martedì 1 novembre 2016

James Joyce, SHE WEEPS OVER RAHOON, traduzione Alessandro Pancirolli


Dopo la "sbornia" joyciana di GIACOMO JOYCE riesce difficile allontanarsi dal mondo creato dal buon James, e allora ecco:



She Weeps over Rahoon 

Composta a Trieste nel 1912 dopo la visita che Joyce fece alla tomba di Michael Bodkin nel cimitero di Rahoon, Galway, Irlanda. Bodkin era stato il primo amore di Nora Barnacle, futura moglie di Joyce, e forse il modello per il personaggio di Michael Furey nelle pagine finali de I Morti.







 Rain on Rahoon falls softly, softly falling,
 Where my dark lover lies.
 Sad is his voice that calls me, sadly calling,
 At grey moonrise.

 Love, hear thou
 How soft, how sad his voice is ever calling,
 Ever unanswered, and the dark rain falling,
 Then as now.

 Dark too our hearts, O love, shall lie and cold
 As his sad heart has lain
 Under the moongrey nettles, the black mould
 And muttering rain.

                                      1912


.


Piove appena su Rahoon, piove appena,
Dove il mio oscuro amante giace,
E' triste la sua voce che mi chiama, triste la sua voce,
e  sorge  grigia la luna.

Amore, ascolta
come è dolce, come è triste la sua voce che sempre mi chiama,
sempre inascoltata, e la pioggia scura  che cade,
ora come allora.

Cupi  anche i nostri cuori, Amore, giaceranno  gelidi
mentre il suo triste cuore  è disteso
sotto le ortiche grigioluna , la terra nera
e la pioggia che bisbiglia.


















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