Da lontano
Qualche volta, piano piano, quando la notte
si raccoglie sulle nostre fronti e si riempie di silenzio
e non c'è più posto per le parole
e a poco a poco ci si raddensa una dolcezza intorno
come una perla intorno al singolo grano di sabbia,
una lettera alla volta pronunciamo un nome amato
per comporre la sua figura; allora la notte diventa cielo
nella nostra bocca e il nome amato un pane caldo, spezzato.
Pierluigi Cappello
La poetica di Pierluigi Cappello è una delle mie ultime scoperte e questa poesia una di quelle che amo di più.
RispondiEliminaCarla
Avverto, ma forse sbaglio, un certo compiaciuto romanticismo nei versi di P. Cappello. Poichè in questo momento sono immerso nel rarefatto mondo di Simic , alquanto lontano da questa poetica, la poesia, pur bella, risulta alquanto lontana dalla mia sensibilità (odierna).
RispondiEliminaUn saluto alla "lontana Ipazia"...
Grazie Carla, ti saluto. Anch'io non conoscevo granchè questo poeta ma questa poesia mi ha molto colpito.
RispondiEliminaJago, hai ragione, questa lirica è molto lontana dal mondo scarno di Simic ma, ultimamente sta capitanto che io posti poesie romantiche. Vedi Alfonsina Storni...
Un saluto e un augurio di buon anno a tutti e due