lunedì 6 agosto 2012

Alcune poesie in Urdu, trad. dall' inglese A. Panciroli




Da un articolo di Raza Rumi , Director Policy and Programs allo Jinnah Institute di Islamabad, (http://jinnah-institute.org/) sul thefridaytimes.com, alcune poesie di lingua Urdu tradotte, molto bene, in inglese:


Phir bhi kaisa sakt haye di Ahmed Faraz, traduzione di David Matthews


In the streets the smell of gunpowder,
Or is it blood that perfumes the air
There is one journey on which
Not the feet but the Heart tires
Everyone's arms are frozen;
Everybody's body is burning

Nelle strade l' odore della polvere da sparo,
oppure è il sangue che profuma l 'aria
Ci sarà  un viaggio in cui non
le tue gambe saranno stanche ma il Cuore 
Tutti hanno le braccia gelate;
Il corpo di tutti sta bruciando.

Un' altra  di Javed Shahin  che  porta The Waste Land di Eliot nel mondo della moderna poesia in lingua Urda:

April is the cruelest of all months
Flowers grow in this month
And the land takes on a new shape

But that is a real old story, For now it is the month of the death of colour and fragrance

and the martyrdom of flower

It is a month of transforming brides into widows
and of taking to the scaffold.



Aprile è il più crudele dei mesi
I fiori crescono in questo mese
e la terra assume nuove forme

Ma questa è la solita vecchia storia. Per ora è il mese della morte del colore e del profumo

E del martirio dei fiori

E' il mese che trasforma in vedove le spose
e  porta i coraggiosi sulla forca.



Widows of Vrindavan - photo image ©Tewfic El-Sawy,  elabor. A Panciroli




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