sabato 21 gennaio 2012

Siamo sempre così lontani dalla natura...

Canestra di frutta, 1596, Michelangelo Merisi da Caravaggio





ERA L'AUTUNNO DELL'UVA




Era l'autunno dell'uva.

Tremava la pergola numerosa.

I grappoli bianchi, velati,

coprivano di rugiada le sue dolci dita,
e la nera uva riempiva

le sue piccole mammelle, colme

di un segreto fiume rotondo.
Il padrone di casa, artigiano
dal magro volto, mi leggeva

il pallido libro terrestre

dei giorni crepuscolari.
La sua bontà conosceva il frutto,

il ramo vitale e il lavoro

della potatura che lascia all'albero

la sua nuda forma di coppa.
Con i cavalli conversava
come con immensi bambini: venivano
dietro lui i cinque gatti
e i cani di quella casa,
gli uni inarcati e lenti,
gli altri correndo pazzamente
sotto i freddi alberi di pesco.

Egli conosceva ogni ramo,

ogni cicatrice degli alberi,

e la sua voce antica m'insegnava

accarezzando i cavalli.


                                                Pablo Neruda







2 commenti :

  1. Neruda, un genio assoluto. Il poeta della mia gioventù...

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  2. cavolo, Jago, non so perchè, dal mio computer di casa non riesco ad entrare nei commenti.
    Hai un'idea del perchè accada?
    kisses

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