sabato 23 dicembre 2017

AI MIEI AMICI, una poesia di Primo Levi




Cari amici: qui dico amici
nel vasto senso della parola:
moglie, sorella, sodali, parenti,
compagne e compagni di scuola;
persone viste una volta sola
o praticate per tutta la vita
purché a noi, per almeno un momento,
sia, stato teso un segmento,
una corda ben definita.

Dico per voi, compagni d'un cammino
folto, non privo di fatica,
e per voi pure, che avete perduto
l'anima, l'animo, la voglia di vita.
O nessuno, o qualcuno, o forse uno solo, o tu
che mi leggi: ricorda il tempo,
prima che s'indurisse la cera,
quando ognuno era come un sigillo.
Di noi ciascuno reca l'impronta
dell'amico incontrato per via;
in ognuno la traccia di ognuno. 
Per il bene od il male
in saggezza o in follia
ognuno stampato da ognuno.

Ora che il tempo urge da presso,
che le imprese sono finite,
a voi tutti l'augurio sommesso
che l'autunno sia lungo e mite.

mercoledì 13 dicembre 2017

December

Risultati immagini per inverno favola

I often wonder

at my being still here

another year

has passed

December's coming fast

no one to remember

in the past

only things to buy

at last

the smells and sounds

they vanish very fast

I am still here

I ask

and then I smile

and start.

poem by Ipazia

martedì 28 novembre 2017

Ricordando Mark Strand, In the Afterlife, Nell' aldilà, trad. A. Panciroli



Ricordando Mark Strand




MARK STRAND
di John Dubrow,  Oil on linen, 50 x 40 inches.







In the Afterlife by Mark Strand


She stood beside me for years, or was it a moment? I cannot remember. Maybe I loved her, maybe I didn’t. There was a house, and then no house. There were trees, but none remain. When no one remembers, what is there? You, whose moments are gone, who drift like smoke in the afterlife, tell me something, tell me anything.



Nell' Aldilà   (traduzione A.Panciroli)




Lei rimase accanto a me per anni, o fu per un momento? Non riesco a ricordare. Forse l' ho amata, o forse no. C'era una casa, e poi non ci fu più. C' erano alberi, ma non ne rimane nessuno. Quando nessuno ricorda, cosa rimane? Tu,  i cui momenti sono  scomparsi, che sei trasportato come fumo nell' aldilà, dimmi qualcosa, dimmi qualsiasi cosa.

lunedì 27 novembre 2017

La Pace delle Cose Selvagge

Risultati immagini per acqua calma

La Pace delle Cose Selvagge
di Wendell Berry

Quando la disperazione per le cose del mondo cresce in me
e mi sveglio di notte al più piccolo suono
nella paura per la mia vita e per quella dei miei figli,
io vado e giaccio laddove l'anatra riposa
nella sua bellezza sull'acqua e dove il grande airone si rifocilla.
Entro nella pace delle cose selvagge
che non gravano la loro vita con premeditato dolore.
Io sono in presenza dell'acqua calma.
E sento sopra di me le  stelle cieche al giorno
che aspettano con la loro luce. Per un po'
io riposo nella grazia del mondo, e sono libero.

Wendell Berry è un poeta, scrittore e ambientalista statunitense. Il New York Times lo ha definito il profeta dell'America rurale.

The Peace of Wild Things
by Wendell Berry

When despair for the world grows in me
and I wake in the night at the least sound
in fear of what my life and my children's lives may be,
I go and lie down where the wood drake
rests in his beauty on the water, and the great heron feeds.
I come into the peace of wild things
who do not tax their lives with forethought
of grief. I come into the presence of still water.
And I feel above me the day-blind stars
waiting with their light. For a time
I rest in the grace of the world, and am free.

venerdì 17 novembre 2017

Decidere prima dell'alba

Risultati immagini per alba

Nulla può fermare il tuo cuore
quanto decidere prima dell'alba.
Zombies potrebbero bussare alla tua porta
e chiedere il tuo sangue
vampiri potrebbero entrare dalla finestra
e prenderti alla gola
licantropi potrebbero seguirti
e morderti sul viso
ma nulla può paragonarsi
alla decisione prima dell'alba.
Devi decidere
se vuoi esser viva all'alba.

