Se Marco Biagi non fosse stato ucciso dalle Brigate Rosse chissà cosa penserebbe delle attuali condizioni del mercato del lavoro per giovani e meno giovani, precari, sfruttati, mal pagati.
In un articolo dell' Avvenire del 4/10/2001 ecco le sue speranze . Più Occupati, Meno Precari
Purtroppo sappiamo come è andata a finire...
Andiamo verso una maggiore precarietà del lavoro? Assolutamente no. Il nostro obiettivo è di alzare il grado di occupabilità e adattabilità. Non vogliamo ridurre le garanzie dei lavoratori per favorire la crescita economica... Il Libro Bianco ha una ispirazione sociale, non vuole affermare criteri liberistici...
Da Libero 29/3/12
Ma la numero uno della Cgil Susanna Camusso, evidentemente, considera le difficolta del mondo del lavoro italiano come la conseguenza di peculiari e nostrane politiche. Che, dice, hanno la loro radice nel Libro bianco che il giuslavorista Marco Biagi scrisse ormai dieci anni fa. E per il quale, o anche per il quale, venne ucciso dalle Brigate rosse nel 2002. "Pensai allora - spiega la Camusso a proposito del Libro bianco - e lo pensammo tutti che avrebbe dato il via a una stagione di incertezza e devo dire che dieci anni dopo avevamo ragione". Intervenendo alla registrazione della puntata di 'La storia siamo noi', 'Marco Biagi: chi tocca muore", in onda stasera alle 21 su Rai 2, Camusso ha aggiunto: "La somma e la moltiplicazione della possibilità d'ingresso, contenute nel libro, significavano percorsi meno coerenti".
Ah, già, è vero, tutti gli economisti allora dicevano che la flessibilità del lavoro e dei lavoratori avrebbe fatto bene , benissimo, all' Italia.
Bè, allora, che c'è?Si sono sbagliati, adesso riaggiustano tutto loro.
Prima la flessibilità in entrata, poi la flessibilità in uscita.
All' inizio fa un po' male, poi ci si abitua.
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