sabato 30 aprile 2011

Sharon Olds “True Love”, trad. A.Panciroli



True Love
In the middle of the night, when we get up
after making love, we look at each other in
complete friendship, we know so fully
what the other has been doing. Bound to each other
like mountaineers coming down from a mountain,
bound with the tie of the delivery-room,
we wander down the hall to the bathroom, I can
hardly walk, I hobble through the granular
shadowless air, I know where you are
with my eyes closed, we are bound to each other
with huge invisible threads, our sexes
muted, exhausted, crushed, the whole
body a sex—surely this
is the most blessed time of my life,
our children asleep in their beds, each fate
like a vein of abiding mineral
not discovered yet. I sit
on the toilet in the night, you are somewhere in the room,
I open the window and snow has fallen in a
steep drift, against the pane, I
look up, into it,
a wall of cold crystals, silent
and glistening, I quietly call to you
and you come and hold my hand and I say
I cannot see beyond it. I cannot see beyond it.







Nel mezzo della notte, quando ci alziamo
dopo aver fatto l'amore, ci guardiamo in
completa amicizia, sappiamo così profondamente
ciò che l'altro sta facendo.
Legati l'uno all'altro
come alpinisti che scendono da una montagna,
legati con il cordone ombelicale
vaghiamo lungo il corridoio verso il bagno. Io

Sono in grado di
a malapena a camminare, zoppico attraverso l'aria

granulare senza ombre, so dove sei
con gli occhi chiusi, siamo legati gli uni agli altri
con enormi fili invisibili, i nostri sessi
in sordina, esausti, schiacciati

l' ntero corpo un  sesso,- sicuramente questo
è il momento più benedetto della mia vita,
i nostri figli addormentati nei loro letti, ogni destino
come una vena durevole di minerali
non ancora scoperta.

Mi siedo
sul water nella notte, sei da qualche parte nella stanza,
Apro la finestra e la neve è caduta in un
grande cumulo, contro il vetro,

guardo in alto, in essa,
un muro di cristalli di freddo, silenzioso
e scintillante, io tranquillamente ti chiamo
e tu vieni a tenere la mia mano e dico
Non riesco a vedere al di là di esso. Non riesco a vedere al di là
.



                                                                                   traduzione A. Panciroli 

TRATTORIA TRIVELLONI, S. Rocco di Busseto (Pr), Gutturnio e torta fritta...

Una gita a Busseto :







Stanco e disgustato da Guide Michelin, cucchiai d'oro, triple forchette, piatti del Buon Ricordo ed altre chincaglierie culinarie, mi fermo ad una trattoria di quelle di una volta,  di quelle che vanno scomparendo grazie a tutti noi coglioni che seguiamo le mode del momento: trattoria "no frills", niente fiori sui tavoli, tendine vezzose, camerieri impomatati.
 Lo chef, ma che dico, il cuoco,anzi no, l' oste...
Questo che ci accoglie sorridente è il prototipo dell'oste, il vero oste italiano, una specie in via d'estinzione,barba nera, fisico tozzo, grandi mani da lavoratore. (In effetti prima faceva...il camionista, ma la passione per i fornelli era troppo forte).
In poche parole ci spiattella il menù, seguendo la regola aurea , ormai purtroppo in disuso: del " Ci penso io!(1):
  In breve tempo arriva un vassoio strapieno di torta fritta  ed una leccarda di salumi  inimmaginabile, come da tempo non ne vedevo; segue, per stare leggeri, un piatto di pisarei , antica ricetta emiliana , gnocchetti di farina e pangrattato, conditi con fagioli , lardo e pomodoro. Avendo ancora un leggero appetito si può proseguire con tortelli o tagliatelle, ai funghi o al pomodoro, sempre porzioni extralarge. Alla fine consiglio anche il caffè, veramente molto buono . Unica pecca direi, il vino della casa, chiedete invece una bottiglia  di Gutturnio, buon vino piacentino.
E portatevi un commensale astemio.

(1)  citato da Paolo Monelli, Il Ghiottone Errante, Treves, Milano, 1935 : " Va a sedere, ce pienze ie...", menù orale proposto da un oste pescarese ai suoi fortunati avventori. Cfr. La Cucina Italiana ,storia di una cultura, A. Capatti & M. Montanari, Economica Laterza.


