mercoledì 6 ottobre 2010

Giuseppe Ungaretti: In Memoria


Basta confrontare solo l' immagine di uno dei nostri più illustri politici, e le sue parole sempre piene di insulti e ridicoli appelli al Dio Po, le paure risvegliate , a puro scopo elettorale, nelle beate valli lombarde,  dai suoi adepti verde menta, con i versi  d'amore e di amicizia che Ungaretti dedica al suo amico e compagno morto suicida, per riflettere, con orrore, a quale punto di insulsaggine è ormai giunto questo fottuto paese.


Si chiamava
         Moammed Sceab

Discendente 
      di emiri di nomadi
suicida
         perchè non aveva più
Patria

Amò la Francia
e mutò nome
 Fu Marcel 
ma non era francese
e non sapeva più 
vivere
nella tenda dei suoi
 dove si ascolta la cantilena
 del Corano
 gustando un caffè

 E non sapeva sciogliere
 il canto del suo abbandono...


Siamo nel 1916...di tempo ne è passato e si vede, purtroppo.



 


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