mercoledì 2 maggio 2018
SENSATIONS
IL MURO
di Laura Kasischke
Una notte dall'altro lato
del muro di un motel fatto di nient'altro
che segatura e robaccia rosa, io
udii un uomo implorare
qualcuno al telefono,
tutto ciò che desiderava
prima di morire
era tornare a casa.
"Voglio tornare a casa!"
Quella notte un uomo pianse
finché fui immersa nel sonno,
sempre di più, passando
come un nuotatore
o come un suicida
attraverso le onde
del suo pianto e nel profondo
come gli iceberg si dividono in due,
come meduse, come i pensieri
che passano in segreto tra la gente.
E come l'alga marina,
che, come i sinuosi soffici verdi capelli
di certe reginette di bellezza,
viene lavata dal mare.
Solo che noi
eravamo in Utah, e uno di noi
piangeva
mentre l'altro dormiva, con
nient'altro tra loro
che un sottile, asciutto muro.
traduzione di Ipazia
THE WALL
by Laura Kasischke
One night from the other side
of a motel wall made of nothing but
sawdust and pink stuff, I
listened as a man cried
to someone on the telephone
that all he wanted
to do before he died
was to come home.
"I want to come home!"
That night a man cried
until I was ankle-deep in sleep,
and then up to my neck, wading
like a swimmer
or like a suicide
through the waves
of him crying
and into the deep
as icebergs cracked into halves,
as jellyfish, like thoughts, were
passed secretly between people.
And the seaweed, like
the sinuous soft green hair
of certain beauty queens,
washed up by the sea.
Except that we
were in Utah, and one of us
was weeping
while the other one
was sleeping, with
nothing but a thin, dry
wall between us.
Iscriviti a:
Commenti sul post
(
Atom
)
Bella!!!😀
RispondiEliminaciaooo
RispondiElimina