sabato 4 maggio 2013

How a Poem is Written by Michael T. Young, trad. A. Panciroli


 Grazie alla cortesia di Michael T. Young , pubblichiamo la traduzione de HOW A POEM IS WRITTEN.
 Potete trovare l' originale della poesia sul blog di Adele,  http://adelekenny.blogspot.it/


Michael T. Young



COME SI SCRIVE UNA POESIA



1.   Sparpagliate un mucchio di parole su una pagina.
2.   Rielaborate le astrazioni non necessarie in metafore.
3.   Eliminate le metafore non necessarie.
4.   Inserite qualche virgola, delle virgolette e qualche punto e virgola.
5.   Abbreviate qualche frase troppo lunga.
6.   Allungate qualche frase troppo corta.
7.   Spostate due parole dal primo verso nel secondo verso.
8.   Una parola dal quinto verso spostatela invece nel sesto.
9.   Cancellate qualche virgola e cambiate i punto e virgola in punto.
10. Allungate di nuovo le frasi che avevate accorciato.
11. Le frasi lunghe che avevate accorciato allungatele di nuovo.
12. Fate diventare l'ultimo verso il penultimo, e scrivete un nuovo verso per
      la conclusione.
13. Cancellate le due parole modificate nel secondo verso perché richiedono
      un nuovo verbo ed una nuova versificazione dal verso 2 al verso 8.
14. Inserite una nuova metafora nel verso 13, il che vi obbliga a spostare tre
      parole nel verso 14 e una nuova versificazione dal verso 15 al 20.
15. Accorciate di nuovo le 2 frasi lunghe che avevate accorciato e poi 
      allungato di nuovo.
16. Invece di versi di circa dieci sillabe, rielaborate il tutto in modo
      da ottenere circa sei o sette sillabe per verso.
17. Questa è veramente una cattiva idea, rielaborate tutto per ottenere circa
      quindici sillabe per verso.
18. Anche questa è una cattiva idea, riportate tutto a circa dieci sillabe.
19. Passate un giorno intero a pensare se sia meglio che la poesia sia 
      strutturata in decasillabi sciolti o invece in versi liberi.
20. Togliete tutta la punteggiatura.
21. Cambiate il titolo cinque volte al giorno.
22. Rimettete la punteggiatura tranne le virgolette.
23. Inserite qualche nome di località per il sentire locale.
24. Togliete tutti i nomi tranne uno perché stridono con il resto.
25. Fate una croce dal primo verso fino al penultimo verso.
26. Riprendete l'ultimo verso, fatelo diventare il primo, e iniziate a 
      scrivere la poesia.



Michael T. Young was born in Reading, PA.  He moved to New York City in 1990.  He has published three collections of poetry: Transcriptions of Daylight (Rattapallax Press), Because the Wind Has Questions (Somers Rocks Press), and Living in the Counterpoint (Finishing Line Press).  He received a fellowship from the New Jersey State Council on the Arts and was twice nominated for a Pushcart Prize.  He received a William Stafford Award and the Chaffin Poetry Award.  His work has appeared or is forthcoming in numerous print and online journals including Coe Review, BigCityLit, Fogged Clarity, Off the Coast, The Potomac Review, and The Raintown Review..  His work is also in the anthologies Phoenix Rising, Chance of a Ghost, In the Black/In the Red and forthcoming in Rabbit Ears: TV Poems.  He lives with his wife and children in Jersey City, New Jersey.

( dal sito Web di M.T. Young)

2 commenti :

  1. Non c'è niente da fare: a Jago piacciono le iterazioni.
    E non ha torto poichè hanno un loro fascino.
    Solo che io preferisco la sintesi, la frase secca che colpisce. Questione di punti di vista.
    Voi che cosa ne pensate?

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