domenica 5 febbraio 2012

THE MALDIVE SHARK by Herman Melville (1819-1891)

  Una curiosa poesia di Melville sullo squalo, una rivisitazione ante-litteram delle tante leggende sugli squali.

Qui, White Whale ,  un bel sito sulla fin troppo famosa Balena Bianca.



 About the Shark, phlegmatical one,
Pale sot of the Maldive sea,
The sleek little pilot-fish, azure and slim,
How alert in attendance be.
From his saw-pit of mouth, from his charnel
    of maw
They have nothing of harm to dread,
But liquidly glide on his ghastly flank
Or before his Gorgonian head:
Or lurk in the port of serrated teeth
In white triple tiers of glittering gates,
And there find a haven when peril’s abroad,
An asylum in jaws of the Fates!
They are friends; and friendly they guide him
    to prey,
Yet never partake of the treat—
Eyes and brains to the dotard lethargic and
    dull,
Pale ravener of horrible meat.


rockwell kent: whale beneath the sea



Ed intorno allo Squalo, piuttosto flemmatico,
pallido ubriacone delle Maldive,
il pesce pilota lucente, azzurro e sottile,
come se ne sta vigile in attesa.
Dalla fossa a sega della bocca,  dall' ossario
delle fauci
non hanno niente da temere,
anzi scivolano lucenti lungo il suo orrido fianco
o davanti alla sua testa di Gorgona:
o  giacciono in agguato nel porto dei denti seghettati
nella triplice chiostra dei cancelli scintillanti,
e vi trovano  riparo quando arriva il pericolo là fuori,
un rifugio tra le fauci delle Parche!
Sono amici; e in amicizia lo guidano
alla preda,
eppure non prendono mai parte al banchetto -
occhi e cervello per quel rimbambito ,letargico,
stupido,
pallido divoratore di orribile carne.

3 commenti :

  1. Melville attribuiva l'orrido allo squalo, alla balena bianca. Ne faceva i suoi nemici. Ma ora lo sappiamo che non c'è nulla di orribile negli animali e che tutti i peccati sono solo degli uomini.
    Lunga vita alle balene, agli squali ed agli animali tutti (che erano gli abitanti di questo pianeta prima che arrivassimo noi e che, molto probabilmente, ci resteranno dopo che noi saremo estinti.

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  2. Penso invece che per Melville la balena ( più o meno bianca) sia una metafora di quello che ogni uomo tiene nascosto dentro di sè, di quello che vorrebbe conoscere e di cui ha paura...

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  3. Mah, non lo so.
    Ma se anche fosse così, perchè diavolo dobbiamo sempre andare a scomodare gli animali? Conrad, per esempio, ha creato Kurtz senza andare a rompere le palle alle balene.
    ahahahah

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