domenica 27 giugno 2010


Bentornato blog!

Erano quindici giorni che non postavo nulla, dato che Iago era scomparso e non potevo certo postare senza avere sue notizie!
Spero di non annoiarvi ritornando sull'argomento del rispetto verso gli animali.
Sapete, ieri ho visto un vecchio film in bianco e nero del 1939 che segnò il debutto holliwoodiano di Ingrid Bergman. Il film si intitola Intermezzo e racconta la grande storia d'amore tra un violinista superfamoso (sposato) e l'insegnante di piano di sua figlia piccolina.
Il tutto condito da grandi sensi di colpa sia di lui che di lei che, infatti, alla fine, lo lascia. Inutile dire che lui tornerà dalla moglie e dai figli.

Vi chiederete, a questo punto, che c'entra questo con gli animali.

Beh, a un certo punto, c'è una scena in cui il violinista dà da mangiare ad un meraviglioso grande pappagallo bianco, chiuso in una gabbia poco più grande di lui.
La gabbia non gli consentiva di volare nè di spostarsi un po' sull'asta su cui poggiava.
Ancora adesso, mentre lo scrivo, mi viene il mal di stomaco solo a pensarci.
Sono sicura che, se avessi visto il film solo qualche anno fa, mi avrebbe dato molto meno fastidio.
E la scena, in un film che aveva per protagoniste persone molto sensibili, degli artisti!, era considerata assolutamente NORMALE.
Era normale, anche per un uomo oltremodo sensibile, togliere la libertà ad un animale.
E invece, purtroppo, non è per niente normale.
Ed è per questo che sto cercando di diventare vegetariana, con scarsi risultati, al momento. (Sono troppo condizionata dai condizionamenti!)
Ma adesso basta, vi lascio una mia poesia che fa parte del mio secondo libro di poesie (non ancora pubblicato) (case editrici cercansi):


15/06/08

Il respiro del mio cane
accompagna il mio
lui sospira
sospiro anch'io
siamo entrambi fatti
di gioia e sofferenza
di ossa vene e sangue
entrambi attendiamo
la persona amata
entrambi mangiamo
se abbiamo fame
e spesso
mi ritrovo ad esser muta
proprio come lui
coi pensieri congelati
incapaci a diventar parole
il respiro del mio cane
accompagna il mio
lui sospira
sospiro anch'io.

1 commento :

  1. Da Pollo, Ombra,Luna § Altro, a cura di Damiano Abeni ,di M. Strand:

    Vieni qui, mio cane, amore mio, e siediti con me

    Quando il mio cane mi guarda, cado in ginocchio

    Un cane lecca la mano che lo nutre

    Un cane non va in ufficio

    RispondiElimina