Ipazia

martedì 14 novembre 2017

The decision before dawn

Risultati immagini per dawn

Nothing can stop your heart

like the decision before dawn.

Zombies could knock at your door

and ask for your blood

vampires could fly from the window

and ask for your throat

lycantropes could follow you

and then bite you on your nose

but nothing compares to

the decision before dawn.

You must come to a decision

if you want to be alive at dawn.


poem by ipazia

domenica 12 novembre 2017

Fenomenologia de EL NOVIO DE LA MUERTE, (LO SPOSO DELLA MORTE)



Fenomenologia de



                          EL NOVIO DE LA MUERTE








Devo ammetterlo: mi affascina questo mix tutto spagnolo di religione, sangue, morte; questo spaventevole mix dei legionari spagnoli , eredi del Tercio del los Extranjeros,che in stile fascista accompagnano il Cristo della Buona Morte durante la processione  della settimana santa a Malaga.
Lo sguardo fiero e i volti duri, l'inno quasi urlato, la dimostrazione di forza nel portare il pesantissimo crocifisso, nel sollevarlo all'unisono con un solo braccio ( facendo traballare il povero Cristo, che immagino già imbarazzato nel sentirsi portato a spalla da dei feroci soldati, lui simbolo della pace ), il suono stridulo delle trombe, la cadenza marziale dei tamburi, la folla osannante ...



Cuando más rudo era el fuego
y la pelea más fiera
defendiendo su Bandera
el legionario avanzó.

Y sin temer al empuje
del enemigo exaltado,
supo morir como un bravo
y la enseña rescató.

Y al regar con su sangre la tierra ardiente,
murmuró el legionario con voz doliente:

Soy un hombre a quien la suerte
hirió con zarpa de fiera;
soy un novio de la muerte
que va a unirse en lazo fuerte
con tal leal compañera.

Cuando, al fin le recogieron,
entre su pecho encontraron
una carta y un retrato
de una divina mujer.

Y aquella carta decía:
"...si algún día Dios te llama
para mi un puesto reclama
que buscarte pronto iré".

Y en el último beso que le enviaba
su postrer despedida le consagraba.

Por ir a tu lado a verte
mi más leal compañera,
me hice novio de la muerte,
la estreché con lazo fuerte
y su amor fue mi ¡Bandera!

   
  

mercoledì 8 novembre 2017

AUTUMN

Risultati immagini per autunno illustrazioni

AUTUMN
by T. E. Hulme

A touch of cold in the Autumn night—
I walked abroad,
And saw the ruddy moon lean over a hedge
Like a red-faced farmer,
I did not stop to speak, but nodded,
And round about were the wishful stars
With white faces like town children.


sabato 4 novembre 2017

Året har 16 måneder: di Henrik Nordbrandt, L' anno ha 16 mesi




Året har 16 måneder: November
december, januar, februar, marts, april
maj, juni, juli, august, september
oktober, november, november, november, november.




L’anno ha 16 mesi: novembre

dicembre, gennaio, febbraio, marzo, aprile
maggio, giugno, luglio, agosto, settembre
ottobre, novembre, novembre, novembre, novembre.

sabato 28 ottobre 2017

da Un ritratto dell'artista da giovane, JAMES JOYCE, trad.FRANCA CAVAGNOLI




He was alone. He was unheeded, happy and near to the wild heart of life. He was alone and young and wilful and wildhearted, alone amid a waste of wild air and brackish waters and the sea-harvest of shells and tangle and veiled grey sunlight and gayclad lightclad figures of children and girls and voices childish and girlish in the air.

A girl stood before him in midstream, alone and still, gazing out to sea. She seemed like one whom magic had changed into the likeness of a strange and beautiful seabird. Her long slender bare legs were delicate as a crane's and pure save where an emerald trail of seaweed had fashioned itself as a sign upon the flesh. Her thighs, fuller and soft-hued as ivory, were bared almost to the hips, where the white fringes of her drawers were like feathering of soft white down. Her slate-blue skirts were kilted boldly about her waist and dovetailed behind her. Her bosom was as a bird's, soft and slight, slight and soft as the breast of some dark-plumaged dove. But her long fair hair was girlish: and girlish, and touched with the wonder of mortal beauty, her face.

