Prefazione di CARLA NATALI
Difficile pensare la poesia di Hamid in una strada, se pure caotica, di una Roma o di qualche altra capitale Europea, anche se ignoriamo i riferimenti dei nomi e dei luoghi e quanto alla vecchia canzone cui l'autore pensa e non abbiamo modo di conoscere, non ne esiste una per ogni città.
Se poi vogliamo dar credito a José Saramago quando asserisce che il poeta stesso scrivendo una poesia ne è il primo traduttore (di una realtà, d'un sogno o di una emozione), possiamo immaginare quanto sia difficile, ma anche esaltante, il lavoro di chi ci propone dei testi mai letti prima.
Quanto a AMANTI IN SAMARCANDA, trovo sia un testo dall'atmosfera soffice e sognante. Non si rivolge a nessuno, è piuttosto un testo del ricordo o del rimpianto. Forse l'amante è proprio Samarcanda stessa, città miraggio e mito per noi occidentali e, sempre per quel motivo, l'apparizione della donna è fugace e marginale rispetto alla totalità dei versi.
Non trovo raffronti con la mia esperienza di poesie, solo un mondo su cui affacciarsi e desiderare – forse – di vivere, di nascondersi...
"Come la ruota di un carretto che non fretta di andarsene ..." Courtesy of Hamid Ismailov |
Hamid Ismailov (1954, Kyrgyzstan) è uno scrittore e giornalista Uzbeko che ha dovuto lasciare lo Uzbekistan in 1992 per l' Inghilterra, dove ora lavora per il BBC World Service. Le sue opere sono ancora al bando in Uzbekistan.
Ha pubblicato molti libri anche in russo, francese, tedesco, turco. Tra questi alcuni libri di poesie: Sad, Pustynya, e poesia visuale : Post Faustum, Kniga Otsutstvi, e romanzi come Le Vagabond Flamboyant, Hostage to Celestial Turks, The road to death is bigger than death, e molti altri.
Il romanzo The Railway ,scritto poco prima di essere costretto ad abbandonare il suo paese, è stato tradotto in inglese da Robert Chandler. Un altro romanzo A poet and Bin Laden, tradotto da Andrew Bromfield è stato pubblicato nel settembre 2012. ( fonte Wikipedia)
GLI AMANTI DI SAMARCANDA
( in questa poesia zampilla una vecchia canzone )
( in questa poesia zampilla una vecchia canzone )
Quasi le undici, prima del mezzogiorno,
nel bazar vicino a Boltabay con i suoi annessi
altoparlanti, il sole ci riscalda appena.
Come la ruota di un carretto che non ha fretta di andarsene per la strada di Ibodullah lo zingaro,
il tamburello, e dopo questo i cimbali,
i flauti ed il violino,
i cavalli, le selle e le briglie, poi una bellezza in palanchino
ed una voce che da sotto il velo sussurra...
Respiri nell' aria rovente,
i polmoni pieni dell'aria del flauto,
il lento sferragliare del treno, il naso
ti inizia a prudere per la polvere - il rumore metallico delle ruote
ti segue
o forse è il tamburello, oppure nell'aria immota è il tuo cuore che prima di fermarsi
fa un toc sordo e
" Vieni , vieni da me , i tuoi capelli ricci come serpenti , i tuoi occhi bistrati"
Okhun il fornaio accende il forno d'argilla per il pane
di mezzogiorno
Temur il fabbro forgia la sua ascia sull'incudine.
Il sole nell' aria si muove pigramente
finalmente è allo zenith , e l' ombra via via diventa più corta
così che può nascondersi non sapendo dove trovare un posto in questa follia.
Sotim il cieco affila il suo coltello
e nell' ombra scintille gli sprizzano dalle mani
Mentre io interrogo il mondo un foglio dopo un altro.
Finalmente la melodia è scritta e la musica si propaga.
Colpisce lo zenith e con un suono, toc,si scontra con il sole,
orfano, di cui nessuno sente il bisogno, e sembra comprendere
tutta questa inutilità.
Se una nuvola va poi certo non torna.
La musica per un attimo cala dalle montagne dove
il sole rabbioso, che già ingiallisce poichè batte e ribatte contro il cielo,
e la luna passeggiano per la volta celeste..
La musica è come una fornaia, che a mezzogiorno
se ne sta con l'uomo della casa da tè, Katam il Rosso, lei ha lasciato il marito,
Sobir la guida, che è partito per un lungo viaggio,
e raccoglie le sue gonne , se ne va in fretta dai vicini.
Non c'è nessuno che innaffi le roventi strade polverose
per dare un po' di respiro alla città.
*** *** ***
La versione in inglese su http://wordswithoutborders.org/article/lovers-in-samarkand
Blog di Hamid Ismailov : http://www.bbc.co.uk/blogs/worldservice/writerinresidence/hamid_ismailov/
Sito WEB : http://www.hamidismailov.com/
I like it.
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