sabato 23 marzo 2013

Questo a Gandhi gli faceva un baffo...



Danilo Dolci nasce a Sesana  (Trieste) il 28 giugno 1924. Consegue la maturità artistica  a Brera per poi iscriversi alla Facoltà di Architettura a Milano.
Arrestato nel 1943 dai nazifascisti, riesce con uno stratagemma a fuggire e a raggiungere le montagne abruzzesi e successivamente Roma.
Nel 1950 fonda Nomadelfia, una comunità sorta a Fossoli nell'ex campo di concentramento presso Carpi in Emilia.
Nel 1952 troviamo Dolci a Trappeto (Pa) , dove, con un esiguo gruppo di collaboratori volontari, avvia la sua opera di intervento organico per lo sviluppo della Sicilia occidentale.
Da quel momento in poi, nel quadro di una lotta non violenta, è tutto un susseguirsi di digiuni, marce ed azioni di denuncia.
Digiuno sul letto di un bimbo morto di fame
Digiuno per la costruzione della diga dello Jato
Digiuno dei mille sulla spiaggia di San Cataldo
Sciopero alla rovescia a Partinico quando centinaia di disoccupati si mettono al lavoro per riattivare una trazzera intransitabile
Arresto di Dolci
Caso Dolci con numerosi intellettuali italiani e stranieri schierati in comitati di solidarietà e mozioni di protesta
Ritiro del passaporto ad opera del Ministero degli Interni presieduto da Tambroni, con l'assurda motivazione di avere, con le sue opere, diffamato l'Italia all'estero
Digiuno a Cortile Cascino
Digiuno per la diga sul Belice
Denuncia delle connivenze politico-mafiose offrendo precisi documenti in un Convegno di studi organizzato a Roma al Circolo della Stampa da alcune riviste
Condanna a due anni di prigione per diffamazione
Digiuno a Castellammare del Golfo
Duecento chilometri di marcia per la Sicilia occidentale e per un mondo nuovo
Protesta antimafia davanti al Parlamento a Roma
Marcia per la pace nel Vietnam
Manifestazione antifascista a Roma che vede partecipare trecentomila persone
Dagli anni '70 Dolci appare più impegnato sul versante educativo, in una ricerca che troverà espressione concreta nel Centro sperimentale di Mirto e nelle attività del Centro studi e iniziative.
Continua intanto l'assiduo contatto col mondo dei giovani che porta Dolci nelle principali università americane ed in tutto il mondo
Oltre alla ripetuta candidatura al Premio Nobel per la pace, Dolci ha ricevuto numerosi riconoscimenti tra cui la Medaglia d'oro per aver tenuto vivi gli ideali della Resistenza e il Premio Sonning dall'Università di Copenaghen per il suo contributo alla civilizzazione europea.
E poi era pure poeta.

Quasi sta in uno sguardo
dai monti attorno alla pianura, al mare
la valle da irrigare.
                          Dall'alto non vedi
sudare schiene ricurve tra le vigne
mentre pochi ruffiani impoltronati nei caffè
guadagnano ridacchiando;
odora pane vero dalle case
nell'aroma del mare.

E se guardi dall'alto nella sera
verso i lumi del golfo, pure sai
quanti spari hanno visto
                             e in quel sangue
diventare ministri i mandatari
degli assassini -
gli sbirri ringhiano fino che sei debole,
quando diventi forte si scappellano.

Basta entrare nel buio delle case
a intendere; se le creature
a una a una s'ignorano,
                                mancano -
baciando i peli ai propri parassiti.






giovedì 21 marzo 2013

Richard Blanco, AMERICA, trad. A. Panciroli








Anche se Tìa Miriam affermava di aver trovato
almeno mezza dozzina di modi per usare il burro di arachidi -
condimento per le scorze di guava nello sciroppo,
succedaneo del burro per i toast alla cubana,
balsamo e lisciante per capelli -
Mamà  non aveva mai capito cosa farsene
dei barattoli da cinque libbre che ogni mese
l' Ufficio Immigrazione le spediva
fin quando il mio amico, Jeff, non le consigliò: marmellata?

II


C'era però sempre carne di maiale,
ad ogni compleanno e matrimonio,
ed un maiale intero a Natale e  Capodanno,
anche il Giorno del Ringraziamento - maiale
fritto, alla brace, maiale arrosto -
ed anche pentoloni di fagioli neri,
frittelle di banana, e yuca con mojito.
E questi ingredienti necessitavano di una visita particolare
all " Antonio's Mercado " all'angolo della Ottava Strada,
dove uomini in guayaberas se ne stavano al senato
e maledivano Kennedy per  qualsiasi cosa -" Ese hijo de puta!"
la bile del caffè di Cuba e l' avanzo del sigaro
che ne riempivano di rughe le labbra,
e si attaccavano uno con l'altro alle bugie di ricchezze perdute,
vergognosi ed inutili come alberi cavi.

