I sottili sottintesi della traduzione
Send in the Clowns ( Che] Entrino i Pagliacci) è una canzone di Stephen Sondheim del musical del 1973 A Little Night Music, adattamento musical del film di Ingmar Bergman Sorrisi di una notte d'estate.
Qui tutta la storia su WIKIPEDIA /Send_in_the_Clowns.
Fin qui nulla di particolare: un bel musical di successo, una bella canzone, ripresa da moltissimi cantanti ( Frank Sinatra, Barbra Streisand, Shiley Bassey, etc.) e da molti jazzisti, grazie ai quali è diventata un vero cult.
Il problema sorge con la traduzione in italiano, per quel che ci riguarda, ma che si ripropone anche in altre lingue, da quello che ho potuto controllare sul web: se la canzone parla di una storia d'amore cosa mai c'entrano i clowns , i pagliacci?
Invero in lingua inglese "Send in the clowns", significa letteralmente " che entrino i pagliacci", riferendosi alla usanza circense di fare entrare "send in " i pagliacci "the clowns" in scena, al verificarsi di un contrattempo, più o meno grave, durante lo spettacolo circense; che so, un leone azzanna il domatore, Send in the clowns!, un trapezista manca la presa e precipita , Send in the clowns!!. ( il doppio punto esclamativo potrebbe significare che il trapezista si è fatto veramente male, Nota di Jago), così da distrarre gli spettatori.
Per traslato la frase è venuta poi a significare, fuori dal campo circense ( ma la vita in fondo non è un gran circo Barnum?), se capita qualcosa di brutto, distraiti, non ci fare caso, che entrino i pagliacci.
E allora, Send in the clowns!
Isn't it rich?
Are we a pair?
Me here at last on the ground
You in mid-air
Send in the clowns
Isn't it bliss?
Don't you approve?
One who keeps tearing around
One who can't move
But where are the clowns?
Send in the clowns
Just when I stopped
Opening doors
Finally knowing
The one that I wanted was yours
Making my entrance again with my usual flair
Sure of my lines
No one is there
Don't you love farce?
My fault, I fear
I thought that you'd want what I want-
Sorry my dear
But where are the clowns?
Quick, send in the clowns
Don't bother they're here
Isn't it rich?
Isn't it queer?
Losing my timing this late
In my career?
And where are the clowns?
There ought to be clowns
Well, maybe next year...
Qui la versione originale
qui il grande Frank
una versione jazz, stupenda,
di NIls Landgrenche è poi
quella da cui è partito
questo viaggio nella musica
e nella traduizione
Io, questa canzone, non la conoscevo...
RispondiEliminaQuale versione ti piace di più?
RispondiEliminaQuella in jazz, per forza
RispondiEliminaMa i sottili sottintesi della traduzione, dove sono? Non li esponi!
RispondiEliminaAscoltare la versione di Shirley Bassey
RispondiEliminaE andare fuori di testa e fuori di cuore
E' una cosa sola.
Una voce di una bellezza terrificante,in un inglese da manuale.
Maybe next year.... 4
EliminaLa migliore versione è quella di Judy Dench!
RispondiEliminaLa versione di Mark Kozelek è meravigliosa...
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