mercoledì 9 luglio 2025

MASH, ridere per non impazzire

 



Ci sono film che usano la guerra come sfondo per raccontare l' eroismo, MASH, diretto da Robert Altman, fa l' opposto, usa la guerra per mostrare l' assurdità del potere, il caos dell' esistenza e la necessità, quasi fisica, di riderne per non soccombere.

  Ambientato durante la guerra di Corea, ma con evidenti riferimenti alla guerra del Vietnam che negli anni '70 sconvolgeva l' America, MASH ci catapulta in un ospedale da campo ( MASH è l' acronimo di Mobile Army Surgical Hospital, Ospedale Militare Chirurgico da Campo) dove i medici Hawkeye Pierce e Trapper John McIntyre operano feriti senza sosta, tra sangue, battute taglienti e una sana dose di anarchia.

  Altman abbandona ogni eroismo e costruisce un affresco grottesco, corale, con dialoghi sovrapposti e un realismo crudo e impressionante. Il suo sguardo è cinico ma compassionevole: i personaggi non sono santi né martiri, ma esseri umani che si aggrappano all' umorismo come ultima ancora di salvezza.

Un esempio di questo allegro cinismo è già la scena di apertura del film, con gli elicotteri che trasportano feriti sanguinolenti  accompagnati da una musichetta malinconica ma dolcemente assurda: Suicide Is Painless, Il Suicidio non fa male. Il brano diventato iconico, composto da Johnny  Mandel con testo scritto dal figlio diciassettenne del regista.

E' una canzone sull' atto estremo del suicidio, cantata con  un tono quasi da ninnananna hippie,un ironia tragica che anticipa tutto lo spirito del filmIl film fu un successo clamoroso, vincitore della Palma d' Oro a Cannes e candidato a cinque Oscar, e soprattutto diede il via alla celebre serie TV omonima, che avrebbe conquistato il pubblico per oltre un decennio. 




  Oggi MASH resta un' opera attualissima, un esempio di come la commedia, quando è ben fatta, possa dire la verità meglio di qualunque dramma.



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