Trattoria Trivelloni
Loc. San Rocco, 42
San Rocco Busseto (Pr)
Tel. +39 0524 91524
Fax +39 0524 91524
Antica trattoria situata a San Rocco di Busseto, nella terra di Verdi, a pochi chilometri dall'Abbazia di Chiaravalle della Colomba (Alseno), facilmente raggiungibile dai caselli autostradali di Fidenza e Fiorenzuola. Nell'area adiacente la trattoria vi è un'ampia e comoda zona  per chi desidera fermarsi e pernottare con il camper, soluzione ideale per chi abbia esagerato col  Gutturnio...

Altri commenti su :

TRIP ADVISOR Trattoria Trivelloni







   L'osteria del «Gambero Rosso ( da Pinocchio C. Collodi)

Cammina, cammina, cammina, alla fine sul far della sera arrivarono stanchi morti all'osteria del Gambero Rosso.
"Fermiamoci un po' qui" disse la Volpe "tanto per mangiare un boccone e per riposarci qualche ora. A mezzanotte poi ripartiremo per essere domani, all'alba, nel Campo dei miracoli". Entrati nell'osteria, si posero tutti e tre a tavola: ma nessuno di loro aveva appetito.Il povero Gatto, sentendosi gravemente indisposto di stomaco, non poté mangiare altro che trentacinque triglie con salsa di pomodoro e quattro porzioni di trippa alla parmigiana: e perché la trippa non gli pareva condita abbastanza, si rifece tre volte a chiedere il burro e il formaggio grattato!
La Volpe avrebbe spelluzzicato volentieri qualche cosa anche lei: ma siccome il medico le aveva ordinato una grandissima dieta, così dové contentarsi di una semplice lepre dolce e forte con un leggerissimo contorno di pollastre ingrassate e di galletti di primo canto. Dopo la lepre, si fece portare per tornagusto un cibreino di pernici, di starne, di conigli, di ranocchi, di lucertole e d'uva paradisa; e poi non volle altro. Aveva tanta nausea per il cibo, diceva lei, che non poteva accostarsi nulla alla bocca...


             The Inn of «The Red Craw-Fish.»  Traduzione E. Guidi

They walked, and walked, and walked, until at last, toward evening, they arrived dead tired at the inn of The Red Craw-Fish. "Let us stop here a little," said the Fox, "that we may have a bite to eat and rest ourselves an hour or two. We will start again at midnight, so as to be at the Field of Miracles by dawn to-morrow morning."
Having gone into the inn, they all three sat down to table: but none of them had any appetite. The poor Cat, feeling gravely indisposed to his stomach, could only eat thirty-five mullet with tomato sauce and four portions of Tripe Parmesan: and because the tripe did not seem to her seasoned enough, she asked three times for butter and grated cheese!
The Fox would have willingly picked a little, too, but since his doctor had ordered him a strict diet, he was forced to content himself with a simple sweet and sour hare very lightly garnished with fattened chickens and cockerels. After the hare, he sent out of whim for a pie made of partridges, rabbits, frogs, lizards, and paradise-grapes; and then he wanted nothing else. He had such a disgust to food, he said, that he could bring nothing to his lips.

venerdì 29 aprile 2011



SOLTANTO UNA VOLTA MI HANNO DEDICATO UNA POESIA.

VIAGGI


Anch’io

come i pittori

possiedo i miei modelli

Un giorno

ed è già ieri

dalla piattaforma di un autobus

guardavo le donne

scendere per via Amsterdam

d’improvviso attraverso il vetro del tram

ne scoprii una

che non avevo veduto salire

Seduta e sola pareva sorridere

E subito mi piacque moltissimo

ma subito

m’accorsi che era mia moglie.

Ne fui felice.

jacques prévert


Il Pavone Bed & Breakfast, Busseto

Un cappone ha scacciato Kira dalla cuccia
Qua sotto la pagina introduttiva del sito Web del B&B che voglio consigliare a tutti i lettori del blog .
Solo una avvertenza:
                                             E' TUTTO VERO
Ne rispondo personalmente, se qualcosa non corrisponde ,vi invito a cena. Se ci andate fatemi sapere, ci tengo...
La cortesia e l'amicizia dimostrata dalla signora Luciana ( ma non datele spago... le piace troppo parlare, è riuscita a far star zitto anche me!!) e dal marito signor Ugo sono il tocco vincente per questo indimenticabile B&B.



