coltura! Le lunghe palpebre sbattono e si sollevano; una ardente puntura di spillo punge e brucia nell'iride vellutata.




I tacchi alti rimbombano sulla risonante scalinata di pietra. Nel castello una fredda aria invernale , le cotte di maglia come impiccate alle pareti,  rozzi candelieri di ferro lungo le volute della sinuosa scala a chiocciola delle torre. I tacchi battono e ribattono, un suono alto  e profondo. C' è qualcuno di sotto che vorrebbe parlare con sua Signoria.



Non  si soffia mai il naso. Un modo  di  parlare: il meno per il più.


Arrotondata e maturata: arrotondata dal tornio del matrimonio misto e maturata nella serra dell'isolamento della sua razza.






Una risaia vicino Vercelli sotto una cremosa foschia estiva . Le falde del suo cappello spiovente ombreggiano il suo falso sorriso. Le ombre segnano il suo viso falsamente sorridente, colpito dalla calda luce cremosa , grigie ombre lattescenti sotto la mascella , striature in giallo tuorlo d'uovo sulle  sopracciglia umide , umore giallo rancido rintanato nella soffice polpa degli occhi.



Lei che dona un fiore a mia figlia. Un dono fragile, una fragile donatrice, una fragile ragazza dalle vene blu.




Padova  lontano oltre  mare. Il silenzioso medio evo,la notte, il buio della storia dormono in Piazza  delle Erbe  sotto la luna. La città dorme. Sotto le arcate nelle strade buie vicino al fiume gli occhi delle puttane spiano in cerca di fornicatori. Cinque servizi per cinque franchi. Una oscura onda di sensualità, ancora, ancora, ancora.
                  Nel buio i miei occhi vacillano, i miei occhi vacillano,
                  vacillano nel buio, amore,
Di nuovo. basta, Un amore oscuro,  un buio  pieno di desiderio. Basta.  Buio.




Crepuscolo. Attraversando la piazza, una sera grigia cade sui vasti pascoli color verde salvia,  scendono silenziosi il tramonto  e la rugiada. Lei segue la madre con impacciata grazia, la giumenta che guida la puledra. Il crepuscolo grigio modella dolcemente le cosce sottili e armoniose,  il docile flessibile  tendineo collo, la testa finemente modellata. Sera, pace, tramonto di stupore....Ehilà! Stalliere! Ehilà!



Papà e le ragazze scivolano giù dalla collina, a cavalcioni di un toboga: il Gran Turco
ed  il suo harem. Ben incappucciate ed imberrettate, gli stivali  allacciati con abile
 incrocio sopra la linguetta calda della carne,la corta gonna tesa dalle  rotondità
 delle ginocchia. Un lampo bianco: un fiocco, un fiocco di neve:
                                              E quando lei cavalcherà di nuovo
                                              Possa io essere lì a vedere!


Corro fuori dalla tabaccheria e grido il suo nome. Lei si gira e si ferma
a sentire il mio confuso parlare di lezioni, ore, lezioni,ore: e lentamente
le sue pallide guance arrossiscono con una accesa luce d' opale.  No, no non
aver paura!



Mio padre: lei fa i più semplici atti con distinzione. Unde derivatur?
Mia figlia ha una grandissima ammirazione per il suo maestro inglese.
Il viso dell'anziano signore, bello, arrossato, dalle fattezze marcatamente ebraiche
e lunghi favoriti bianchi, si gira verso di me mentre scendiamo insieme
per la collina. Ho! Ben detto: cortesia, benevolenza, curiosità, fiducia, sospetto,
naturalezza, debolezza dell'età, fiducia in se stesso, franchezza, urbanità,
sincerità, attenzione, pathos, compassione: una miscela perfetta. Ignazio
Di Loyola, affrettati ad aiutarmi!




Questo cuore è triste e dolorante. Crocifisso per amore?




Lunghe lascive sospettose  labbra: molluschi dal sangue scuro.


Nebbie vanno verso la collina mentre levo gli occhi dalla notte e dal fango. Nebbie
sospese sugli alberi umidi. Una luce nella stanza di sopra. Lei si sta
vestendo per andare a teatro. Ci sono spettri nello specchio......Candele?
Candele?




Una gentile creatura. A mezzanotte dopo la musica lungo tutta via San Michele,
queste parole furono pronunciate sottovoce. Calma ora, Jamesy!
Non hai mai camminato di notte per le strade di Dublino singhiozzando un altro nome?




Cadaveri di ebrei giacciono sotto di me putrefacendosi nella terra del loro camposanto. Ecco la tomba della loro gente, pietra nera, silenzio senza speranza...Pimply Meissel mi ha portato qui. Se ne sta oltre quegli alberi a capo coperto  sulla tomba di sua moglie suicida, domandandosi come la donna che dormiva nel suo letto abbia potuto farla finita così..... La tomba della sua gente e la tomba di sua moglie: pietra nera, silenzio senza speranza:  e tutto è pronto. Non morire!




