Roses, flowers, carnations di Jan van Huysum |
Rosa, divina rosa che ti culli al vento, ancora aspersa della minuta pioggia notturna. Felice sei nella tua placidità, sopra la turgida freschezza del tuo stelo, sotto il dolce cielo primaverile. Ma non quanto me. Tu non lo puoi guardare, io sì... Se le sue mani si posassero sulla tua carne, non le riconosceresti, come me, al semplice tatto. Se udissi, accanto a te, il suo cuore palpitare, non sapresti che è il suo, come me, da un solo battito.
Alfonsina Storni
Alfosina Storni su Cervantes ( in spagnolo)
Non me ne voglia l ' amica Ipazia per l' inopinato ( che parola, eh!) mio intervento sul suo post: la poesia proposta non mi ha entusiasmato ad una prima lettura, però mi ha incuriosito, ed una rapida ricerca sul Web mi ha permesso di conoscere questa per me sconosciuta poetessa.
Mi ha impressionato sopratutto questa sua poesia, considerando che Alfonsina Storni si uccise entrando in mare e dirigendosi verso il largo finchè...
Jago
En el fondo del mar
hay una casa de cristal.
A una avenida
de madréporas
da.
Un gran pez de oro,
a las cinco,
me viene a saludar.
Me trae
un rojo ramo
de flores de coral.
Duermo en una cama
un poco más azul
que el mar.
Un pulpo
me hace guiños
a través del cristal.
En el bosque verde
que me circunda
-din don... din dan-
se balancean y cantan
las sirenas
de nácar verdemar.
Y sobre mi cabeza
arden, en le crepùsculo,
las erizadas puntas del
mar
Alfonsina Storni |
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