La dolce Kira

http://www.quarantelli.com/




Il Pavone propone un'ospitalità in formula B&B in due camere accoglienti, curate nei minimi particolari, sia per l'arredamento che per le finiture. 

TUTTO INCLUSO NEL PREZZO DEL PERNOTTAMENTO:
- bagno con doccia alimentata da pannelli solari
- sala privata
- bagno privato
- ingresso indipendente
- set di biancheria completa da camera
- saponi da bagno (shampoo, sapone, ecc.)
- asciugacapelli
- set di biancheria completa da bagno
- televisore (satellitare e digitale)
- connessione ad internet WiFI illimitata e gratuita
- parcheggio privato
- materiale turistico a disposizione degli ospiti
- accoglienza con bevanda di benvenuto
- utilizzo biciclette gratuito
- giardino con dondolo, sedie e tavolino
- abbondante colazione servita calda con alimenti freschissimi.

Il buongiorno si vede dal mattino! La prima colazione, che può essere scelta a base di genuini prodotti locali, si può gustare nella sala delle colazioni, e nel periodo estivo sotto il porticato del giardino, all'aria aperta.

Le camere sono state realizzate cercando di armonizzarle con i materiali e la tipicità della cultura locale. La piacevole permanenza è favorita da servizi essenziali per un totale benessere e relax personale, cui possono essere affiancati i servizi offerti nel vicino centro termale di Salsomaggiore Terme (23km circa).

È a disposizione dei clienti un ampio posto auto in proprietà privata nell'area cortilizia della casa. Per le motociclette o le biciclette (anche per le auto in caso di maltempo) è previsto il ricovero del mezzo in garage coperto e chiuso.

Il Pavone vuole proporsi inoltre come importante segno verso una rivalutazione della qualità della vita e del benessere a contatto con la natura: una casa sana nel rispetto dell'ambiente. La struttura è situata nella prima campagna di Busseto (1km dal centro storico), lontano dal traffico cittadino ma comodissima ad ogni servizio.
Sarete accolti da persone che conoscono ed amano il territorio e tutte le tradizioni tipiche della bassa parmense, con un'ospitalità discreta e sempre disponibile che vi farà sentire sempre a vostro agio come se foste fra amici.

lunedì 25 aprile 2011

I don' t know how to love...her

Non so come amarla
Come fare, come trattarla
Sono cambiato, sì tanto cambiato
In questi ultimi giorni, quando
Mi sono guardato, ho visto un' altro uomo
Non so proprio come prenderla
Non so perchè lei mi turba
E' una donna, soltanto una donna
E ho avuto così tanti donne prima
In molti modi sì
E' solo una donna in più

Dovrei lasciarla perdere
Dovrei urlare e gridare
Dovrei parlare d'amore
Lasciare che i miei sentimenti vengano fuori
Non avrei mai pensato di arrivare a questo punto
Cosa vuol dire tutto questo?

Non pensate che sia davvero buffo?
Che io mi trovi in questa posizione
Io sono 
E' sempre stato
Così calmo
Così tranquillo
Non sono mai stata preso in giro da un' amante
Evitando ogni esibizione
Mi turba così tanto

Dovrei lasciarla perdere
Dovrei urlare e gridare
Dovrei parlare d'amore
Lasciare che i miei sentimenti vengano fuori
Non avrei mai pensato di arrivare a questo punto
Cosa vuol dire tutto questo?

Anche se mi avesse detto di amarmi
Mi sarei sentito perso
Mi sarei sentito spaventato
Non sarei stato capace di affrontare ciò
Proprio no
Avrei voltato la testa, sarei andato via

Non avrei voluto sapere

Mi turba così tanto

La voglio così tanto

La amo così tanto
La amo così tanto

domenica 24 aprile 2011

The SOVIET MASTER OF MODERNITY


Александр Дейнека

Aleksander Deineka 

Fine morning 1960-1961 (Mosaic)

















E' in via di conclusione (ultino giorno 1 maggio 2011) al Palazzo delle Esposizioni di Roma http://www.palazzoesposizioni.it , la mostra dedicata ad Aleksandr Aleksandrovic Deineka, il più importante pittore realista dell' Unione Sovietica. E' la prima volta che una mostra monografica di questo  artista, poco noto in Occidente, viene organizzata fuori dalla Russia.
La maggior parte delle opere proviene dalla Galleria Tre'jakov http://www.tretyakovgallery, dal Museo Statale Russo di San Pietroburgo e dalla Pinacoteca Statale A. Deineka di Kursk. Deineka Gallery of Kursk.