III

A sette anni  mi venne un dubbio - eravamo ancora qui.
I discorsi infervorati sul ritorno a Cuba
divennero tristi e meno frequenti.
Io parlavo inglese; i miei genitori no.
Non vivevamo in una casetta a due piani
con la domestica o la station-wagon con pannelli in legno
e non andavamo in campeggio in Colorado per le vacanze.
Nessuna delle ragazze aveva biondi capelli dorati;
e nessuno dei miei fratelli o cugini
si chiamava Greg, Peter, o Marcia;
Non eravamo la tipica famiglia americana delle soap-opera.
Nessuno dei personaggi bianchi o negri
nello show di Donna Reed o di Dick Van Dyke
si chiamava mai Guadalupe, Làzaro, o Mercedes.
La famiglia di Patty Duke non era come noi -
non mangiavano carne di maiale nel Giorno del Ringraziamento,
no, loro mangiavano tacchino, mangiavano patate dolci
come  nelle figurine dei Padri Pellegrini che coloravamo a scuola.


I

Una settimana prima del Giorno del Ringraziamento
spiegai alla mia abuelita
gli Indiani ed il Mayflower,
e di come Lincoln liberò gli schiavi;
spiegai ai miei genitori
the purple mountain's majesty,
"one if by land, two if by sea"
the cherry tree, the tea party,
the amber waves of grain,
the "masses yearning to be free"  (1)
giustizia e libertà per tutti, fino
a che finalmente furono d' accordo:
in questo  Giorno del Ringraziamento avremo mangiato tacchino,
ma  anche maiale.


V


Abuelita cucinò il povero tacchino
come se commettesse altro tradimento,
fingendo entusiasmo solo  per amore mio
Mamà mise in forno  una torta di zucca congelata
e preparò le frittelle al caramello seguendo le istruzioni
che avevo tradotte dalla busta di marshmallow.
La tavola era apparecchiata con gladioli,
il vassoio col tacchino spiccava al centro
sul vassoio finto-argento comprato  al supermercato
Ognuno sedette sulle sedie di velluto verde
che avevamo ricopertp di plastica trasparente,
tranne Tìo Carlos e Toti,  seduti
sulle sedie pieghevoli regalate dall' Esercito della Salvezza.
Io pronunciai una benedizione in due lingue
e ci passammo il tacchino
come se fosse una Roulette Russa.
"Troppo asciutto", si lagnò Tìo Berto, ed andò avanti
ad inondare  la carne magra col grasso untuoso del maiale
e gelatina di mirtillo - "esa mierda roja", la chiamò.
Le facce si fecero tristi quando Mamà mise in tavola la sua torta color ocra -
la zucca è un rimedio casalingo per l'ulcera, non un dolce.
Tìa Maria fece tra giri di caffè cubano
poi Abuelo e Pepe lavarono i piatti,
mettemo sul giradischi un LP di Celia Cruz e l'intera famiglia
si mise a ballare un merengue sul linoleum dell'appartamento,
sudando rum e caffè finchè si ricordarono -
erano gli anni '70  e fuori c'erano sette gradi -
in América.
Dopo aver riposto i piatti,
una oscurità appropriata cadde nella stanza.
Tìo Berto fu l'ultimo ad andarsene.


___________________________________________
(1) The purple mountain...e the ambers wave... sono due versi tratti da uno dei più famosi inni     patriottici degli Stati Uniti , America the Beautiful .

 One if by land , two... è un verso della poesia di H.W. Longfellow, Paul Revere's Ride. Il riferimento è ad un episodio della guerra di indipendenza americana, quando l' esercito inglese era in procinto di attaccare la città di Charlestown, ed i patrioti americani usarono, per segnalare i  movimenti delle truppe nemiche, due lanterne , una sola se l'attacco fosse venuto da terra, due invece, se l'attacco  fosse portato  dal mare. La storia è conosciuta da tutti gli scolari americani.

The cherry tree ( il ciliegio) è invece il titolo di una popolare canzone di Natale (a Christmas carol) 

Il cosiddetto "Boston Tea Party" (lett. "Ricevimento del tè di Boston") fu un atto di protesta da parte dei coloni della costa atlantica del Nord America diretta contro il governo britannico, in relazione alle loro recenti leggi sulla tassazione, con la quale vennero distrutte molte ceste di tè. Si svolse martedì 16 dicembre 1773 nel porto di Boston e fu vista da molti come la scintilla che fece iniziare la rivoluzione americana.

