mercoledì 3 dicembre 2014

Sulla morte di Mark


  Quando, diversi anni fa, incontrai la poesia di Mark Strand ne rimasi quasi magicamente colpito...
I suoi versi mi portarono fuori dalla palude della depressione da cui sembrava impossibile uscire; almeno, così mi piace credere.
 Gli incontri che ebbi con lui a Roma in occasione dei suoi reading mi fecero conoscere un uomo alto e bellissimo ,  estremamente alla mano, felice del suo "lavoro", la poesia.
  Le sliding doors della vita mi portarono a fondare, insieme con l'amica Marilia Aricò, questo blog il cui titolo, e forse molti dei lettori non ne saranno a conoscenza, viene proprio da un piccolo libro di Strand, 89 Clouds (Una nuvola non è mai...), e che all'inizio avrebbe voluto parlare solo di questo poeta.
Poi , OTTANTANOVENUVOLEPIUUNA prese, come giusto, vita propria e ritenemmo giusto, io e Marilia, allargarne gli orizzonti letterari e poetici.

Ma non potevo dimenticare Strand e infatti nel blog fratello (come mi piace chiamarlo) http://mark-strand.blogspot.it/ potrete trovare, forse un po' alla rinfusa e me ne scuso, numeroso materiale riguardante Mark.

Infine per ricordare questo grande poeta ho voluto postare MIRROR ,  sicuramente una tra le più ispirate delle sue poesie.


                                  MARK STRAND legge "Mirror" ( Lo Specchio)

1 commento :

  1. And it was four years ago
    we began this journey
    through words and phrases
    feelings and sensations
    lakes and rivers of
    haze on a mirror, maybe
    the same from which Mark
    is looking at us with
    unequalled sweetness.

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