Deineka, Alexandr - Two models - Socialist Realism - Nude - Oil on canvas



Beautiful exibition dedicated to the soviet painter and graphic artist Alexander Deineka, the first time a solo exibit dedicated to this artist outside the borders of his own country.
Alexandr Aleksandrovich Deineka was born in Kursk in 1899. He was a Soviet Russian painter, graphic artist and sculptor, regarded as one of the most important Russian modernist figurative painters of the first half of the 20th century.



Sul balcone, 1931 (Mosca, Galleria Statale Tret’jako

http://www.deineka.info/

sabato 23 aprile 2011








When I was 5 years old, my mother always told me that happiness was the key to life. When I went to school, they asked me what I wanted to be when I grew up. I wrote down "happy". They told me I didn't understand the assignment. I told them they didn't understand life.

JOHN LENNON



Quando avevo 5 anni, mia madre mi diceva sempre che la felicità era la chiave della vita. Quando andai a scuola, mi chiesero cosa volevo essere da grande. Io scrissi "felice". Mi dissero che non avevo capito il compito. Io risposi loro che non avevano capito la vita. JOHN LENNON





















venerdì 22 aprile 2011

Kenneth Koch’s “To My Fifties” , trad A Panciroli

Kenneth Koch’s

“To My Fifties”


 I should say something to you
Now that you have departed over the mountains
Leaving me to my sixties and seventies, not hopeful of your return,
O you, who seemed to mark the end of life, who ever would have thought that you would burn
With such sexual fires as you did? I wound up in you
Some work I had started long before. You were
A time for completion and for destruction. My
Marriage had ended. In you I sensed trying to find
A way out of you actually that wasn't toward non-existence.
I thought, "All over." You cried, "I'm here!" You were like traveling
In this sense, but on one's own
With no tour guide or even the train schedule.
As a "Prime of Life" I missed you. You seemed an incompletion made up of completions
Unacquainted with each other. How could this be happening? I thought. Or
What should it mean, exactly, that I am fifty-seven? I wanted to be always feeling desire.
Now you're a young age to me. And, in you, as at every other time
I thought that one year would last forever.
"I did the best possible. I lasted my full ten years. Now I'm responsible
For someone else's decade and haven't time to talk to you, which is a shame
Since I can never come back." My Fifties! Answer me one question!
Were you the culmination or a phase? "Neither and both." Explain! "No time. Farewell!"






Ai miei cinquanta /  Foto dell' autore





Vorrei dirti qualcosa
ora che te ne sei andata oltre le montagne
lasciandomi ai miei sessanta, ai miei settanta anni, e senza speranza per il tuo ritorno.
Tu, che sembravi segnare la fine della vita, chi mai avrebbe pensato che 
saresti bruciata
con fuochi così sessuali come hai fatto? Finii in te
qualche lavoro  che avevo iniziato molto tempo prima. Eri un
tempo per il completamento e la distruzione. Il mio 
matrimonio era finito. In te ho sentito, mentre cercavo di trovare
una via di uscita da te che non fosse verso una non-esistenza.
Ho pensato, "E' finita". Tu hai urlato, "Sono qui". Era come se tu viaggiassi
in questo senso, ma per conto tuo
senza visite guidate e treni prenotati.
Ti ho perso come" "Fiore degli anni". Sembravi  un incompiutezza fatta di compiutezze 
sconosciute l'une alle altre. Come è potuto accadere? Ho pensato.E
che significherebbe, di preciso, che ho 57 anni?  Ho sempre voluto sentire
il desiderio.
Certo sei più giovane di me. E, con te, come ogni altra volta,
ho pensato che un anno sarebbe durato per sempre.
"Ho fatto il meglio possibile. Ho resistito per dieci lunghi anni. Adesso sono responsabile
per il decennio di qualcun altro e non ho tempo per parlare con te, che è una vergogna
dal momento che non posso tornare sui miei passi.
" I miei cinquant'anni! Rispondimi! Eri il culmine o una fase?
"Nessuno dei due ed entrambi." Spiegami! "Non c'è tempo.
Addio!"

