martedì 24 aprile 2012

NICHOLAS MOORE, SPLEEN, DESUETUDE

(for Stuntington Bairns - that Hurt Consul)

Io sono come il padrone di molti e piovosi acri di terra,
un uomo ricco, senza potere alcuno, giovane, ma nauseato,
che non si fida dei suoi consiglieri e leccapiedi,
che da molto tempo non prova piacere dai cani e dalla caccia.

Niente può farlo felice, nè urogalli , ed aquile neppure
tento meno il suo clan che presso il castello muore.
E che trova danze e cornamuse assai banali,
e dai suoi vizi non trova ormai soddisfazioni.

Il suo letto  di fiori smaglianti è per lui una tomba.
Le ragazze, che tutti i principi adorano ed amano,
non possono con la loro impudenza  distrarlo  dalla disperazione
o disegnare uno scheletrico sorriso o indurlo in tentazione.

L' operaio che  forgiò tutto il suo oro non è riuscito
a scacciare il lezzo della sua  orribile putrefazione
Il massacro di Glencoe e tutte le altre stragi che possiamo ricordare
 non possono certo  rialzarlo dal suo giovanile scoramento,

un corpo troppo vecchio , le cui vene sono verdi come il Lete,
troppo vecchio e senza sangue per potersi riscaldare. .

Alan Boldero
c/o Scatto and Findus
King Elizabeth 2nd Street,
Hair

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