Di ritorno da un bellissimo viaggio a Lisbona:
Que voz vem no som das ondas
Que não é a voz do mar?
E a voz de alguém que nos fala,
Mas que, se escutarmos, cala,
Por ter havido escutar.
E só se, meio dormindo,
Sem saber de ouvir ouvimos
Que ela nos diz a esperança
A que, como uma criança
Dormente, a dormir sorrimos.
São ilhas afortunadas
São terras sem ter lugar,
Onde o Rei mora esperando.
Mas, se vamos despertando
Cala a voz, e há só o mar.
Quale voce viene sul suono delle onde
che non sia la voce del mare?
È la voce di qualcuno che ci parla,
ma che se ascoltiamo tace,
proprio per esserci messi ad ascoltare.
E solo se mezzo addormentati,
udiamo senza sapere che udiamo,
essa ci parla della speranza
verso la quale, come un bambino
che dorme, dormendo sorridiamo.
Sono isole fortunate,
sono terre che non hanno luogo,
dove il Re vive aspettando.
Ma, se vi andiamo destando
tace la voce e solo c'è il mare.
Questa storia del Re che aspetta mi ricorda Nicholas Moore.
RispondiEliminaHai visto quanto è affascinante Lisbona?