lunedì 30 luglio 2018

Buone vacanze!

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VACATION
Rita Dove, 1952

Amo il momento prima del decollo,
senza tempo, senza casa
con soltanto i grigi sedili in vinile
messi in fila come una sequela di
bambole di carta. Presto saremo
chiamati all'imbarco, molto presto
ci sarà la goffa procedura della fila
e dei biglietti perforati—ma per ora
posso osservare queste trasandate famiglie
col loro tubare e litigare
o la ragazza in tacchi alti
che tenta di ignorare il pianto del bambino
e la sua esausta madre in attesa di chiamata
mentre l'atleta, l'enorme mano
addormentata sulla sua sacca, ascolta, 
appollaiato come una foca ammaestrata
in attesa di tuffarsi.
Persino il manager solitario
che ha vagato fin qui quest'estate
col suo frenetico itinerario, la ventiquattrore
sulle ginocchia—persino lui
ha lavorato per il piacere di trasportare
non più di un frammento di se stesso
in questa sala d'attesa.
Lui cenerà fuori, lei dormirà fino a tardi,
entrambi lasceranno che il sole li bruci
tutto il giorno felici
—una piccola speranza, un piccolo capriccio
prima che l'altoparlante blateri
e che noi ci alziamo per diventare
il volo 828, che ora s'imbarca all'uscita 17.

VACATION

I love the hour before takeoff,
that stretch of no time, no home
but the gravy vinyl seats linked like
unfolding paper dolls. Soon we shall
be summoned to the gate, soon enough
there'll be the clumsy procedure of row numbers
and perforated stubs—but for now
I can look at these ragtag nuclear families
with their cooing and bickering
or the heeled bachelorette trying
to ignore a baby's wail and the baby's
exhausted mother waiting to be called up early
while the athlete, one monstrous hand
asleep on his duffel bag, listens,
perched like a seal trained for the plunge.
Even the lone executive
who has wandered this far into summer
with his lasered itinerary, briefcase
knocking his knees—even he
has worked for the pleasure of bearing
no more than a scrap of himself
into this hall. He'll dine out, she'll sleep late,
they'll let the sun burn them happy all morning
—a little hope, a little whimsy
before the loudspeaker blurts
and we leap up to become
Flight 828, now boarding at Gate 17.

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