She was alone and still, gazing out to sea; and when she felt his presence and the worship of his eyes her eyes turned to him in quiet sufferance of his gaze, without shame or wantonness. Long, long she suffered his gaze and then quietly withdrew her eyes from his and bent them towards the stream, gently stirring the water with her foot hither and thither. The first faint noise of gently moving water broke the silence, low and faint and whispering, faint as the bells of sleep; hither and thither, hither and thither; and a faint flame trembled on her cheek.


—Heavenly God! cried Stephen's soul, in an outburst of profane joy.










Lui era solo. Nessuno gli badava, ed era felice e vicino  al cuore selvaggio della vita. Era solo e giovane e ostinato e aveva un cuore selvaggio, solo in mezzo ad una landa di aria selvaggia e di acque salmastre e a una messe marina di conchiglie e viluppi e velata luce grigia del sole e figure vestite di leggerezza, vestite di gaiezza, di bambini e ragazze e di voci infantili e ragazzine nell'aria.
    Davanti a lui in mezzo all'acqua una ragazza, sola e immobile, guardava verso il mare. Sembrava che la magia  l'avesse tramutata in un uccello marino singolare e bello. le lunghe gambe  snelle e nude erano  delicate e pure come quelle  di una gru, eccetto là  dove una traccia smeraldina di alghe si era plasmata in un segno sulla pelle. Le cosce, più piene e di una tinta delicata come l'avorio, erano nude quasi fino ai fianchi, dove le frange bianche dei mutandoni parevano piume, una delicata lanugine bianca. Le sottane di un azzurro ardesia erano audacemente rimboccate intorno alla vita e pendevano dietro come la coda di una colomba. Il petto era delicato e piccolo come quello di un uccello, piccolo e delicato come il petto di una colomba dal piumaggio scuro. Ma i lunghi capelli chiari erano da ragazzina: e da ragazzina, toccato dal miracolo di mortal bellezza, era il viso.
   Sola e immobile, guardava il mare; e quando avverti la sua presenza e l'adorazione dei suoi occhi, gli occhi della ragazza si volsero verso Stephen in quieta sopportazione del suo sguardo, senza vergogna nè impudicizia. A lungo, a lungo sopportò il suo sguardo, poi ritrasse quieta gli occhi e li chinò verso il ruscelletto muovendo dolcemente l'acqua qua e là con il piede. Il primo fioco rumore dell'acqua mossa dolcemente ruppe il silenzio, basso e fioco e sussurante, fioco come le campane del sonno; qua e là, qua e là: e sulla sua guancia tremolò una fiamma fioca.
   "Dio del cielo!" Esclamò l'anima di Stephen in uno scoppio di gioia profana.

mercoledì 25 ottobre 2017

Al mio cuore, di domenica

Risultati immagini per szymborska

Al mio cuore, di domenica

Ti ringrazio, cuore mio:
non ciondoli, ti dai da fare
senza lusinghe, senza premio,
per innata diligenza.

Hai settanta meriti al minuto.
Ogni tua sistole
è come spingere una barca
in mare aperto
per un viaggio intorno al mondo.

Ti ringrazio, cuore mio:
volta per volta
mi estrai dal tutto,
separata anche nel sonno.

Badi che, sognando, non trapassi in quel volo,
nel volo
per cui non occorrono le ali.

Ti ringrazio, cuore mio:
mi sono svegliata di nuovo
e benché sia domenica
giorno di riposo,
sotto le costole
continua il solito viavai prefestivo.

Wislawa Szymborska


lunedì 23 ottobre 2017

POR SANTIAGO, POR NOSOTROS, PER LA MORTE DI SANTIAGO MALDONADO


I FATTI
La mattina del 1 agosto, circa 100 agenti della Gendarmeria nazionale argentina (Gna) – forze di sicurezza militari – sono entrati in modo irregolare e violento nel territorio della comunità mapuche Pu Lof a Resistencia, nel dipartimento di Cushamen, provincia di Chubut, nella Patagonia Argentina.

