Lacrimae Rerum è l'ultimo libro di Nicholas Moore, (1918-1986) , poeta inglese molto affermato negli anni 40, tanto da essere paragonato a Dylan Thomas
Contiene gli ultimi versi che faticosamente Moore , già molto malato e ricoverato in ospedale ,affidò all'amico Peter Riley, temendo che andassero persi.
Il libro fu stampato nel 1988 da Open Township e Poetical Histories, grazie ad una sottoscrizione tra gli scrittori inglesi, organizzata da Riley , in 125 copie in edizione rilegata per i sottoscrittori, ed in 375 nella edizione ordinaria.
Il libro fu stampato nel 1988 da Open Township e Poetical Histories, grazie ad una sottoscrizione tra gli scrittori inglesi, organizzata da Riley , in 125 copie in edizione rilegata per i sottoscrittori, ed in 375 nella edizione ordinaria.
YEARNING
BRAMOSIA
Come una cerva bianca, che cavalca il cielo a grandi balzi,
in attesa dei cacciatori, prende un sentiero poi un altro,
in cerca di un posto sicuro; ben conscia
dei cacciatori in agguato, dell' aria infausta, fredda e
corrotta; e sa già di dover camminare ben attenta
come la Musa o sarà uccisa.
Ma è l'essere vivi che celebriamo. Jimmy Rushing* canta
" Quando sento che stai arrivando il mio cuore perde un colpo.
quando non ti vedo riesco appena mangiare".
Il tumulto nel cuore
nasconde quel che la mente sa o quel che i sensi percepiscono,
la certezza della realtà; eppure senza
quel candido animale cosa rimane
per rendere gustosa la vita o credibile
la verità? Viviamo e moriamo
e dobbiamo fare il meglio che possiamo
e se la cerva è una immagine della verità
o della bellezza, o di quello che volete,
cosa fare senza di essa?
Ed allora cosa abbiamo senza
se non una mera verità celata senza verità
la bellezza senza bellezza, la realtà senza realtà,
un mero miscuglio di violenza e trasgressione.
La realtà è solo cosa ne facciamo:
cosa potremo fare senza uno scopo chiaro in vista,
e come potremo vivere se uccidiamo quel che inseguiamo?
*Jimmy Rushing (1901-1972), grande cantante nero di blue e jazz,
spesso citato da Moore, appassionato di jazz, in molte delle sue poesie