- Qui il silenzio della morte è fede
- di un civile silenzio di uomini rimasti
- uomini, di un tedio che nel tedio
- del Parco, discreto muta: e la città
- che, indifferente, lo confina in mezzo
- a tuguri e a chiese, empia nella pietà,
- vi perde il suo splendore. La sua terra
- grassa di ortiche e di legumi dà
- questi magri cipressi, questa nera
- umidità che chiazza i muri intorno
- a smotti ghirigori di bosso, che la sera
- rasserenando spegne in disadorni
- sentori d'alga... quest'erbetta stenta
- e inodora, dove violetta si sprofonda
- l'atmosfera, con un brivido di menta,
- o fieno marcio, e quieta vi prelude
- con diurna malinconia, la spenta
- trepidazione della notte. Rude
- di clima, dolcissimo di storia, è
- tra questi muri il suolo in cui trasuda
- altro suolo; questo umido che
- ricorda altro umido; e risuonano
- - familiari da latitudini e
- orizzonti dove inglesi selve coronano
- laghi spersi nel cielo, tra praterie
- verdi come fosforici biliardi o come
- smeraldi: "And O ye Fountains..." - le pie
- invocazioni...
Pasolini in raccoglimento sull'urna che raccoglie "Le ceneri di Gramsci" |
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