Lei solleva le  braccia nelle sforzo di agganciare alla nuca una  veletta nera. Non riesce: no, non può. Si muove all'indietro verso di me, in silenzio. Io sollevo le  braccia per aiutarla: le sue braccia precipitano verso il basso.  Io trattengo con le mani i bordi intricati della sua veletta e, tendendoli per agganciarli, vedo attraverso l' apertura del velo nero il suo flessuoso corpo inguainato in una sottoveste color arancio. I nastri che la trattengono sulle spalle si sciolgono ed essa cade giù: un agile fine corpo nudo risplendente di scaglie argentee. Che scivola lentamente sulle snelle natiche di liscio lucido argento e sul loro solco, un' ombra d'argento che si oscura.... Dita, fredde e calme e mobili.... Un tocco, un tocco.










Piccolo stupido debole e sottile respiro. Ma chinati e ascolta: una voce. Un passero sotto le ruote di Juggernaut,  che fa tremare  la terra intera. Per favore, signor Dio, grande signor Dio! Addio, grande mondo!......Aber das ist eine Schweinerei!


Grandi fiocchi sulle sue scarpette color bronzo: speroni di un gallo viziato.


La signora va rapida, rapida, rapida....Aria pura sulla strada dell' altopiano.Trieste crudamente si sveglia, la luce cruda del sole sui tetti di cumoli di tegole scure, come una testuggine;una moltitudine di insetti prostrati una liberazione nazionale.Belluomo si alza dal letto della moglie dell'amante di sua moglie, la casalinga indaffarata è in piedi, gli occhi color prugna, un piattino di acido acetico in mano...
Aria pura e silenzio sulla strada verso l' altopiano e zoccoli. Una ragazza a cavallo. Hedda! Hedda Gabler!





I venditori offrono primizie sui loro altari: limoni picchiettati di verde, ciliegie-gioiello, pesche vergognose con le foglie strappate, La carrozza passa attraversa il vicolo di bancarelle di tela, i raggi delle ruote che girano nella luce abbagliante. Hanno occhi di gufo , saggezza di gufo. Saggezza gufesca fissa dai loro occhi che rimuginano sulla tradizione della loro Summa contra Gentiles.







Lei pensa che i gentiluomini italiani fecero bene a  portar via dalla platea Ettore Albini, il critico del Secolo, poiché non si era alzato in piedi mentre la banda suonava la Marcia Reale. Aveva sentìto questa notizia a cena. Già.  Amano molto la patria quando sono sicuri di quale patria veramete sia.

Lei ascolta: vergine molto prudente.

Una gonna tirata indietro dal movimento improvviso del  ginocchio; un orlo di pizzo bianco di una sottoveste sollevata eccessivamente; una calza a rete allungata sulla gamba.
Si pol?


Suono leggermente, dolcemente cantando, la languida canzone di John Dowland. Restio ad andare: Anch'io lo sono. Quell'età è qui , ora. Qui, spalancandosi dal buio del desiderio, ci sono occhi che offuscano l' Oriente che albeggia, il loro bagliore è il bagliore della feccia che riempie le fogne della corte dello sbavante James. Qui ci sono vini d'ambra, cascate di dolci arie striate di colore, l'orgogliosa pavan, cortesi gentildonne amoreggianti dai balconi, con bocche succhianti, sgualdrine sporcate dalla sifilide e giovani mogli che, gaiamente abbandonandosi ai loro seduttori, ingannano e ingannano ancora.




Nel crudo velato mattino di primavera fievoli odori fluttuano della Parigi mattutina: anice,
segatura umida, caldo impasto di pane: e mentre attraverso  Pont Saint Michel le scie blu-acciao delle
acque mi gelano il cuore. Lambiscono lentamente l'isola dove l' uomo ha vissuto dall'età della pietra...
Bronzea oscurità nella immensa chiesa delle gargoyle. Fa freddo come quella mattina: quia frigus erat. Sui gradini del lontano altare maggiore, nudo come il corpo del Signore, gli officianti giacciono prostrati in fievole preghiera. La voce di un lettore invisibile si alza, intonando la lezione di Hosea.
Haec dicit dominus: in tribolatione sua mane consurgent ad me. Venite et revertamur ad Dominum.....
Lei è in piedi di fianco a me, pallida e gelida, vestita dalle ombre della navata buia e peccaminosa, il suo gomito snello vicino al mio braccio. La sua carne richiama il brivido di quella cruda mattina avvolta nella nebbia, torce che accorrono, occhi crudeli. La  sia anima è afflitta, trema e vorrebbe piangere. Non piangere per me, oh figlia di Gerusalemme!




