domenica 30 maggio 2010

The Story of Our Lives 2

We are reading the story of our lives,
as though we were in it,
as though we had written it.
This comes up again and again.
In one of the chapters
I lean back and push the book aside
because the book says
it is what I am doing.
I lean back and begin to write about the book.
I write that I wish to move beyond the book.
Beyond my life into another life.
I put the pen down.
The book says: "He put the pen down
and turned and watched her reading
the part about herself falling in love."
The book is more accurate than we can imagine.
I lean back and watch you read
about the man across the street.
They built a house there,
and one day a man walked out of it.
You fell in love with him
because you knew that he would never visit you,
would never know you were waiting.
Night after night you would say
that he was like me.
I lean back and watch you grow older without me.          
Sunlight falls on your silver hair.                                         
The rugs, the furniture,
seem almost imaginary now.
"She continued to read.
She seemed to consider his absence
of no special importance,
as someone on a perfect day will consider
the weather a failure
because it did not change his mind."
You narrow your eyes.
You have the impulse to close the book
which describes my resistance:
how when I lean back I imagine
my life without you, imagine moving
into another life, another book.
It describes your dependence on desire,
how the momentary disclosures
of purpose make you afraid.
The book describes much more than it should.
It wants to divide us.


Stiamo leggendo la storia delle nostre vite
come se ci fossimo dentro,
come se lo avessimo scritto
E' un tema ricorrente.
In uno dei capitoli
mi giro e metto il libro da parte
perhè il libro dice
che è questo ciò che faccio.
Mi giro ed inizio a scrivere del libro.
Scrivo che voglio andare oltre il libro.
Oltre la mia vita in un' altra vita.
Metto giù la penna.
Il libro dice: Mise giù la penna,
si girò e la guardò leggere
la parte in cui lei si innamora.
Il libro è più accurato di quanto possiamo immaginare.
Mi giro e ti vedo leggere
dell'uomo dall'altra parte della strada.
Hanno costruito una casa qui
e un giorno un uomo ne è uscito.
Ti sei innamorata di lui
perchè sapevi che ti non avrebbe mai vista,
non avrebbe mai saputo che lo stavi aspettando.
Notte dopo notte diresti
che egli è come me.
Mi giro e ti vedo invecchiare senza di me.
i raggi del sole sui tuoi capelli d'argento.
I tappeti, i mobili
sembrano ora quasi immaginari.
  Lei continuò a leggere.
Sembrava considerare la sua assenza
non particolarmente importante
come chi in un giorno perfetto
considera il tempo un fastidio
perchè non ha cambiato i suoi pensieri.
Stringi gli occhi.
Vorresti chiudere il libro
che descrive la mia resistenza:
come quando girandomi immagino
la mia vita senza di te, la mia immagine muoversi
in un'altra vita, un altro libro.
Il libro descrive la tua dipendenza dal desiderio.
come le momentanee rivelazioni
dello scopo ti facciano paura.
Il libro descrive molto di più di quel che dovrebbe.
Vuole dividerci.

traduzione di Alessandro Pancirolli, cfr. quella di Damiano Abeni.
Sembra incredibile, ma la frase  più difficile, per me, da tradurre è quel I lean back, che letteralmente significa mi appoggio allo schienale, ma "poeticamente" mi disturba. Come ho tradotto io ," mi giro", è  un errore ed una forzatura ma .....

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