PHOTO BY http://www.opacity.us/
Mr, Marcus afferma che lo psicotico deve esprimere se stesso dentro la prigione del linguaggio. Forse per questo le affermazioni degli psicotici non hanno senso per Mr. Marcus. Lo psicotico è volato via dalla prigione del linguaggio, mentre Mr. Marcus, uomo fortunato, ancora vi risiede. Lo psicotico ha veramente fatto del suo linguaggio uno strumento. Le parole significano ciò che egli intende dire. Per essere sicuro, egli è spesso incomprensibile per il resto del mondo, ma comprende perfettamente quel che dice.
Spesso comunica abbastanza bene con gli altri pazienti. Le affermazioni dello psicotico sono simboliche, nonchè specifiche. Le frasi brulicano di allusioni. Le parole sono ridefinite nei termini del loro significato originale e investite di un significato speciale in caso di necessità.
...In aggiunta, vorrei dire a Mr.Marcus che la società non imprigiona lo psicotico a causa del disgusto per il suo comportamento eccentrico. Io penso sia a causa di due ragioni differenti. La vista del dolore è sia intollerabile che pericolosa nella casa di carta costruita sulla felicità, tenuta insieme dalla eazionalizzazione e dall' autoinganno, in cui i sani vivono. Inoltre, i valori umanitari che la società sostiene di sottoscrivere risulterebbero falsi se fossimo costretti a vedere come ci comportiamo con persone che soffrono un dolore intollerabile. La visione di un simile dolore offenderebbe profondamente la nostra sensibilità umanitaria.
Nella tradizione dell' uso psicotico del linguaggio raccomanderei di rigettare del tutto il termine psicotico e di sostituirlo con la parola dolore per la sua condizione.
Questo è quello di cui soffrono.
Dovrei, suppongo, scusarmi per la lunghezza di questa lettera e forse anche per la sua mancanza di chiarezza, ma sto guarendo. ho perso il mio tocco linguistico. Sono quasi tentato di riprendere il mio umorismo psicotico per chiarire il mio punto di vista ma mi trattengo. Ho tentato di limitarmi ad un solo linguaggio. E' molto difficile.