Who knows where the time goes è una canzone di cui mi ha parlato Jago.
La cantava Judy Collins (che non conoscevo) nel 1968.
Ho cercato subito il testo ed è struggente poiché chi non si chiede, specie negli anni della tarda maturità, dov'è andato tutto il tempo che abbiamo vissuto?
Soltanto che, da cacciatrice di storie quale sono, ho fatto, come faccio sempre, una ricerca all'indietro e ho scoperto che la canzone è stata scritta da Sandy Denny , cantante del gruppo britannico Fairport Convention, per il loro album del 1969 Unhalfbricking.
Solo che non mi trovavo con le date, così, cercando, ho scoperto che Sandy Denny aveva registrato la canzone nel 1967 come una demo in cui lei cantava e suonava la chitarra.
Dopodichè , la cantante statunitense Judy Collins volle inserirla come cover , nel suo disco che si intitolava proprio così: "Who knows where the time goes".
La canzone è divenuta, col tempo, uno standard del folk rock britannico.
Sandy Denny, come spesso accade agli artisti, morì all'età di trentuno anni per una caduta dalle scale poiché, pare, era ubriaca.
Sembra che la sua parabola discendente sia cominciata quando decise di abbandonare il gruppo dei Fairport Convention per dedicarsi alla carriera di solista, durante la quale produsse vari dischi ma non raggiunse mai l'apice come quando cantava con i Fairport Convention.
Così, spesso, iniziano le parabole discendenti verso l'autodistruzione, di tanti artisti.
Resta questo brano, cantato dalla sua voce brumosa, a ricordarci che non siamo qui per sempre.
Bellissimo
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