sabato 26 maggio 2018
Unmade beds, CHARLES SIMIC, Letti disfatti
Letti disfatti
Amano le stanze ombreggiate,
le carte da parati consunte,
le crepe nel soffitto,
le mosche sul cuscino.
Se ti viene la tentazione di allungarti,
non essere sorpreso,
non farai caso alle lenzuola sporche,
al raschio delle molle arrugginite
mentre ti metti comodo.
La stanza è un cinema buio
dove si proietta
una pellicola sgranata in bianco e nero.
Un'immagine sfuocata di corpi svestiti
nel momento della dolce indolenza
che segue all'amore,
quando il più malvagio dei cuori
arriva a credere
che la felicità può durare per sempre.
mercoledì 16 maggio 2018
We can't live together but we can't stay apart
Why can't you be more like me
Or me like you
And why can't one and one
Just add to two
But we can't live together
And we can't stay apart
Joe Jackson
venerdì 11 maggio 2018
Questa stanza
Questa stanza
di John Ashbery
da "Your name here" (2000)
La stanza in cui entrai era il sogno di questa stanza.
Certo tutti quei piedi sul sofà erano miei.
Il ritratto ovale
di un cane ero io in più tenera età.
Qualcosa riluce, qualcosa viene azzittito.
A pranzo mangiavamo pastasciutta tutti i giorni
tranne la domenica, quando una quaglia veniva indotta
a esserci servita. Perché ti dico questo?
Nemmeno sei qui
Traduzione di Aldo Busi
This Room
The room I entered was a dream of this room.
Surely all those feet on the sofa were mine.
The oval portrait
of a dog was me at an early age.
Something shimmers, something is hushed up.
We had macaroni for lunch every day
except Sunday, when a quail was induced
to be served to us. Why do I tell you these things?
You are not even here.
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mercoledì 2 maggio 2018
SENSATIONS
IL MURO
di Laura Kasischke
Una notte dall'altro lato
del muro di un motel fatto di nient'altro
che segatura e robaccia rosa, io
udii un uomo implorare
qualcuno al telefono,
tutto ciò che desiderava
prima di morire
era tornare a casa.
"Voglio tornare a casa!"
Quella notte un uomo pianse
finché fui immersa nel sonno,
sempre di più, passando
come un nuotatore
o come un suicida
attraverso le onde
del suo pianto e nel profondo
come gli iceberg si dividono in due,
come meduse, come i pensieri
che passano in segreto tra la gente.
E come l'alga marina,
che, come i sinuosi soffici verdi capelli
di certe reginette di bellezza,
viene lavata dal mare.
Solo che noi
eravamo in Utah, e uno di noi
piangeva
mentre l'altro dormiva, con
nient'altro tra loro
che un sottile, asciutto muro.
traduzione di Ipazia
THE WALL
by Laura Kasischke
One night from the other side
of a motel wall made of nothing but
sawdust and pink stuff, I
listened as a man cried
to someone on the telephone
that all he wanted
to do before he died
was to come home.
"I want to come home!"
That night a man cried
until I was ankle-deep in sleep,
and then up to my neck, wading
like a swimmer
or like a suicide
through the waves
of him crying
and into the deep
as icebergs cracked into halves,
as jellyfish, like thoughts, were
passed secretly between people.
And the seaweed, like
the sinuous soft green hair
of certain beauty queens,
washed up by the sea.
Except that we
were in Utah, and one of us
was weeping
while the other one
was sleeping, with
nothing but a thin, dry
wall between us.
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