sabato 26 febbraio 2011

Quello che l' amore causa ai poeti, E. Zaidenwerg, traduzione A. Bisonni, Arr. poetico A. Pancirolli


Quello che l' amore causa ai poeti 
non è tragico: è atroce. Una triste
rovina tocca ai poeti che l' amore cattura,
poco importa il loro orientamento o identità
poetica. L' amore porta al totale disastro
della uniformità i poeti gay,
i poeti  pansessuali e bisessuali 
le poetesse femministe, i poeti femminielli
e quelli ossessionati dal genere
e i degenerati in ugual misura ed i perversi polimorfi:
ed quelli ossesionati per la poesia
metrica  si arrendono di fronte all' amore
che non distingue tra ideologia,
poetica e programmi. Ai profeti della torre d' avorio
getta a capofitto dal loro attico eburneo. Agli apostoli
del Zeitgeist, che proclamano senza vergogna che la lirica è morta,
permette di  perseverare nell' errore
e nelle loro prolisse tirate. Causa una emorragia palatale
a coloro che piegano casti aforismi diagonali,
agli ermetici di latta, a coloro che riempiono
di vuoto i loro versi, ai falsari del silenzio,
e a coloro che traducono  haiku castigliani
all' italico modo.  Ai puristi della voce  recide
il loro dolce lamentare, e ai maniaci del ritmo
taglia le falangi, e storpia
l' intimo metronomo che portano vicino al cuore 
e marca il ritmo dei loro versi.  Resuscita
i ciechi, gli sfortunati e tutti gli altri
insofferenti e ribelli senza motivo o causa
poetica, e  cura il disordine ragionato
di tutti i sentimenti. Sommuove dalla notte oscura
coloro che  chiedono luce per la poesia
nelle caverne del sentimento , e li  restituisce senza soste
alla notte fonda della carne letterale. Ciò che  l' amore
fa ai poeti,  con pazienza e gentilezza,
mentre le farfalle lentamente ne rodono lo stomaco
ed il pancreas poco a poco smette di funzionare,
è alquanto fastidioso. A quelli che cercano con impegno
e precisione da chirurghi  l'esattezza nella parola
rovina il polso,  ed invece di darle vita, nel suo sforzo la distrugge.
E a coloro che con ardore e devozione perseguono
l' assoluto nella poesia, come un Graal 
tutto di luce, tesa, diafana e febbrile,
annebbia le certezze e lo stesso desiderio
di placare l' ansia. Ciò che inavvertitamente,
l'amore fa ai poeti, mentre  beati si ingozzano di pernici, è acuto,terminale,
fulminante. E' un torrente travolgente
di prosa, che stimola e moltiplica, con progressione esponenziale,
i bifolchi e gli imbecilli della poesia:
quelli che senza ragione tagliano i propri versi modesti;
i cavalieri compulsivi;
i disegnatori tipografici del verso,
coloro che spezzano la sintassi senza saperla
trasformare; coloro che  scavano l'etere alla scoperta di inauditi                                                                            inascoltabili  neologismi;    
i moderni senza scuse; coloro che credono di scoprire
fuochi artificiali nei propri versi balbuzienti;
i contestatori automatici, i porno poeti;
coloro che spargono grandi nomi per le fronde
dense delle proprie poesie,  come Hansel e Gretel  lasciavano
briciole;coloro che impostano nella loro voce
vuota i dispiaceri di una lobotomizzata infanzia;
i poeti belli e felici, capricciosi;
le tribù urbane e le groupie della poesia pubescente;
i poeti pop e le rock-star del verso; i videopoeti ed i performers;
gli ufo-poeti, in volo o rasoterra, identificati;
gli oggettivisti senza oggetto
nè sguardo; coloro che pretendono che la poesia
si vesta da mendicante; i filosofi poeti;
e i cultori convinti della "prosa poetica": L'amore,
che muove il sole e gli altri poeti,
li porta fino all'estremo parossismo; li trasforma
in terra, in fumo, in ombra, in polvere, eccetera;
in polvere innamorata.
E se pure risulta che tra loro
si amano amorosi i poeti pari,
felici nel proprio amore solare senza scansione,
come se fossero fatti davvero l' uno per l'altro,
un buco nero di opinioni nebulose,
taciti colpetti sulla schiena e commenti al loro passaggio,
stelle nane che, raffreddandosi, si assorbono tra di loro
e scompaiono. *




Blogger zaidenwerg said...
Lo de "enanos enfriándose" tiene que ver con la cita anterior de Dante ("amor / que mueve al sol y a los demás poetas"), porque las enanas blancas son estrellas del tipo del sol que ya no producen energía, y que están condenadas a enfriarse lentamente hasta desaparecer.
 

2 commenti :