Secondo quanto riferito dalla comunità, le forze di sicurezza nazionali hanno sparato proiettili di piombo e di gomma e ha incendiato oggetti appartenenti alle famiglie. Ad oggi Santiago Maldonado, di 28 anni, risulta scomparso. È stato visto per l’ultima volta il 1 di agosto mentre cercava di sfuggire all’operazione militare.

Secondo quanto riportato, agenti in uniforme del Gna sono entrati nella comunità ed hanno iniziato a sparare. I presenti hanno cominciato a correre verso il vicino fiume cercando di mettersi in salvo. Alcuni sono riusciti ad attraversarlo e a fuggire.

Dall’altra sponda coloro che sono riusciti a fuggire hanno visto Santiago rimanere accovacciato fino a quando avrebbero ascoltato la voce di due gendarmi che esclamavano “Eccone uno” e “Sei in arresto”. Un’altra persona ha riferito di aver visto un gruppo di gendarmi che colpiva un giovane ammanettato. In seguito anche un altro testimone ha raccontato di un gruppo di sei e otto agenti che formavano una fila per nascondere qualcuno che stavano cercando di far entrare nella porta posteriore di una camionetta del Gna.

Anche se nessuno dei testimoni è riuscito ad identificare con precisione la persona caricata sulla camionetta, la comunità che abita alcune regioni della Patagonia Argentina ha affermato che non è scomparso nessun’altro dei presenti in quel momento dalla comunità.


Nonostante le richieste della comunità mapuche per avere notizie e informazioni su Santiago Maldonado, le autorità non hanno dato informazioni. 


Comunicato Amnesty International

















COMUNICATO UFFICIALE DELLA  FAMIGLIA  DOPO IL RITROVAMENTO DEL CORPO DI SANTIAGO MALDONADO




                 POR SANTIAGO, POR NOSOTROS




"El cuerpo encontrado en el Río Chubut es el de Santiago. La incertidumbre sobre su paradero ha terminado. El calvario que nuestra familia inició el mismo día en que supimos de su desaparición no terminará hasta obtener justicia.

Muy poco podemos decir sobre nuestros sentimientos ante la confirmación de la identidad de Santiago: este dolor no sabe de palabras.

Las circunstancias del hallazgo del cuerpo nos generan muchas dudas. Creemos que es el momento de avanzar con firmeza en la investigación y dejar trabajar sin presiones al Juez Lleral. Necesitamos saber qué le sucedió a Santiago y quiénes son los responsables de su muerte. Todos. No sólo quienes le quitaron la vida sino los que, por acción u omisión, colaboraron en el encubrimiento y perjudicaron el proceso de búsqueda

Estábamos en lo cierto al reclamar por la inacción, ineficacia y parcialidad del Juez anterior en la tramitación de la causa. Nos sigue resultando inexplicable la negativa del Gobierno Nacional ante el ofrecimiento de colaboración de expertos de la ONU, de comprobada experiencia internacional.

Nadie podrá sacarnos de la cabeza que se podría haber hecho mucho más y mucho antes.

A los medios de comunicación, a las organizaciones sociales, de derechos humanos, gremiales, a las personas que nos han acompañado en las marchas por Santiago, les pedimos que sigan manteniendo el reclamo por Justicia, con más fuerza que nunca y en paz. A las fuerzas políticas, que hagan el mayor esfuerzo para apoyar y garantizar todas las acciones que nos ayuden a encontrar la Verdad y lograr Justicia.
La muerte de Santiago no debe ser motivo de divisiones o pujas interesadas. Nadie tiene derechos sobre el dolor de esta familia, para la que pedimos respeto.


Por Santiago, por nosotros".



                                      PER SANTIAGO, PER NOI STESSI




Il corpo ritrovato nel fiume Chubut è quello di Santiago. L'incertezza  sulla sua fine è finita. Il calvario incominciato per la nostra famiglia il giorno stesso che venimmo a sapere della sua scomparsa non terminerà finché non avremo giustizia.

Non c'è molto da dire riguardo i nostri sentimenti prima della conferma  della identità di Santiago:
questo dolore non ha parole.

Le circostanze del ritrovamento del corpo ci lasciano molto dubbiosi. Crediamo che sia giunto il momento di procedere con fermezza nelle indagini e di lasciare lavorare senza pressioni il Giudice Generale. Vogliamo sapere  cosa è accaduto a Santiago e chi sono i responsabili della sua morte.Tutti. Non solo chi gli ha tolto la vita, ma anche quelli che, con le loro azioni o omissioni, hanno collaborato nell'occultamento ed hanno ostacolato le indagini.