Presento Skakespeare alla docile Trieste: Amleto, affermo,che è il più cortese con nobile e popolani è scortese solo con Polonio. Forse, da incattivito idealista, riesce a vedere nei genitori della sua amata soltanto grotteschi tentativi da parte della natura di ricreare l'immagine di lei......
L'avevate notato?




Cammina precedendomi lungo il corridoio e mentre cammina una spira scura di capelli lentamente si scioglie e cade. Lento scioglimento, capelli che cadono. Lei non lo sa e cammina davanti a me semplice e orgogliosa. Così camminò accanto a Dante con semplice orgoglio e così, monda da sangue e violenza, la figlia di Cenci, Beatrice verso la  morte:

....... Tie                                                                         
My girdle for me and bind up this hair
In any simple knot.

La domestica mi dice che han dovuto portarla all'improvviso in ospedale, poveretta, che soffriva così tanto, così tanto, poveretta, che è molto grave...... Mi allontano dalla sua casa vuota. Sento che sto per piangere. Ah, no! Non sarà che, in un momento, senza una parola, senza uno sguardo. No, no! Di certo la sorte avversa non mi colpirà!
Operata. La lama del chirurgo ha esplorato le sue viscere prima di ritrarsi, lasciandole il crudo frastagliato segno del suo passaggio sul  ventre. Vedo i suoi intensi occhi scuri soffrire, belli come gli occhi di un'antilope. O crudele ferita! Dio libidinoso!

Una volta ancora nella sua poltrona accanto alla finestra, parole felici sulla sua bocca, lieta risata. Un uccellino cinguettante dopo la tempesta, felice che la sua piccola stupida vita sia sfuggita agli artigli di un epilettico signore e dispensatore di vita, cinguettando lietamente, cinguettando e pigolando lietamente.

Lei dice che, qualora Il ritratto dell'artista da giovane fosse stato sincero soltanto per amor di franchezza, mi avrebbe chiesto per quale motivo  glielo avessi prestato perché lo leggesse. Lo avresti fatto, o no? Una signora di lettere.

Lei è al telefono vestita di nero. Piccole timide risate, piccoli gridolini, timidi sprazzi di discorso all'improvviso interrotti....Parlerò colla mamma.... Vieni! pollo, pollo! vieni! La nera pollastrella è spaventata: piccoli sprazzi all'improvviso interrotti, piccoli gridolini: sta piangendo per la sua mamma, la corpulenta chioccia.
Loggione. Le pareti fradicie trasudano un' acquosa umidità. Una sinfonia di odori si fonde con la massa di forme umane accalcate: puzza acida di ascelle, arance sbocconcellate, liquefatti unguenti per il petto, acqua aromatica, il soffio di zuppe di sulfureo aglio, disgustosi peti fosforescenti, opoponax, il sincero sudore di donne coniugate e in età da marito, il lezzo saponoso degli uomini......Per tutta la notte l'ho guardata, per tutta la notte la vedrò:  intrecciati ed eretti capelli e un ovale viso olivaceo e calmi dolci occhi. Un nastro verde sui capelli e il corpo avvolto da un abito verde ricamato: la tinta che ha l'illusione della coppa vegetale della natura e dell'erba rigogliosa, i capelli delle tombe.


Le mie parole nella sua mente: fredde pietre levigate  che affondano in un pantano.

Quelle calme fredde dita hanno toccato le pagine, chiare e disgustose, su cui la mia vergogna risplenderà per sempre. Calme e fredde e pure dita, non avranno mai sbagliato?

Il suo corpo non ha odore: un fiore senza profumo.

Sulle scale. una fragile mano fredda: timidezza, silenzio: occhi scuri  inondati di languore: mal de vivre.


Ghirlande di vapore grigio turbinano sulla brughiera. Il suo viso, così grigio e serio! I capelli umidi
e arruffati. Le sue labbra premono dolcemente, il suo respiro arriva  come  in un soffio.



La mia voce, morente negli echi delle sue stesse parole, muore come la voce  dell' Eterno vestita di saggezza quando richiama Abramo echeggiando tra le colline. Lei si appoggia indietro sul muro che le fa da cuscino: figura di odalisca nella oscurità lussuriosa. I suoi occhi hanno bevuto i miei pensieri,
e nell'umida calda cedevole accogliente tenebra della sua femminilità la mia anima, dissolvendosi , è fluita si è riversata è straripata in un liquido ed abbondante seme......La prenda ora chi vuole!.




