-L’EAU VERTE DU LETHE
(“No, no; go not to Lethe” —K.
“Coffined in greenweed. . .”
—N. M.: Recreations of a Blue Sonneteer
“Natives of poverty, children of malheur,
The gaiety of language is our seigneur”
— W. S.: Esthéthique du Mal)
(for Charles Osborne — “Nolan, me tangere” —aussi!)
I am like a too old king in a too rainy country;
Rich, but powerless to effect an entry
Into the world of my advisers with their degrading pow-wows,
Contenting myself with the boredom of similar, cringing beasts, like bow-wows.
Nothing amuses me—not cricket, nor bowls, nor the mynah;
Nor the sight of my people dying before my veranda.
The grotesque mouthings of my favourite idiot
Can’t distract me from this terrible disease I’ve got.
My bed, with its iris decor, turns into a sarcophagus
And the girls of my establishment for whom all kings are gorgeous
Can’t think up anything out of Quant or Dior
Sufficient to raise a skeletal grin or guffaw,
Nor can the canny men who mint my note and coin-
Remove from it the corrupting stench within.
Even those blood-baths the Romans introduced
And which in their old age our own power-mad boys have used
Again and again are not enough to fire my corpse or fill
Its languid watery veins with blood or will.
Nicholas Moore
89 Oakdene Road,
St. Mary Cray,
Kent,
BR5 2AL
Io sono come un re troppo vecchio di un paese troppo piovoso;
ricco, ma senza il potere di riuscire a penetrare
nel mondo dei miei consiglieri con i loro banchetti degradanti,
mi accontento con la noia di qualcosa di simile, di cani striscianti ed ululanti.
Niente riesce a divertirmi - non il cricket, non il calcio, neppure una gracula.
Neanche la vista del popolo che muore di fronte al mio balcone.
I grotteschi discorsi del mio idiota preferito
non possono distrarmi dal terribile morbo che mi ha colto.
Il mio letto , decorato da gigli, si tramuta in un sarcofago
e le ragazze del mio regno per le quali tutti i re sono adorabili
non riescono ad inventare nulla tranne Quant e Dior
che possa strappare un sorriso scheletrico o uno sghignazzo
Nè possono quei furbi che che per me battono moneta
rimuovere quel lezzo di putrefazione dentro.
Anche quei massacri introdotti dai Romani
e che nella loro vecchiaia i nostri stessi aguzzini hanno usato
più e più volte non bastano a bruciare la mia salma o a riempire
di sangue e vita le sue vene languide ed acquose .
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