Притворной нежности не требуй от меня:
Я сердца моего не скрою хлад печальный.
Ты права, в нем уж нет прекрасного огня
Моей любви первоначальной.
Напрасно я себе на память приводил
И милый образ и прежние мечтанья
Non volere da me tenerezze insincere.
io non nascondo il gelo amaro che ho nel cuore.
Tu hai ragione, più non vi brucia la fiamma
meravigliosa del mio primo amore.
Richiamai inutilmente alla memoria
e la tua cara immagine e i sogni del passato:
i miei ricordi sono senza vita,
era troppo arduo il giuramento fatto.
Non mi irretisce un'altra bella donna,
respingi dal tuo cuore gelose fantasie;
ma sono passati lunghi anni di lontananza,
nelle prove del vivere l'anima si è dispersa.
Già tu esistevi in lei come un'ombra fallace;
già ricorrevo a te raramente, forzatovi,
e la fiamma, scemando poco a poco,
si è spenta nel mio petto da se stessa.
Credimi, da compiangere son io soltanto. L'anima
chiede amore, ma più non amerò,
non mi abbandonerò di nuovo: sino in fondo
ci inebria unicamente il primo amore.
Vivo questa tristezza, che pure passerà
segnando la completa vittoria su di me
della sorte; e - chissà - mi adeguerò alla massa;
chissà, mi sceglierò senza amore una sposa.
In meditate nozze la condurrò per mano,
sarò nel tempio accanto a lei, innocente,
abbandonata, forse, alle illusioni
più tenere, e mia la chiamerò.
Te ne verrà notizia, non invidiarci allora:
non ci sarà fra noi commercio di segreti
pensieri, non daremo agli slanci dell'anima
libertà: le corone nuziali
uniranno i destini, non i cuori.
Addio! A lungo andammo per un'unica strada;
io ne ho scelta una nuova, scegline una anche tu;
con la ragione tempera un dolore infruttuoso
e, ti prego, non scendere con me in vana lite.
Impotenti noi siamo su noi stessi
e pronunciamo in anni giovanili
precipitosi giuramenti: quelli
a cui può darsi, un fato onniveggente irride.
Traduzione di Michele Colucci