The masses yearning to be free è un verso del poema The New Colossus di Emma Lazarus (1849 -1897), inciso sul basamento della Statua della Libertà; il verso esatto è in realtà Give me your tired, your poor, your huddled masses yearning to breathe free.





Qui il testo in inglese della poesia:

AMERICA

letta dallo stesso R.Blanco:
     











domenica 17 marzo 2013


Dal blog All Too Many Words di Adam Clayton ( http://literaryexercises.blogspot.) una interessante esercizio di traduzione.


處處聞啼鳥



春眠不覺曉 - spring sleep unconscious dawn
處處聞啼鳥 - everywhere hear crying birds
夜來風雨聲 - night come wind and rain sound
花落知多少 - flowers drop know how many


 La poesia Primavera all'alba è stata scritta da Meng Haoran, un poeta cinese vissuto durante la dinastia Tang ( 618- 907Ad ), un periodo molto importante per il suo contributo alla poesia classica cinese.
Quella sopra è la traduzione esatta, parola per parola ( la traduzione, per quanto ovvio, è di Clayton)
In italiano suonerebbe :

primavera dorme ignara alba
ognuno sente cantare uccelli
notte viene vento e pioggia suono
fiori cadere conoscere quanti 

Sotto la traduzione di Andrew Wang -Fat Wong chinesepoemsinenglish.blogspot


 In spring, I sleep, unaware morning is here,
 From near then far, trilling songbirds I hear.
 In the din of the wind and rain all through the night
 How many blossoms fallen? Not few, I fear

 In primavera, dormo,  la mattina ignara è qui
 da vicino e lontano, ascolto il canto degli uccelli.
 nel rumore del vento e della pioggia durante la notte
 Quanti boccioli sono caduti? Non pochi, temo.

Ancora una traduzione, questa volta di  Hugh Grigg   http://eastasiastudent.net/about/


In Spring one sleeps, unaware of dawn;
everywhere one hears crowing birds.
In the night came the sound of wind and rain;
who knows how many flowers fell?

A primavera qualcuno dorme, ignaro dell' alba;
ovunque qualcuno ascolta cantare gli uccelli.
Nella notte arrivò il fragore del vento e della pioggia;
chi conosce quanti fiori caddero?

Traduzioni sicuramente simili, ma anche molto diverse , come, temo, tutte le traduzioni...
Qui una mia traduzione:


Primavera ,qualcuno dorme ancora ignaro dell'alba
qualcuno  sente  gli usignoli cantare.
Per tutta la notte  il fragore della pioggia e del vento;
Quanti fiori caddero? Non pochi, temo.









venerdì 15 marzo 2013

SIAMO QUELLO CHE LEGGIAMO...



"Siamo quello che mangiamo" affermava , non senza qualche ragione, Feuerbach e sicuramente mangiamo troppo. E male.
Siamo quello che leggiamo, dico io. Leggiamo poco. E male.

 Anche peggio di come mangiamo.


Mi capita sempre più spesso di entrare in enormi librerie strapiene di libri, quasi tutti tristementi inutili;
tranne i soliti classici, che nessuno legge più, un ciarpame allucinante ed abbacinante. Se gli italiani leggessero quello che il mercato editoriale propone loro sarebbe una catastrofe; fortunamente gli italiani leggono poco, pochissimo, quasi niente.

 Sì, sotto la spinta pubblicitaria di qualche trasmissione televisiva paracula e fintamente progressista, gli italiani s' affannano a comprare l' ultima proposta editoriale: che so, un Gramellini ( simpatico, vero?), Fai dei bei sogni,  ne ho letto ben dieci pagine, tutte d'un fiato, poi l' ho regalato, era come nuovo, oppure un Aldo Cazzullo l' autore  de L'Italia s'è ridesta, viaggio nel paese che resiste e rinasce, ma dove ha viaggiato, in Svizzera? Comunque,  la prefazione di De Bortoli mi aveva già tolto ogni volontà di continuare a leggerlo.... Regalato, anche questo, sempre alla stessa persona, tanto legge poco, pochissimo, quasi miente, quindi non gli faranno poi così male .
 Faranno bella mostra di sè sulla  libreria semivuota, accanto al penultimo libro di Bruno Vespa ( no, questo non glielo ho regalato io).