giovedì 21 aprile 2011


IL MIO AMANTE (di Wendy Cope)

Perchè qualche volta mi fa dormire dalla parte sbagliata del mio letto.
Perchè non puoi dargli ordini.
Perchè ha questa dote, che gli sta bene mangiare i bastoncini di pesce surgelati o il cibo cinese già pronto o prepararsi la cena da solo.
Perchè sa come cucino ed è realista.
Perchè mi prepara tazze di cacao densissimo con le bollicine.
Perchè beve e fuma almeno quanto me.
Perchè è ossessionato dal sesso.
Perchè non direbbe mai che è sopravvalutato.
Perchè è cresciuto prima della società permissiva e si ricorda della sua adolescenza.
Perchè non insiste che è sano e naturale, nè mi chiede cosa vorrei che facesse.
Perchè ha alcune idee tutte sue.
Perchè non è mai stato capace di dormire a lungo e la notte parla con me fino a tardi.
Perchè ci logoriamo a vicenda con la nostra insonnia.
Perchè mi fa sentire come una lampadina che non può spegnersi da sola.
Perchè ispira una poesia dopo l'altra.
Perchè è pulito e ordinato ma non si preoccupa troppo del suo aspetto.
Perchè permette al barbiere di tagliargli i capelli troppo corti e per due settimane va in giro che sembra un carcerato.
Perchè quando metto una collana e gli chiedo se mi sta bene risponde: "Sì, se No vuol dire provarne altre tre.
Perchè è rimasto scioccato quando i compagni di squadra più giovani hanno cominciato a usare il talco negli spogliatoi.
Perchè la sua mascolinità vecchio stile è per me fonte di continuo divertimento.
Perchè la cosa lo rende perplesso.

Una domanda sorge spontanea: "Scusa Wendy, non ce lo potresti presentare?"

mercoledì 20 aprile 2011


IL MIO AMANTE (di Wendy Cope)

Perchè, sesto, si autoinvita per un drink una sera.
Perchè, settimo, in due vi scolate due bottiglie di vino.
Perchè, ottavo, si ferma per la notte.
Perchè, nono, non vedi l'ora di rivederlo.
Perchè, decimo, non si fa vivo per giorni.
Perchè, avendo raggiunto lo scopo, ritorna ai suoi interessi.
Perchè non salterà nemmeno un'ora del corso serale o una sola prova di coro a causa di una donna.
Perchè è quasi sempre fuori casa.
Perchè non riesci nemmeno a trovarlo al telefono.
Perchè è il tipo d'uomo che, da generazioni, fa impazzire le donne.
Perchè, è triste ammetterlo, questo pensiero non basta a farti rinsavire.
Perchè è affascinante.
Perchè è buono con gli animali e coi bambini.
Perchè la sua voce è rassicurante e sexy allo stesso tempo.
Perchè guida una vecchissima Vauxhall Astra station wagon.
Perchè va a 130 sull'autostrada.
Perchè, quando lo supplico di rallentare, dice:"Non intendo andare più piano di così."
Perchè è convinto di conoscere le strade meglio di chiunque altro sulla terra.
Perchè non insiste per avere consigli dai suoi passeggeri.
Perchè, se dovesse perdersi, sarebbe un bell'inferno.

Continua..............

martedì 19 aprile 2011



IL MIO AMANTE (di Wendy Cope)

E ora parlerò del mio amante, che rimarrà senza nome.

Perchè a 49 anni sa fare il rumore di cinque diversi tipi di camion che cambiano le marce in salita.

Perché a volte lo fa sulle scale del posto dove lavora.

Perché poi si vergogna quando gli altri lo sentono.

Perchè sa anche imitare almeno tre tipi diversi di treni.

Perchè questi includono: la metropolitana di Londra, il treno a vapore e il trenino elettrico delle Ferrovie Meridionali.

Perchè tifa per il Tottenham Hotspur con gioiosa e immutabile devozione.

Perchè odia l'Arsenal, i cui tifosi sono rozzi e incivili.

Perchè spiega che gli Spurs sono magici, mentre l'Arsenal è noioso e sta sempre in difesa.

Perchè io non ne sapevo niente fino a sei mesi fa e non mi curavo di saperlo.

