mercoledì 2 giugno 2010

Sapete, ho trovato fantastico il link sulloYpsilanti State Hospital.
Sapete, ho avuto uno zio schizofrenico che si è ammalato a 25 anni e che era già malato quando io ero piccola.
Sapete, ho poche cose da dire sulla follia. Certo è che quando lui è morto i due ragazzi che gli sono stati vicino durante l'ultimo mese in ospedale hanno detto piangendo:" Era un nostro amico."
Avrei voluto scrivermi tutti i suoi aforismi ma uno me lo ricordo.
Eravamo a casa di mia nonna con mia cugina, mia madre e mia nonna e c'era una discussione molto animata tra donne (mia cugina sofffriva per amore!).
Mio zio entrò in cucina e ci disse: "Se state male, ricoveratevi!"
Vi lascio una poesia di Alda Merini, che di manicomi se ne intendeva:

Le più belle poesie, La Terra Santa, 1983

Le più belle poesie
si scrivono sopra le pietre
coi ginocchi piagati
e le menti aguzzate dal mistero.
Le più belle poesie si scrivono
davanti a un altare vuoto,
accerchiati da agenti
della divina follia.
Cosi, pazzo criminale qual sei
tu detti versi all’umanità,
i versi della riscossa
e le bibliche profezie
e sei fratello a Giona.
Ma nella Terra Promessa
dove germinano i pomi d’oro
e l’albero della conoscenza
Dio non è mai disceso né ti ha mai maledetto.
Ma tu sì, maledici
ora per ora il tuo canto
perché sei sceso nel limbo,
dove aspiri l’ assenzio
di una sopravvivenza negata.

1 commento :

  1. Chi decide se sei un poeta da celebrare, magari da morto, o un pazzo da rinchiudere, magari da vivo, e per tutta la vita?

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