invernale, il nostro amore che pure
chiamammo infinito, in me lasciò
ferro dolce di rimpianti, in te
chissà, forse un ricordo da non
dimenticare. E ancora rammento
tutte le certezze, adesso amare.
Questa è la versione originale di una delle "poesie nel cassetto", anni 70, non male direi.
Ora la modificherei così, forse.
E' svanito in qualche triste vento invernale
il nostro amore che pure chiamammo infinito
In me lasciò ferro dolce di rimpianti in te chissà
forse un ricordo da non dimenticare.
E ancora rammento tutte le certezze, adesso amare.
Aspetto i vostri riscontri: versione '70 o '11?
Hai notato come il verso più spezzato e frammantato del 70 si è fatto nella nuova versione più lungo e disteso?
RispondiEliminaSintomo di un "dolore" che si è attenuato, un ricordo meno amaro di quello che pensi di avere ancora.
Ma questa è un'altra storia...
Sono entrambe due versioni "tue", appartengono a due tuoi momenti differenti. Le apprezzo entrambe.
Carla
No, Jago, preferisco la prima versione. Sa più di sofferenza coi suoi versi spezzati.
RispondiEliminaKisses
Ok, per la versione anni '70...
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