Un normale giorno nella vita di Majd Alla, studente di ingegneria biomedica a Gaza.
Non abbiamo molte altre notizie su di lui, solo i post della sua pagina Facebook. Seguitelo, seguiamolo nella sua lotta banale per sopravvivere.
Alla fine di ogni notte, vado a dormire nell' aria calda e umida. Anche se il mio corpo si è adattato, le zanzare non smettono mai di mordermi. I droni di sorveglianza nel cielo suonano proprio come la zanzara che ronza vicino al mio orecchio, tanto che di notte mi ritrovo a schiaffeggiare il mio corpo incapace di distinguere tra i due suoni.
Di notte, riesco a capire quando il drone sta per colpire, il cielo lampeggia di rosso. il colore delle fiamme. Quella vista mi distrae brevemente dal pensare al futuro. Resto sveglio fino alla preghiera dell' alba. Prego, vorrei poter respirare un po' di aria fresca e rinfrescante, ma tutto quello che sento è il fresco profumo di polvere da sparo dopo che il terreno ha tremato come un terremoto. E' il marchio firmato Gaza, misto all' aria fredda.
Non mi interessa quante volte il drone colpirà. Mi sveglio dopo quattro ore e mia sorella mi sveglia dicendo:" Vai a prendere la legna da ardere". Taglio la legna, poi vado a prendere l'acqua, aspetto in fila per due ore o più fino a che arriva il mio turno.
Quando finalmente arrivo a casa, il pranzo è pronto: un pezzo di pane e un pò di fagioli o lenticchie, per un'intera giornata di impegno. Ringrazio Dio. Ricordo che ho un esame di metà trimestre, quindi vado in una zona lontana dove internet prende bene solo per poter presentare il mio esame come file PDF.
Per allora, la mia giornata è qusi finita. Ricordo che ho una campagna da gestire, un video da produrre, un post da pubblicare, e qualcuno con cui devo parlare. La giornata finisce e la mia energia è completamente prosciugata.
Si, e alla fine della serata, combatto con l'ansia esistenziale - una domanda che distrugge tutte le conquiste di una giornata intera: " Cosa hai realizzato per il tuo futuro in modo che la gente si ricorderà di te? "
Un pensiero nebbioso e sparso mi precipita nella mente, un cuore annebbiato, un sè perduto e una profonda confusione. So per certo che se mi lascio continuare a parlare cado in depressione per il prossimo mese. Così resto in silenzio, non mi impegno con il rumore, fino a quando non mi addormento.
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