Allora ,per consolarmi, ogni tanto vado a rivedermi i libri che ho letto  : leggevo bene, leggevo molto bene, leggevo benissimo!
Vado a caso: quarto scaffale dal basso, a sinistra:  Weber, Economia e società,  Marx -  Engels, La concezione materialistica della storia,  Georges Bernanos, I grandi cimiteri sotto la luna,  Mario Tronti, Operai e capitale.
Poi in fila,  bella copertina rosso fuoco, quella dei vecchi, vecchissimi,Editori Riuniti, Lenin, L'imperialismo, L'estremismo,Stato e rivoluzione, Che fare? 
Già, che fare? bella domanda.
Poi, sopra, in orizzontale, J. A. Soggin, I manoscritti del Mar Morto, Alexander Mitscherlich, Il feticcio urbano,  Juliet Mitchel, La condizione della donna ( questo non l' ho ancora letto anche se è del 1972, lire 3ooo). Di seguito una sequenza di edizioni del Nuovo Politecnico Einaudi ( copertina bianca, quadrato rosso al centro) tra cui Jan Myrdal,  Rapporto da un villaggio cinese,






Erving Goffman, AsylumsGuerra di Popolo di Vo Nguyen Giap, gli immancabili Sartre, Marcuse, Kracauer.

 I cinque grossi volumi del Capitale (Das Kapital) di Karl Marx sorreggono Col sangue agli occhi di George L. Jackson e l' attualissimo Il salario, sempre del vecchio Karl -  quanto più il capitale produttivo cresce, tanto più si estendono la divisione del lavoro e l'impiego delle macchine. Quanto più la divisione del lavoro e l'impiego delle macchine si estendono,tanto più si estende la concorrenza tra gli operai, tanto più si contrae il loro salario -.

Come diciamo a Roma - mettece na ' pezza!

Sul divano, proprio accanto a me, Storia del Cristianesimo, di Panfilo Gentile: dopo la sbobba  sdolcinata e obbrobriosa di Papa Francesco che ci hanno ammannito i vari TG, una boccata di intelligenza laica.

Alla rinfusa, sul tavolino Vittsjo di Ikea ( cfr. il bel libro di Stenebo Johan,  Ikea, Mito e realtà ) : A.Schopenhauer, L' arte di conoscere se stessi, J. Diamond, Collasso. 
 Al posto d'onore, Una sola moltitudine , Ferdinando Pessoa  -  Ma che piacere non compiere un dovere, avere un libro da leggere e non farlo! Che noiosa la lettura, che pochezza la cultura! Il sole splende senza letteratura...-
Poi , in formato molto grande, uno dei pochi libri di fotografia Omaggio al mare di P.Plisson     






 Al  sesto scaffale, al centro. dietro la bacheca con i soldatini napoleonici, i grandi classici:  Boccaccio : Decameron I e II, Dante, La Divina Commedia ( varie edizioni, una del '9oo con  splendido rimario),  ad esempio:

Si volge appunto in sul grosso del' anche,
Maestro, diss'io lui, or mi dì anche,
Carcava un peccator con ambo l'anche
Mettetel sotto, ch'io torno per anche
Nel fosso su, diss'ei , di Malebranche
E che già fu , di queste anime stanche

Ovviamente, con indicati, la relativa cantica, il canto, il verso...
Di seguito, Canti, Leopardi,  Il principe, dell' astuto Niccolò ( Machiavelli ,per gli incolti) , 
Svevo, Verga, Nievo, Kafka, Stendhal, Scott, Gibbon..
.Qualcosa di più moderno: Michele Serra  Il nuovo che avanza,  Barnum di Baricco, tutta la serie di Pennac. Dietro la bambolina peruviana e il campanaccio comprato in Austria, di Lane Fox Alessandro Magno,  di Ronchey - Braccini  , Mussolini il fascista di De Felice , l'immancabile Gomorra, a fianco L.A. Confidential, grande giallo di J. Elroy.
 Per rilassarci, una rapidasc escursione in cucina con Pellegrino Artusi  la Scienza in cucina e L'arte di mangiare bene:
Stracotto alla bizzarra
Se avete, puta caso, un pezzo di magro di vitella del peso, senz'osso, di grammi 700 a 800 steccatelo con grammi 100 di lardone i cui lardelli grossi un dito avrete prima conditi con sale e pepe, e così anche la carne. Legatela onde stia raccolta e ponetela al fuoco mezzo coperta d'acqua con due foglie di salvia, una ciocca di ramerino e mezzo spicchio d'aglio...