....omissis

Ai mezzi di comunicazione, alle organizzazioni sociali, dei diritti umani, professionali, alle persone che ci hanno accompagnato nelle marcie per Santiago, chiediamo che continuino a mantenere la richiesta di giustizia, con più forza che mai e pacificamente. Alle forze politiche, che compiano lo sforzo maggiore per appoggiare e garantire tutte le azioni che ci aiutino ad incontrare la Verità e raggiungere la giustizia.

La morte di Santiago non deve essere motivo di divisioni o di offerte interessate. Nessuno ha diritti sul dolore di questa famiglia, per le quale chiediamo rispetto.

Per Santiago, per noi stessi.




giovedì 12 ottobre 2017

THE LOST LAND

Risultati immagini per molo di dublino

LA TERRA PERDUTA
di Eavan Boland

Ho due figlie.

Sono tutto quello che volevo sulla terra.

O quasi tutto.

Volevo anche un pezzo di terra:

Una città in trappola tra le colline. Un fiume urbano.
Un'isola nel suo elemento.

Così avrei potuti dire mia. Mia soltanto.
Dirlo sul serio.

Ora sono cresciute e andate via

e la memoria stessa
è divenuta un'emigrante,
che vaga in un luogo
in cui l'amore si dissolve in un paesaggio:

Dove le colline
sono del colore degli occhi di un bambino,
dove i miei figli sono distanze, orizzonti:

Di notte,
sull'orlo del sonno,

Posso vedere la spiaggia della baia di Dublino.
Le sue distese rocciose e il suo molo di granito.

E' questo, dico
ciò che devono aver visto,
voltandosi sul battello postale al crepuscolo,

mentre le ombre cadevano
su tutto ciò che dovevano lasciare?
E che avrebbero amato per sempre?
E allora

Immagino me stessa
sul lato oscuro di quel mare,
il buio che s'appressa veloce, dicendo
tutti i nomi che conosco di una terra perduta:

Irlanda. Assenza. Figlia.

Traduzione di Ipazia

martedì 10 ottobre 2017

GHIANNIS RITSOS, Quando, trad. Nicola Crocetti



Quando


Quando si spegne il tramonto e si accende dentro di noi la vecchia lampada
e tutte le voci mutano dall’ira alla tristezza
e dal sobborgo se ne vanno i fruttivendoli ambulanti,
gli arrotini, le erbivendole, gli ombrellai, allora
dal pozzo della corte escono le lumache
in doppia fila, e sopra i pubblici orinatoi
resta il cielo di un blu profondo, completamente immobile,
inchiodato solo da una stella arrugginita.

(da Molto tardi nella notte, 1991 - Traduzione di Nicola Crocetti)

sabato 7 ottobre 2017

EZEQUIEL ZAIDENWERG,da LA LIRICA ESTA' MUERTA, ERNESTO RAFAEL GUEVARA DE LA SERNA, trad. A. Panciroli






















ERNESTO RAFAEL GUEVARA DE LA SERNA


La lírica está muerta.
 En esa foto
que dio la vuelta al mundo, en torno del cadáver
se ve una extraña compañía: tres
civiles (dos lo observan curiosos y el tercero
desvía la mirada); dos gendarmes
con cara de asustados; un fotógrafo
que aparece de espaldas, con tres cuartos del cuerpo
fuera de cuadro; y dos
oficiales que visten uniformes con galones:
uno mira a la cámara que le apunta el fotógrafo
mientras sostiene la cabeza inerte,
posando como un cazador con su trofeo;
el otro, que aparenta tener el mayor rango,
señala con el índice de su mano derecha
el lugar donde antes latía el corazón,
como si con su toque pudiera reanimarlo.
Con los ojos abiertos y la mirada clara,
el cuerpo pareciera querer incorporarse como un Lázaro
que volviese a la vida por un instante apenas,
para hundirse de nuevo, de inmediato,
en la muerte.
La lírica está muerta