Perchè ora tutto questo mi affascina.

Perchè lui si esibisce per gradi, dieci.

Perchè, primo, si presenta come una persona gentile, seria e mentalmente libera.

Perchè, secondo, affronta molti pranzi, discutendo a tavola della vita e dell'amore senza mai nominare il calcio.

Perchè, terzo, sta bene attento a non rivelare quanto detesti avere la peggio in una discussione.

Perchè, quarto, parla delle donne del suo passato, riconoscendo che in parte è stata colpa sua.

Perchè, quinto, è talmente ragionevole che tendi a dubitarne.


Continua.....................




lunedì 18 aprile 2011

ENNIO FLAIANO, Lo spettatore addormentato,

...Non è Otello il personaggio più degno di cure, ma proprio Jago.

 In Jago c'è quell' ingegno che a Otello manca. 

Jago parla e Otello barbuglia. Jago ha pessimi sentimenti e Otello sentimenti fastidiosi.

Jago infine , come dice Hazlitt, ha il gusto della tragedia dal vero e Otello non è che un suo personaggio...

Demand me nothing; what you know you know: " From this time forth I never speak a word"


                                                                               Ciao, ciao belle...!!

Characters of Shakespeare's Plays / Hazlitt, William, 1778-1830
, By William Hazlitt. London: Printed by C. H. Reynell, 21 Piccadilly, 1817. William Hazlitt (1778-1830) came ... Project Gutenberg's Characters of Shakespeare's Plays, by William Hazlitt

sabato 16 aprile 2011

Charles Baudelaire, LES FLEURS DU MAL, SPLEEN ET IDEAL, XXVI, "Sed non satiata"



Bizarre déité, brune comme les nuits,
Au parfum mélangé de musc et de havane,
Oeuvre de quelque obi, le Faust de la savane,
Sorcière au flanc d'ébène, enfant des noirs minuits
,
Je préfère au constance, à l'opium, au nuits,
L'élixir de ta bouche où l'amour se pavane;
Quand vers toi mes désirs partent en caravane,
Tes yeux sont la citerne où boivent mes ennuis.
Par ces deux grands yeux noirs, soupiraux de ton âme,
Ô démon sans pitié! verse-moi moins de flamme;
Je ne suis pas le Styx pour t'embrasser neuf fois,


Hélas! er je ne puis, Mégère libertine
Pour briser ton courage et te mettre aux abois
Dans l' enfer de ton lit devenir Proserpine



              
JUST FOR JAGO


NOT AFRAID da EMINEM che è semplicemente un genio

I'm not afraid to take a stand Everybody come take my hand We'll walk this road together, through the storm Whatever weather, cold or warm Just let you know that you're not alone Holla if you feel that you've been down the same road

Non ho paura di prendere una posizione Venite prendetemi la mano Cammineremo lungo questa strada insieme, attraverso la tempesta Con qualsiasi tempo, freddo o caldo Voglio solo farvi sapere che non siete soli Bene, vi siete certo ritrovati sulla mia stessa strada

 

Eugenio Finardi - Non è nel cuore (Live) Per Ipa

                                              
                                                  just for Ipa

..Oggi ho litigato con la Elia
Si parlava di diritti e di doveri
Ma se ci penso nella nostra storia
fatti i conti, in fondo, siamo pari.



venerdì 15 aprile 2011

The Macallan Masters of Photography Competition 2010

L'incontro ( telefonico e by mail) con Anna è stato fulminante:  vedo sull'intranet del nostro Istituto la curiosa foto di un ippopotamo, che mi guarda e mi sorride . Sembra dirmi non lasciarmi qui, in questo triste sito . Ho fatto tanto per farmi fotografare, non voglio finire in una Intranet!
Chiedo aiuto a Jago, il mio folle alter ego: come al solito non perde tempo: liberiamo Hyppo!!E  parte subito una telefonata per Anna; mi aspetto  dall' altra parte del filo dubbi e perplessità, invece una voce allegra di toscanaccia mi accoglie come se ci fossimo sempre conosciuti: è d'accordo anche lei, Free Hyppo... ( Hyppo fa ormai parte della grande famiglia di questo blog, Cane Duck lo ha accolto scodinzolando felice e ora se ne stanno felici in fondo alla pagina...)