Poi, uno dei libri più belli, strani e incomprensibili: Godel, Escher, Bach: Un'eterna ghirlanda brillante, di Douglas R. Hofstadter, ed. Adelphi  Milano, 1984, edizione a cura di G. Trautteur,  ISBN 88-459-0755-4: -
Riassumendo, una particella fisica, cioè rinormalizzata, consiste di una particella nuda e di un enorme intrico di particelle virtuali inestricabilmente connesse tra loro in un groviglio ricorsivo..., e così via ad infinitum. 
Costava lire 30.000, ma solo la bibliografia di ben 14 pagine in caratteri molto piccoli, ne vale la pena.
Bibliografia che mi ha fatto acquistare, per esempio di Rose Stiven, The conscious brain (trad.it. Il cervello e la coscienza) e mi ha fatto scoprire The Three Christs of Ypsilanti: uno studio della schizofrenia, un affascinante conflitto tra tre uomini in un ospedale per malati di mente i quali ritenevano tutti di essere Dio. (purtroppo solo in inglese).
(Cfr. su questo blog  Solo-formiche? e  The Three Christ of Ypsilanti)




Per un ulteriore  panoramica sulle mie letture http://lagrottadellibro.blogspot.it/

Termino con un accenno ai libri di poesia. Intanto li ho messi in camera da letto ( Freud , Interpretazione dei Sogni):
Ungaretti, Montale, Baudelaire, Mark Strand, Garcia Lorca, Nordbrandt, Ritsos, Simic , Verlaine,Borges...
Ah, per ultimo anche due versioni dell' Antologia Palatina, una di Filippo Maria Montani, l'altra di Salvatore Quasimodo:


Non c'è nulla più dolce dell'amore.

Quale dolcezza lo supera? Sputo
anche il miele. Così Nòsside dice.
Solo chi non è amata da Cipride
non sa quali rose siano i suoi fiori.















sabato 9 marzo 2013

ALONE, by Philip Levine







Sunset, and the olive grove flames
on the far hill. We descend
into the lunging shadows
of goat grass, and the air

deepens like smoke.
you were behind me, but when I turned
there was the wrangling of crows
and the long grass rising in the wind

and the swelling tips of grain
turning to water under a black sky.
All around me the thousand
small denials of the day

rose like insects to the flaming
of an old truth, someone alone
following a broken trail of stones
toward the deep and starless river



Tramonta, e lontano sulla collina
rosseggiano gli olivi.  Scendiamo
tra le ombre subitanee
d' erbe spinose, e l'aria
s'addensa come fumo
Tu mi seguivi, ma quando mi voltai
c'era solo la gazzarra dei corvi
e l'erba alta mossa dal vento
e le  spighe del grano maturo
che si mutavano in acqua sotto un cielo nero.
Tutt'intorno a me le migliaia di
piccoli rifiuti del giorno
crescevano come insetti  nella fiamma
di una antica verità, solitario qualcuno
seguiva un faticoso sentiero di rocce
verso un fiume profondo e senza stelle.






sabato 2 marzo 2013

Habemus Papam?


Great Michel Piccoli !


Brenda Càrdenas, LECCIONES de LENGUA




She is proud of her papá
because he comes
to their little grey school,
converted from army barracks,
to teach español
to Mrs. Brenda’s fifth grade.
And that means they don’t
have to listen to that awful
Señora Beister on TV
with her screech owl version
of “Las mañanitas” and her annoying
forefinger to the ear,
               Escuchen
and then to the lips,
               y repitan...

Lecciones de Lingua


Lei è orgogliosa del suo papà
quando arriva
alla loro scuola un pò grigia,
ricavata da una caserma,
per insegnare español
alla quinta elementare di Mrs Brenda.
E  ciò vuol dire che non
dovranno ascoltare quella terribile
Señora Beister alla TV
con quella sua versione da civetta
de " Las mañanitas" e quel fastidioso
indice puntato alle orecchie,
                 Escuchen
e poi alle labbra
                 y repitan.

Lui gli insegna  ad ordinare
la Coca - Cola  en  el  restauràn -
     Señor,quisiera a una Coca, por favor -
ed il nome di tutte le posate -
             cuchara, cuchillo, tenedor.
I bambini lo guardano strano
quando prende il coltello.
La prossima settimana spiegherà
la corrida che vide
in Mexico quando era  muy chiquitito.
Sceglierà un ragazzo per muggire,battere i piedi,
per caricare il panno rosso
che Papà agiterà
al suo fianco per schivare
il colpo delle corna aguzze,
per trafiggere con spade invisibili
la pelle del ragazzi

                  e fa ridere i bambini.



Brenda Cardenas