lunedì 5 dicembre 2011

Estratto da un editoriale di Enrico Bellone, da LE SCIENZE, n.353 , anno 1998,

CONTRO IL PORTAR LA TOGA




" Nel lontano 1453 apparve un trattato rivoluzionario di anatomia. L' autore si chiamava Andrea Vesalio, usava un linguaggio chiaro e suggeriva di risollevare la conoscenza " dagli inferi" in cui era precipitata... Cosa semplice a farsi. Bastava rendersi conto del fatto che l' insegnamento era spesso affidato a persone ignoranti.

Vesalio non aveva peli sulla lingua. Dichiarava che troppi docenti erano "cornacchie" che vaneggiavano " gracchiando dall' alto della cattedra con rara presunzione". Cornacchie che non facevano ricerche ma che parlottavano, con arroganza, di banalità " imparate a memoria dai libri degli altri".

Qualche decennio dopo Galileo riprese l' argomento e lo elaborò scrivendo una lunga poesia intitolata "Contro il portar la toga". Consigliava di valutare i professori senza lasciarsi ingannare dalle loro toghe, perchè in generale, " gli uomini son fatti com' i fiaschi": la cosa importante, allora, è il contenuto, non l' etichetta.

Attenti, dunque. Molti accademici togati, quando se ne controlli il sapere," o son pieni di vento, o di belletti, o d'acque profumate, o son fiascacci da pisciarvi drento" ( la sottolineatura è mia).



Sono d' accordo ( non lo dico io, ma Bellone).

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Qui sotto la parte finale della poesia di Galileo ( sicuramente più bravo come scienziato che come poeta).

Che gli uomini son fatti com'i fiaschi.
Quando tu vai la state all'osteria,
Alle Bertuccie, al Porco, a Sant'Andrea,
Al Chiassolino o alla Malvagia,
Guarda que' fiaschi, innanzi che tu bea
Quel che v'è drento; io dico quel vin rosso,
Che fa vergogna al greco e alla verdea:
Tu gli vedrai che non han tanto in dosso,
Che 'l ferravecchio ne dessi un quattrino;
Mostran la carne nuda in sino all'osso:
E poi son pien di sì eccellente vino,
Che miracol non è se le brigate
Gli dan del glorioso e del divino.
Gli altri, ch'han quelle veste delicate,
Se tu gli tasti, o son pieni di vento,
O di belletti o d'acque profumate,
O son fiascacci da pisciarvi drento.


Il link alla poesia intera su http://www.ousia.it/SitoOusia/SitoOusia/TestiDiFilosofia/TestiPDF/Galilei/ControToga.pdf




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