§§§§                              §§§§                                      §§§§



La poesia è morta.
                              In questa foto
che fece il giro del mondo, intorno al cadavere
vediamo una strana compagnia: tre
civili (due osservano curiosi e il terzo
distoglie lo sguardo); due gendarmi
con la faccia spaventata; un fotografo
che appare di spalle, con tre quarti del corpo
fuori dalla scena; e due
ufficiali che indossano uniformi gallonate:
uno guarda nella macchina che gli punta il fotografo
mentre sostiene la testa inerte,
in posa come un cacciatore con il suo trofeo;
l'altro, che sembra avere il rango più alto,
indica con l'indice della mano destra
il posto dove prima batteva il cuore,
come se col suo tocco potesse rianimarlo.
                                                Con gli occhi aperti e lo sguardo chiaro,
il corpo sembra volersi rialzare come un Lazzaro
che tornasse alla vita per un solo istante,
per sprofondare di nuovo, di colpo
nella morte.
                      La poesia è morta


martedì 3 ottobre 2017

Bilingual/Bilingüe

Risultati immagini per bilingue

Bilingual/Bilingüe
di Rhina P. Espaillat

Mio padre le voleva separate, una di qua
l'altra di là (allà y aquí), come conscio

che le parole potessero spezzare il cuore di sua figlia
in due (el corazón) e allacciarne la parte aliena

a ciò che egli era - la sua memoria, il suo nome
(su nombre) - con una chiave che lui non possedeva.

"L'inglese fuori da questa porta, lo spagnolo dentro,"
diceva, "e basta." Ma chi può separare

il mondo, la parola (mundo y palabra) da
ogni bambino? Sapevo come essere muta

e testarda (testaruda); più tardi, a letto
accumulavo sillabe segrete che avevo letto

finché la mia lingua (mi lengua) imparava a correre
dove la sua inciampava. E ancora il cuore era intatto.

Mi piace pensare che lui lo sapesse, persino quando,
orgoglioso (orgulloso) dei versi di sua figlia,

egli ne restava al di fuori, un po' impaurito
da parole che amava ma non voleva ascoltare.

My father liked them separate, one there,
one here (allà y aquí), as if aware

that words might cut in two his daughter's heart
(el corazón) and lock the alien part

to what he was - his memory, his name
(su nombre) - with a key he could not claim.

"English outside this door, Spanish inside,"
he said, "y basta." But who can divide

the world, the word (mundo y palabra) from
any child? I knew how to be dumb

and stubborn (testaruda); late, in bed,
I hoarded secret syllables I read

until my tongue (mi lengua) learned to run
where his stumbled. And still the heart was one.

I like to think he knew that, even when,
proud (orgulloso) of his daughter's pen,

he stood outside mis versos, half in fear
of words he loved but  wanted not to hear.

sabato 30 settembre 2017

LEONARDO SINISGALLI, Lapide






Lapide








Non è un orto
o un giardino
il cimitero
dove io sono sepolto.
È un luogo assorto,
un muro.
Ogni bene è scontato,
ogni debito pagato
e il nome tutelato.
Mio amico, fratello
contami i vecchi giuochi,
il fumo, i fuochi antichi.
Prendi di me l'effige,
le rughe, la fuliggine,
le lacrime, la ruggine.
Non è un orto
o un giardino
il cimitero dove io sono sepolto.
È un regno spento, muto.
Qui l'amore è perduto.
Qui la festa è finita.

@@@



It's not a garden
or an orchard
the cemetery
where I am buried.
It is a pensive place,
a wall.
Every good is taken
any debt paid
and protected is the name.
My friend, brother
tell me the old games,
the smoke, the ancient fires.
Get by me the effigy,
the wrinkles,the soot,
the tears, the rust.
It's not a garden
or an orchard
the cemetery
where I am buried.
It's a dumb, lifeless realm,
Here  the love is lost.
Here the feast is over.





sabato 23 settembre 2017

EXILIADA DER SUR, di Violeta Parra, versione di Patricio Manns/ Inti Illimani










Maledico la luna e il paesaggio, / Le valli e i deserti; /
Maledico tutti, morto per morto / E vivo per vivo, dal re al paggio; /
L’uccello col suo piumaggio / Lo maledico per dispetto; / Le aule, le
sagrestie, / Perché mi affligge un dolore. / Maledico la parola "amore"