Cane Duck...
e il suo grande amico Hyppo
                                       















Grande viaggiatrice e fotografa  ( è anche sommelier, tanto per non farsi mancare nulla) partecipa con alcuni suoi scatti al




The Macallan Masters of Photography bottling represents the coming together of mastery in two great art forms, whisky-making and photography.
The first edition, created in 2008 with Rankin, captures life at The Macallan’s Home in 1,000 Polaroid images.
In the latest edition, Albert Watson takes you on a visual journey of our exceptional wood, beginning in the forests of Spain and ending at The Macallan’s Spiritual Home in Speyside.

              












unendo wiskey e fotografia, il che devo dire, mi sembra veramente il massimo.
Per vedere e votare gli scatti di Anna  il link è Anna Mannini su The Macallan Masters




Just a moment, please / Anna Mannini






Living earth/ Anna Mannini




                                

giovedì 14 aprile 2011

Flogging Molly - Devil's Dance Floor (c) dal passato di 89nuvole...

[si-gni-fi-cà-to]




Da parte mia, sto ancora cercando un 
                           significato
tu ne hai trovato qualcuno? Un qualche
significato
voglio dire.

Per esempio, a
volte mi trovo
ad interrogarmi
sul significato
dei tuoi silenzi:
come
 interpretarli?

Sarà un
silenzio di
scherno?
ancora lui, ma cosa vuole!? O
un silenzio, come dire,
affettuoso?
ancora, scrivimi ancora anche
se non ti
risponderò...

Chissà...difficile
da interpretare il
silenzio; si
rischia di
attribuirgli
significati e
significanti
erronei, quantomeno
imprecisi.

Certezze
svanite,
dilemmi
notturni,
semplici
incognite...

Mi interrogo
sul mio di
silenzio: a
volte è dolore,
rabbia.
Rassegnazione.
A volte è
affetto,
amicizia. E'
stato anche amore.

Si cristallizza il silenzio in
gocce di
parole; allora
non resta che infrangerlo, il
silenzio. Per
ritornare,
ancora, al
silenzio.
E al suo
       significato


significato2
[si-gni-fi-cà-to]
s.m.
1
Concetto contenuto in una qualsiasi forma di espressione o di comunicazione: il s. di una parola, di una frase, di un discorso, di un segno, di una figura, di un simbolo, di un gesto, di un cenno, di uno sguardo; s. proprio, estensivo, figurato; un discorso privo di s.

HABEMUS PAPAM o anche Jago vuole scrivere poesie ( dice che si acchiappa!)





 HABEMUS PAPAM


Gabbiani a San Pietro
La Cupola è nel sole
     Benedizioni, maledizioni...




                                                             immagine tratta dal sito: http://www.topolewski.com/coloring-page/seagulls.htm

mercoledì 13 aprile 2011



TRE ORE E QUARANTA

Insomma, ho letto oggi sul giornale che le donne italiane lavorano in casa tre ore e quaranta in più dei loro partner che, bontà loro, si dedicano al giardinaggio o a piccoli lavoretti in casa.
Ma che quadretto idilliaco, vero?
Beh, oggi pomeriggio sono entrata di diritto in questa statistica, in quanto, essendo tornata a casa alle quattro dal lavoro, dopo un breve intervallo per il pranzo, ho lavorato ininterrottamente fino alle sette di sera, cercando di capirci qualcosa nell'armadio dei ragazzi.
Insomma, conosco famiglie, ma sono poche, in cui i lavori domestici sono esattamente ripartiti tra i membri della famiglia e conosco famiglie in cui i piatti si lavano a turno la sera.
Evidentemente qualcosa non funziona nel mio DNA di donna meridionale che non ha insegnato ai figli ed anche al marito la regola fondamentale della condivisione del lavoro domestico.
A Napoli si direbbe: "Cu cchi t'a' vuò piglia'?"
Per consolarmi mi e vi regalerò una poesia di Ghiannis Ritsos:

Il tuo corpo tagliato
da una lama di luce
per metà carne,
per metà ricordo.

Illuminazione obliqua,
il grande letto
intero,
il tepore lontano,
e la coperta rossa.

Chiudo la porta,
chiudo le finestre.
Vento con vento.
Unione inespugnabile.

Con la bocca piena
di un boccone di notte.
Ahi, l'amore.