infanzia di margaret walker
Quando ero bambina conoscevo i rossi minatori
vestiti di cenci e con quella luce sul capo.
Li vedevo venire giù dalla rossa collina verso i campi
tinti dalla rossa polvere delle miniere di Ishkooda.
Notte dopo notte li incontravo per strada
oppure in città dove incontravo i loro sguardi;
il tintinnio delle scodelle nelle mani,
e lamento e scavare le loro sole parole.
Anch'io vivevo nei campi dal basso cotone
dove la luna sorgeva sui perfetti pagliai,
o sui ceppi d'alberi, e sui fatiscenti tuguri
con fame, terrore, alluvioni e rovina lì accanto;
dove amore e odio sempre si bilanciavano
e soltanto la terra amara veniva lavata via.
Traduzione di Ipazia
Non mi piace e non spiega bene "quella luce sul capo", non era più semplice " sulla testa le lampade al carburo" ?
RispondiEliminaComunque bella poesia e traduzione.
Lampade al carburo che c'entra con la parola poetica? Ci ho riflettuto prima di cambiarla così.
RispondiEliminaCiao Jagoooooo