                                                                                            (Violeta Parra)

Nel capitolo LVIII delle sue Décimas, Violeta parra parla dei suoi viaggi nel sud del Cile, allora la zona più misera e dimenticata del paese; fu durante uno di questi viaggi, in un concerto a Punta Arenas (la città più meridionale del mondo, probabilmente), che accadde il celebre episodio delle donne di un quartiere che le donarono una sedia fabbricata da loro stesse per permettere a Violeta di arrivare al microfono (era alta soltanto 1,49). Violeta Parra, a contatto con la durissima realtà di quelle zone, prese a sentirsi come una vera e propria esiiata, come esiliati erano coloro che vi abitavano; immaginò, per amore e solidarietà, di lasciare in ogni luogo, in ogni villaggio, in ogni mare, un pezzo di se stessa. Un vero e proprio smembramento, dal quale Patricio Manns, un anno prima che Violeta si suicidasse, trasse questa indimenticabile canzone.

tratto da https://www.antiwarsongs.org





Un ojo dejé en Los Lagos
por un descuido casual
el otro quedó en Parral
en un boliche de tragos
recuerdo que mucho estrago
de niña vio el alma mía
miserias y alevosías
anudan mis pensamientos
entre las aguas y el viento
me pierdo en la lejanía.

Mi brazo derecho en Buín
quedó, señores oyentes
el otro en San Vicente
quedó, no sé con qué fin
mi pecho en Curacautín
lo veo en un jardincillo
mis manos en Maitencillo
saludan en Pelequén
mi falda en Perilauquén
recoge unos pececillos.

Se m’enredó en San Rosendo
un pie el cruzar una esquina
el otro en la Quiriquina
se me hunde mares adentro
mi corazón descontento
latió con pena en Temuco
y me ha llorado en Calchuco
de frío por una escarcha
voy y enderezo mi marcha
a la cuesta ‘e Chacabuco.

Mis nervios dejo en Granero

la sangr’en San Sebastián
y en la ciudad de Chillán
la calma me bajó a cero
mi riñonada en Cabrero
destruye una caminata
y en una calle de Itata
se me rompió el estrumento
y endilgo pa Nacimiento
una mañana de plata.

Desembarcando en Riñihue
se vio a la Violeta Parra
sin cuerdas en la guitarra
sin hojas en el colihue
una bandá’ de chirigües
le vino a dar un concierto
desembarcando en Riñihue
se vio a la Violeta Parra.

Desembarcando en Riñihue
se vio a la Violeta Parra










L'ESILIATA DEL SUD



Un occhio lo lasciai a Los Lagos 
per un disguido casuale;
l'altro rimase a Parral
dentro una osteria.
Ricordo quante stragi fin da bambina
ha visto l'anima mia:
miseria e tradimenti
s'intrecciano ai miei pensieri,
e tra le acque e il vento
mi perdo nella lontananza.

Il mio braccio destro rimase
a Buin, signori ascoltatori
e l'altro a San Vincente
non so proprio perché.
Il petto a Curacautín
lo vedo in un giardinetto,
le mani a Maitencillo
salutano Pelequén,
La  mia camicetta a Perquilauquén
fa da casa ai pesciolini

Mi si impigliò a San Rosendo
un piede attraversando la strada
e l'altro nella Quiriquina
mi sprofondò in alto mare.
Il mio cuore scontento
batté con pena a Temuco
e per il freddo ha pianto a Calbuco
solo per  per una gelata.
Vado e riprendo la strada
verso l'erta di Chacabuco.

Lascio i miei nervi a Graneros
il sangue a San Sebastián,
e nella città di Chillán
la calma mi scese a zero.
I miei reni a Cabrero
li distrugge una camminata
e in una strada di Itata
mi si spezzò lo strumento.
E tiro dritto per Nacimiento 
in un mattino d'argento.

Mentre sbarcava a Riñihue
hanno visto Violeta Parra
senza corde nella chitarra
senza foglie nel coligue
Uno stormo di fringuelli
venne per farle un concerto.
Mentre sbarcava a Riñihue
hanno visto Violeta Parra.

Mentre sbarcava a Riñihue
han novisto Violeta Parra.