 Esco dalla casa di Ralli e mi imbatto in lei mentre entrambi facciamo l'elemosina ad un mendicante cieco. Lei risponde al mio improvviso saluto ruotando e distogliendo i suoi neri occhi da basilisco. E col suo vedere attosca l'uomo quando lo vede. Grazie per la parola, messer Brunetto.

Stendono sotto i miei piedi tappeti per il figlio dell'uomo. Attendono il mio passaggio. Lei sta nell'ombra gialla dell'ingresso, un mantello a quadri a proteggere dal freddo le  spalle infossate: mi fermo stupito e mi guardo intorno lei mi saluta gelida e supera la scalinata dardeggiando verso di me per un istante dai suoi apatici obliqui occhi un getto di liquoroso veleno.


Un morbido drappo spiegazzato verde pisello decora il sofà. Un' angusta stanza di Parigi. La parrucchiera giaceva qui poco fa. Le ho baciato le calze e l'orlo della sua gonna sbiadita, color ruggine. E' l'altra. Lei. Gogarty venne ieri per essere presentato. Ulisse ne è la ragione. Simbolo della coscienza intellettuale....L'Irlanda allora? E il marito? Misurando a passi il corridoio con scarpe di marca o giocando a scacchi contro se stesso. Perché veniamo lasciati qui? La parrucchiera giaceva qui poco fa, stringendo la mia testa fra le sue nodose ginocchia.... Simbolo intellettuale della mia razza. Ascolta? L'oscurità è caduta in picchiata su di noi. Ascolta!
  - Non sono convinto  che tali attività della mente o del corpo possano essere definite  malsane.
  Lei parla. Una debole voce proveniente da oltre le fredde stelle. Voce della saggezza. Continua a parlare! O, parla di nuovo, rendendomi saggio! Questa voce giammai udita.
  Lei s'allunga verso di me sullo sgualcito sofà. Non posso muovermi o parlare. Un abbraccio avvolgente di carne nata dalle stelle. Adulterio di saggezza. No. Me ne andrò. Lo farò.
  - Jim, amore! -
  Dolci labbra risucchianti baciano la mia ascella sinistra: un bacio a spirale su miriadi di vene.Brucio! Mi accartoccio come una foglia che brucia! Dalla mia ascella destra una zanna di fuoco viene fuori. Un serpente di stelle mi ha baciato: un freddo serpente della notte.
Sono perduto!
- Nora! -




Jan  Pieters Sweelink. Lo strano nome del vecchio musicista olandese fa sembrare tutta la bellezza strana e lontana. Ascolto le sue variazioni per clavicordio su una vecchia aria: " La giovinezza deve finire". Nella vaga  bruma di vecchi suoni appare un debole punto di luce: posso quasi sentire le parole dell'anima. La giovinezza deve finire: la fine è qui. Non sarà mai. Lo sai bene: Cosa allora? Scrivilo, che sia dannato, scrivilo! A cos'altro servi?

"Perchè?"
"Perchè altrimenti non potrei vederti."
Scivolare -- spazio-- anni--fogliame di stelle -- e cielo calante --silenzio --e silenzio più profondo --silenzio di annichilazione - e la sua voce.

"Non hunc sed Barabbam!"

Indecisione. Un appartamento spoglio. Torbida luce del giorno. Un lungo pianoforte nero: bara di musica. Proprio sul bordo  un cappello di donna, a fiori rossi, ed un ombrello, chiuso. Le sue armi: un elmo, rosso, una lancia spuntata in campo nero.


Commiato: Amami, ama il mio ombrello.
























                             continua............



                                                     







sabato 3 settembre 2016

LE POESIE DI MRS. MURPHY, traduzione di A.Panciroli


Una cara amica inglese ci ha fatto dono delle classiche poesie nel cassetto: niente male!


NOHA' S SECRET

Like those still, sunken cities of eons past,
no ripple betrays their vigil through the years.
The moon-silvered surface of the sea lies silente,
and no olive-bearing dove bring life and love.

Shell-encrusted chambers, halls and thrones:
Lone survivors defying swell and tide.
Sea-weeded walls no music make nor voice,
softly singing, calms the restless child.

These ancient structures will forever be
like us, invisibly existing beneath the sea.




IL SEGRETO DI NOE'

Come quelle  immobili città affondate di passati eoni,
non una increspatura rivela  le loro veglie traverso gli anni,
Un mare d'argento sotto la luna giace silente,
nessuna colomba porta ramoscelli d'olivo di vita e d'amore.

Stanze, saloni e troni incastonati da conchiglie:
solitari sopravvissuti sfidano onde e maree.
Le mura di alghe non hanno alcuna musica  alcuna voce che
cantando dolcemente, plachi l'inquieto fanciullo.

Queste antiche rovine esisteranno per sempre
come noi, invisibili sotto l'oceano.